Sviluppata dal team italiano Forge Reply e pubblicata dalla francese BulkyPix, Joe Dever's Lone Wolf è una serie composta da quattro episodi, che miscela in modo spettacolare la narrazione dei celebri librigame dedicati al personaggio di Lupo Solitario e le meccaniche tradizionali degli RPG.
Il primo atto della saga, Neve Rosso Sangue, ha introdotto nel migliore dei modi il concept di partenza e i suoi presupposti fra scelte, esplorazione e coinvolgenti combattimenti a turni, facendo bella mostra di un valore produttivo indiscutibile, che non a caso gli è valso un paio di importanti riconoscimenti durante l'ultima edizione del Premio Drago d'Oro, nonché una calorosa accoglienza da parte di pubblico e critica. Aspettavamo dunque con trepidazione l'uscita del secondo atto, intitolato "Caccia nella Foresta", per verificare in che modo gli sviluppatori si siano mossi sul fronte del bilanciamento (l'avventura riprende il personaggio che abbiamo forgiato durante il primo episodio), se abbiano ritenuto opportuno inserire un maggior numero di combattimenti per aumentare la durata dell'esperienza e quali siano, infine, le novità con cui avremo a che fare in questa nuova fase. Senza voler anticipare nulla della trama, scritta dallo stesso Joe Dever, possiamo dire che Lupo Solitario scoprirà qual è il motivo che ha spinto i suoi acerrimi nemici ad attaccare il villaggio di Rockstarn, entrando in contatto con antichi manufatti Shianti che sembrano possedere un terribile potere.
Caccia nella Foresta è un eccellente secondo atto per la miniserie di Joe Dever's Lone Wolf
Il re della foresta
Recuperato il salvataggio del primo atto, ci siamo ritrovati a esplorare una mappa completamente nuova, che rende ogni location liberamente esplorabile nel momento in cui viene sbloccata, come nell'episodio precedente, ma che allo stesso modo include un numero imprecisato di combattimenti casuali, in pieno stile RPG classico. Si può cercare di sfruttarli per ottenere risorse dai Giak e dai Drakkar uccisi, ma si tratta di una scommessa rischiosa, visto che il gioco è discretamente impegnativo anche al livello di difficoltà normale.
Diciamo che i primi scontri scivolano senza problemi, a maggior ragione se avete costruito un Lupo Solitario votato più alla fisicità che non al ragionamento, preferendo una pesante mazza ferrata a un'agile spada; tuttavia i nemici si fanno rapidamente più scaltri e vengono spesso raggiunti da truppe di rinforzo che rendono le battaglie molto più complesse, anche in termini di strategia spicciola: dovremo capire quale bersaglio attaccare prima, quale cercare di paralizzare, quando sfruttare le tecniche Kai e quando brandire la potente Spada del Sole, che ora gode di un secondo attacco speciale, in grado di causare danni a tutti gli avversari presenti sullo schermo anziché a uno soltanto. È inoltre importante fare attenzione all'equipaggiamento, riparando le armi e la corazza quando sono danneggiate per non doverle poi buttare, nonché avere sempre a portata di mano qualche pozione curativa. Nel corso dell'avventura verremo chiamati a fare delle scelte, alcune delle quali daranno vita a bivi che consentono un certo grado di rigiocabilità. La maggiore durata del capitolo è comunque figlia di un discreto innesto di combattimenti, presenti probabilmente nel maggior numero possibile per non incorrere nel problema contrario, ovvero la loro sporadicità, come invece ci era sembrato accadesse nel primo atto. Oltre ai lucchetti da forzare col grimaldello e il pugnale è stato introdotto un nuovo puzzle, mentre sul fronte dei nemici ci sono ora anche gli enormi Gourgaz, rettili capaci di infliggere ingenti danni e con un repertorio di mosse non indifferente. Il comparto tecnico ha visto l'aggiunta di alcune animazioni per il protagonista che non fanno che ribadire il quadro di eccellenza del prodotto, accompagnato peraltro da una splendida colonna sonora, mentre c'è stato un lavoro di ottimizzazione dei controlli touch che ha di fatto eliminato le incertezze nei quick time event che avevamo invece riscontrato in "Neve Rosso Sangue".
Conclusioni
Joe Dever's Lone Wolf - Caccia nella Foresta svolge alla perfezione il suo compito, arricchendo l'esperienza del primo atto grazie a un maggiore innesto di combattimenti, puzzle, nuovi nemici e la medesima attenzione verso la componente narrativa e il sistema delle scelte, capaci di creare bivi che aprono alla rigiocabilità. L'architettura costruita dai talenti italiani di Forge Reply si rivela più che mai solida, risolvendo le incertezze che avevamo riscontrato in Neve Rosso Sangue (vedi i controlli touch durante i quick time event) e dando continuità all'avventura, che mantiene alto il coinvolgimento e tira fuori un paio di interessanti rivelazioni. Gli scontri con Giak, Drakkar e gli imponenti Gourgaz, spettacolari e impegnativi, non sfociano mai nel cattivo bilanciamento pur costringendoci a dar fondo a tutte le nostre risorse, specie nelle fasi più avanzate. Il risultato finale è eccellente.
PRO
- Comparto tecnico straordinario per stile e realizzazione
- Narrazione coinvolgente
- Ottimo sistema di combattimento a turni
- Più denso del primo episodio e allo stesso modo rigiocabile
CONTRO
- Qualche dubbio sul bilanciamento del puzzle finale