YouTube ha svelato di aver chiuso centinaia di canali che spargevano notizie false contro i manifestanti di Hong Kong. Più precisamente, questi canali erano coordinati per caricare gli stessi video, probabilmente realizzati dal regime cinese, atti a mettere in cattiva luce manifestazioni e proteste.
Shane Huntley, il capo della sicurezza di Google, ha dichiarato che non è stata individuata la sorgente di questi canali, ma che la scoperta è in linea con le iniziative analoghe intraprese da Facebook e Twitter, sempre contro la propaganda cinese.
Proprio lunedì, infatti, Twitter e Facebook avevano annunciato di aver bloccato pubblicità e account provenienti dalla Cina che facevano disinformazione sulle manifestazioni di Hong Kong. Insomma, a quanto pare la Cina sta usando pesantemente i social network per spargere informazioni false su quello che sta accadendo a Hong Kong, fatto che sta preoccupando non poco il dipartimento di stato USA.
A differenza di Twitter, che ha annunciato di non accettare più pubblicità da paesi in cui i media sono controllati dallo stato, YouTube non farà nulla in merito, a parte ampliare la classificazione dei media di stato nella regione.