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Un lancio di dadi per Fable

Nell'attesa di Fable: The Journey, Lionhead mette in pista i suoi eroi di pezza

RECENSIONE di Antonio Jodice   —   04/05/2012
Fable Heroes
Fable Heroes
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La saga di Fable ha oramai da anni provato a sposarsi più o meno strettamente con il mondo colorato, a volte un po' nascosto, dei Live Arcade. A partire dai famosi Pub Games che accompagnarono il secondo capitolo, ogni episodio si è legato a un gioco che permetteva di accumulare denaro da spendere poi con il pacchettizzato in uscita in prossimità del natale. Non fa eccezione il prossimo Fable: The Journey per Kinect, che sarà anche l'ultima collaborazione di Peter Molyneux con Lionhead, visto che oramai se n'è andato a caccia di nuove avventure. Fable Heroes, a differenza dei predecessori, però, non cerca di integrarsi con la struttura economica o di gameplay del gioco finale, quanto piuttosto ne prende le distanze con la dignità di un titolo che potrebbe benissimo stare per conto suo, un gioco d'azione, un quasi slash'em up a scorrimento che vede sino a quattro giocatori partecipare in una mattanza attraverso le locazioni più famose di Albion.

Spada che ti passa

La struttura di Fable Heroes è tutt'altro che banale. Protagonisti del gioco sono dei pupazzetti di pezza ricamati, è il caso di dirlo, sulle sembianze di tutti i personaggi più famosi di tutta la saga, compreso, ovviamente, l'Eroe che viene rappresentato armato di Scudo e spada. L'azione prevede sempre e comunque che i personaggi su schermo siano quattro e, nel caso non ci siano amici a portata di pad o che non si stia giocando su Xbox Live, a muoverli è la CPU della console. Partendo da una mappa che ricorda da vicinissimo quelle di un Super Mario con diverse caselle che rappresentano i mondi esplorabili e che si sbloccano via via, si accede ad alcune delle locazioni più famose della saga, come Bowerstone o la desertica città di Aurora, ognuna resa con uno stile delizioso a metà tra texture accennate e cell shading.

Un lancio di dadi per Fable

I pupazzi hanno tutti due colpi, quello veloce e l'altro che corrisponde alle mosse Coreografiche tipiche di Fable e si distinguono tra colpi ravvicinati e personaggi che, invece, lanciano incantesimi alla distanza o colpiscono con armi da fuoco. Lo schermo si affolla ben presto di Balverini e di Hobbe, generando un caos di non poco conto e trasformando l'azione, e questo è forse il difetto più grosso del gioco, in un semplice e continuo button mashing, ovvero pressione continua di pulsanti con pochissima strategia. I due colpi, infatti, non si combinano e, vista la relativa facilità del gioco, si ripiega ben presto sul solo attacco veloce, mentre spesso il proprio personaggio è circondato dalla confusione totale. C'è anche una mossa d'area che consuma uno dei cuori d'energia, ma ce n'è davvero poco bisogno, anche quando, finiti gli stage principali, si inizia da capo nella versione malvagia del mondo, che dovrebbe essere più difficile, ma che invece non lo è di molto. La longevità è però aiutata dal fatto che ogni livello si biforca verso la fine, portando il giocatore a scegliere se affrontare lo scontro con un boss quanto piuttosto una specie di minigioco di società, ricalcato su alcuni dei più classici visti in giochi come Mario Party, per intenderci. Quando si muore, ci si trasforma in un fantasmino di pezza che ha il solo inconveniente di non riuscire a raccogliere le monete che si impilano (l'effetto grafico è davvero carino) in gruzzoli da raccogliere al volo, magari ricorrendo alla capriola che serve anche per evitare gli attacchi nemici, visto che la parata non c'è. Questa semplificazione eccessiva va in controtendenza col combat system di Fable che prevede da sempre armi da fuoco, magie e colpi melee da combinare a piacere e velocemente, con una discreta varietà di soluzioni. Proprio qui che si tratta di, quasi, combattere e basta, maggiore profondità avrebbe senz'altro giovato un gioco che, però, in quattro è regala delle gioie.

Obiettivi Xbox 360

Fable Heroes è uno dei primi titoli a dare ben 400 punti al giocatore e lo fa con parsimonia. Finire i livelli, infatti, porta a conseguirne meno della metà e per arrivare al totale, bisogna rigiocare anche nella versione dark del mondo e compiere tutti gli obiettivi che portano a sbloccare la seconda fila di caselle sul tabellone

Monete per cosa?

Come detto, una delle cose che saltano all'occhio quasi immediatamente, è questo tintinnar di monete che si impilano in un modo che non si era mai visto in un videogioco. Il problema è chiedersi a cosa serva tutto questo, a parte la possibilità di trasferirle nel patrimonio che verrà speso in Fable: The Journey. Ogni volta che si finisce un livello, viene decretato un vincitore tra i quattro pupazzi in base al denaro raccolto e per ogni step di accumulo, ce ne sono quattro, si ottiene un lancio di dadi da effettuare in quello che è in tutto e per tutto una specie di gioco dell'oca. Non ci sono malus, ma solo delle caselle su cui finire e comprare upgrade per il personaggio, upgrade che vanno da armi migliori, a maggiore velocità di movimento negli scontri, fino a perk che aumentano i danni inflitti ai diversi tipi di nemici. Realizzando sotto missioni e sbloccando una serie di obiettivi, il tabellone si arricchisce di un'altra serie di caselle sui cui potenziare ulteriormente gli eroi e allungare di molto la rigiocabilità. Anche quando si gioca da soli, questi upgrade possono essere comprati e gestiti per gli altri personaggi (ce ne sono quattro selezionabili all'inizio,

Un lancio di dadi per Fable

giocando se ne sbloccano altri sei, più altri due che si sbloccheranno giocando a The Journey e tutte potranno essere appese al carro), visto che in qualsiasi momento si può decidere di cambiare il pupazzo da muovere e visto che si può trasferire danaro da uno all'altro per fare acquisti. La sensazione di trovarsi in un party game aumenta nei livelli grazie ai forzieri che attivano bonus o malus random sui giocatori e grazie a quelli che conferiscono poteri extra temporanei, fondamentali per fare più punti o perdere meno energia. Senza dimenticare la qualità del commento sonoro (bellissima come al solito la colonna sonora) e della grafica che ricordano più le produzioni pacchettizzate che quelle del digital delivery, aiutate dal prezzo che comunque è appetibile.

Conclusioni

Digital Delivery: Xbox Live Arcade
Prezzo: 800 MP
Multiplayer.it
7.0
Lettori (19)
6.5
Il tuo voto

Fable Heroes è il tentativo, riuscito solo in parte, di creare un gioco che avesse vera e propria dignità di stand alone nell'attesa di Fable: The Journey, lasciandosi alle spalle i minigiochi degli anni scorsi. Il prezzo, l'ottima cura e il simpatico sistema di level up aiutano a chiudere un occhio sulla giocabilità, che è un po' troppo semplice e che fa sì che il gioco si possa ridurre a una ripetitiva pressione di pulsanti, facendo lasciare alle spalle la modalità in singolo in pochissimo tempo. Fable Heroes è però un gioco multiplayer fino al midollo e chi ha amici da coinvolgere e amore per Fable, si divertirà pensando a quando potrà spendere l'oro accumulato.

PRO

  • Ottima cura realizzativa
  • Le musiche e le atmosfere di Albion
  • Sistema di Level Up divertente

CONTRO

  • Giocabilità molto semplice
  • Ripetitivo in singolo
  • Molto facile