Le raccolte di vecchi classici Capcom sono diventate quasi una moda sulle piattaforme digitali, dopo Darksiders Resurrection, Iron Galaxy ci riprova con Dungeons & Dragons: Chronicles of Mystara. Si tratta di una riedizione in HD di due dei cabinati più complessi partoriti della casa giapponese: Dungeons & Dragons: Tower of Doom e Dungeons & Dragons: Shadow Over Mystara. Gli anni sono rispettivamente il 1993 e il 1996, un periodo dove Capcom ha affinato fino alla perfezione le meccaniche del picchiaduro a scorrimento, culminando proprio in quelli che possiamo definire i suoi capolavori. In questo caso l'ambientazione fantasy suggerisce innesti da gioco di ruolo splendidamente combinati con le dinamiche dal slash 'em up, ma anche la possibilità di giocare fino in quattro contemporaneamente, sfruttando il generoso set di personaggi.
Tu is megl che uan!
Dei due titoli, Tower of Doom è quello più arcaico, ma nonostante la veneranda età rappresenta la massima espressione dell'esperienza maturata da Capcom nel genere, a partire da titoli come Knights of the Round e Final Fight. Senza contare che l'utilizzo dell'hardware CPS2 permetteva una realizzazione grafica ai tempi stupefacente, tanto da colpire positivamente ancora oggi. Il punto cardine della collezione è però rappresentato dal seguito Shadow Over Mystara, migliore sotto praticamente tutti i punti di vista quanto ricco di spunti innovativi. Si tratta probabilmente del titolo più ardito mai sviluppato da Capcom, audace nel voler mischiare una struttura adventure nei confini piuttosto limitanti di un coin-op.
Il cast dei personaggi ripercorre i canoni del genere fantasy proponendo varie classi, che spaziano dai guerrieri classici, gli elfi, maghi, ladri e nani. Ogni personaggio possiede un set personalizzato di mosse speciali, selezionabili attraverso una ghiera rotante, limitate in quantità e che devono essere ripristinate recuperando le risorse sul campo. La diversificazione delle combo permette strategie molto diverse tra loro, l'elfa per esempio è in grado di scatenare magie elementali molto efficaci a distanza. Gli stessi scenari presentano bivi in grado di rendere le partite sempre diverse, item unici e situazioni davvero inusuali per un cabinato da sala giochi, un contesto che costringe a ritmi rapidi e meccaniche semplici. La produzione effettivamente soffre il contrasto tra la natura di mangia soldi e la ricerca di una certa complessità strutturale. Contrasto che si fa ancora più acceso in questa versione per console, in quanto i gettoni vengono sostituiti dalle vite infinite. Come tutti i beat 'em up Capcom l'esigenza di mettere in svantaggio il giocatore (per spillargli i soldi) si traduce in situazioni poco equilibrate, una caratteristica che rischia di compromettere l'esperienza in giocatore singolo. Molto meglio in compagnia, un contesto che giova tantissimo a questa raccolta, specie se affrontata in quattro online o in locale.
D&D: Chronicles of Mystara ribadisce il fascino immortale dei titoli originali
Obiettivi Xbox 360
Dungeons & Dragons: Chronicles of Mystara presenta 24 obiettivi per un totale di 400 punti giocatore. Solo 50 punti attendono coloro in grado di completare entrambi i titoli della raccolta, segno che per aggiudicarvi gli altri dovrete rimboccarvi le maniche e completare una serie di operazioni aggiuntive, come le prove speciali. Buona fortuna!
Come prima, più di prima
Tecnicamente D&D: Chronicles of Mystara replica la bellezza dei cabinati originali nello splendore dell'alta risoluzione, con l'inconfondibile stile 2D di Capcom che mescola suggestioni fantasy con disegni a cavallo tra l'anime giapponese e il comic americano. Iron Galaxy propone uno dei migliori porting mai visti sui titoli Live Arcade, ricco di modalità, gallerie da sbloccare, filtri grafici e la libera gestione del formato schermo. Si può quindi giocare nel fedele 4:3 o tutto schermo, a scapito però delle proporzioni. Esilarante la possibilità di attivare le cosiddette scanlines, ovvero il metodo di visualizzazione dei vecchi monitor a tubi catodici, oltre a una serie di graditi bonus come la possibilità di visualizzare il cabinato in puro stile sala giochi. Graficamente non c'è molto da lamentarsi, i due giochi sono visivamente splendidi ancora oggi, con sprite di generose dimensioni, scenari sempre diversi e ricchi di dettagli, meno incisive le musiche, che soffrono i quattro lustri passati. Il netcode è piuttosto efficiente, sicuramente un valore aggiunto cruciale per questa produzione per i motivi sopra esposti.
Conclusioni
Dungeon & Dragons: Chronicles of Mystara ribadisce il fascino immortale dei titoli originali, presentando una raccolta che verrà sicuramente apprezzata dai nostalgici o semplicemente chi vuol rivivere l'apice dei picchiaduro degli anni novanta. Se Tower of Doom ha valore principalmente storico, Shadow Over Mystara risulta ancora oggi un gioco sorprendente e innovativo quanto degno di attenzione, se il prezzo non vi spaventa. Consigliamo di affrontare l'avventura in compagnia di amici, sia online che locale, in modalità giocatore singolo l'esperienza risente degli inconvenienti derivati da una conversione casalinga di un cabinato da sala.
PRO
- Sempre splendido da vedere
- Shadow Over Mystara
- Modalità grafiche e molti bonus
- Ottimo con gli amici
CONTRO
- Da soli manca mordente
- Audio sottotono
- Poteva costare qualcosa in meno