Insigne prende palla a centrocampo, dribbla due uomini e la lancia al limite dell'area a Higuain, che esegue un controllo perfetto prima di allungarla a Gabbiadini, che a sua volta spara una fucilata al sette arrivando in corsa. È il minuto numero 27 della prima di campionato di Football Manager 2016, e il boato dell'esultanza di chi sta davanti al monitor si sente per tutto il quartiere. Quale modo migliore per iniziare a parlare di Football Manager 2016, se non raccontando solo una delle tante emozioni che questa serie trasmette ormai da oltre venti anni a tutti i malati di pallone? Non a caso, quei furbacchioni di Sports Interactive hanno avviato nelle scorse settimane la campagna We Are The Managers, all'interno della quale personaggi più e meno celebri hanno raccontato la loro esperienza col gioco. Ma abbiamo ecceduto nei sentimentalismi ed è meglio passare oltre, perché come sempre le cose da dire sono tante.
Football Manager 2016 è una minaccia alla produttività di tutti i fan del calcio!
Bug per tutti
Prima di procedere oltre, una comunicazione di servizio: conservando la tradizione degli ultimi anni, il codice di Football Manager 2016 fornitoci per la recensione è lo stesso della Beta scaricata da tutti i giocatori che hanno prenotato la versione completa. Nella serata del 10 novembre, è stata messa online la versione Release Candidate, testata per qualche ora prima di mettere mano alla stesura definitiva della recensione. Tutto questo per dirvi che l'edizione finale disponibile dal 13 novembre potrebbe comunque essere diversa in qualche dettaglio rispetto alla descrizione di Football Manager 2016 che facciamo in questo articolo, soprattutto in termini di bugfix.
Fantacalcio 2.0
Così a memoria, ci viene da dire che per la prima volta da quando esiste la serie Football Manager tra le modalità di gioco più attese dai fan ce n'è una non legata a quella manageriale classica. Stiamo parlando del Draft introdotto quest'anno da Miles Jacobson e dai suoi, grazie al quale i giocatori possono dare vita a un torneo completamente separato dalla simulazione del calcio reale.
Una sorta di fantacalcio senza limiti geopolitici, nel quale contare sull'enorme database di Football Manager 2016 per creare la propria squadra. Dopo aver fornito nome e altri dettagli sul proprio club inventato, si avvia la fase di draft vera e propria, procedendo a serpente tra le squadre introdotte per permettere a ognuno dei partecipanti di sceglie un giocatore, fino a comporre tutta la rosa. A questo punto inizia la competizione scelta, affrontando al suo interno gli amici che partecipano alla partita: si apre così un'opportunità più che ghiotta per chi per anni ha giocato a Football Manager in multiplayer nell'unico modo possibile. In termini di gioco vero e proprio, la modalità Draft presenta più o meno le stesse componenti di quella principale, permettendo per esempio di gestire l'allenamento ma eliminando però la componente dedicata al mercato. Anche se abbiamo dedicato la maggior parte del tempo speso per la recensione alla modalità classica, la curiosità ci ha portato a fare un giro di prova in Draft: l'adattamento complessivo sembra abbastanza buono, anche se è da rifinire sia nella gestione della fase iniziale, un po' troppo macchinosa nel complesso, sia nella sua ottimizzazione. Cliccando in giro tra i menu, è capitato addirittura che il gioco tornasse al desktop dopo un rovinoso crash. Restiamo ormai in tema modalità, per ricordare che anche in Football Manager 2016 torna quella "ridotta" vista negli ultimi capitoli, ribattezzata per l'occasione Football Manager Touch: la funzionalità di maggior richiamo, in questo caso, è la possibilità di condividere i salvataggi con la versione per tablet Android e iOS di Touch, portando avanti la partita anche quando si è in movimento. Lato PC, oltre a essere incorporato nel gioco completo, Football Manager Touch arriverà più avanti anche in versione separata, con un prezzo che dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 euro. Per questo motivo non ci dilunghiamo oltre, approfittando magari poi dell'uscita per un'analisi più approfondita. Per il momento, vi basti sapere che Sports Interactive ha integrato alcune delle novità della modalità principale, come l'elaborazione dei dati con Prozone, oltre all'immancabile serie di miglioramenti nell'interfaccia pensata per essere immediata da usare anche su mobile, abbracciando la filosofia di semplificazione che sta dietro a Football Manager Touch. Prima di passare oltre, scorrendo la lista delle opportunità di gioco troviamo la nuova Create a Club, grazie alla quale inserire una squadra creata da zero in una competizione reale, componendone la rosa con giocatori provenienti da ogni luogo e altri creati invece dal nulla: peccato che l'editor sia tale solo a metà, visto che il club "eredita" alcune caratteristiche (come lo staff) da quello scelto per il rimpiazzo. Non mancano, infine, le solite Sfide.
Allenatori in carriera
Al di là del ricco contorno inserito in Football Manager 2016, la pietanza principale continua a essere sempre la modalità Carriera classica. Tra le prime novità, quest'anno troviamo un ulteriore passo per definire l'identità del giocatore-manager all'interno del gioco:
si tratta dell'editor di personaggio, con il quale dare al proprio alter ego virtuale una faccia e un corpo. Lo strumento è simile a quello che ci aspetteremmo di vedere in un gioco di ruolo, ma limitato a un numero ridotto di caratteristiche che permettono di modificarne il look; anche se si tratta del primo esperimento in tal senso, si sarebbe potuto forse fare qualcosina in più. Gli altri parametri disponibili permettono di specificare alcune preferenze dal punto di vista tattico in generale, per poi passare alla schermata dove assegnare i punti tra i due rami "Allenatore in tuta" e "Allenatore in giacca", già visti anche l'anno scorso. Dopo il restyling operato in Football Manager 2015, il nuovo capitolo appare abbastanza familiare nell'interfaccia, che anche quest'anno si affida al menu verticale a sinistra come hub principale. Navigando tra le varie sezioni, ci si accorge man mano delle altre aggiunte operate da Sports Interactive: in particolare, risulta utile la schermata dedicata alla visione d'insieme dello staff, dalla quale ottenere una valutazione complessiva dell'organico gestionale della propria società, insieme a un confronto con quello delle altre squadre. Novità rilevanti anche nell'editor delle tattiche, dove la disposizione in campo dei calciatori non è più rappresentata dalle loro maglie, ma da un quadrato in cui sono riassunte diverse informazioni, tra le quali il tipo di ruolo interpretato e la capacità di soddisfare le richieste del mister in quella posizione. Le istruzioni di squadra godono ora di una grande finestra, studiata dagli sviluppatori per essere più intuitiva anche grazie ad alcuni elementi grafici che rappresentano i diversi suggerimenti da dare alla squadra quando scende in campo: per farlo, troviamo a nostra disposizione un intero pacchetto di dati sugli ultimi match da spulciare, grazie alla già citata collaborazione con Prozone. Completiamo la vista sulle tattiche con l'editor di calci piazzati, dove sbizzarrirsi a tutto tondo nella realizzazione di schemi su calci d'angolo e punizioni, curando qualora lo si voglia anche la fase difensiva: è evidente l'intenzione di Sports Interactive di dare ai giocatori una dimensione in cui perdersi mentre si gioca a Football Manager 2016, esplorando anche le componenti meno "ludiche" del lavoro di allenatore.
I have nothing to say
José Mourinho ultimamente non se la passa tanto bene, ma ad ascoltare le parole da lui pronunciate durante un'intervista risalente a inizio mese, sembra quasi che l'allenatore del Chelsea abbia giocato a Football Manager 2016.
Avrete forse capito che stiamo alludendo all'interazione coi media, per la quale gli sviluppatori avevano promesso dinamicità e varietà maggiori negli scambi. Senza dubbio le situazioni proposte sono ora un po' più varie, ma l'effetto novità dura ben poco: appare sempre più pressante la necessità per l'intera sezione di essere riprogettata, se necessario addirittura cominciando tutto da zero. Allo stato attuale, è solo questione di tempo prima che il giocatore arrivi a premere il fatidico bottone "Manda il vice", dopo essere stato tartassato fino alla noia dalla solita fila di domande a cui rispondere scegliendo il tono tra il solito "calmo", "assertivo", e così via: una vera e propria croce. Un discorso più o meno simile è applicabile all'interazione con la squadra, segno evidente del modo in cui questa modalità di botta e risposta è invecchiata piuttosto male e non è mai riuscita a convincere. Ma facciamo un salto indietro, per tornare all'inizio della partita (a proposito, adesso si può scegliere di far partire la stagione da un determinato momento tra luglio e agosto) che ci permette di testare subito la fase di mercato, storicamente tra quelle più discusse sui forum online: in questo caso, ci sono luci e ombre. Dal punto di vista della dinamicità, in Football Manager 2016 le cose sembrano cambiate, permettendo al giocatore di dare vita a un mercato vivo tanto in entrata quanto in uscita, a patto di restare coi piedi per terra nei propri obiettivi. Il vero problema, allo stato attuale, riguarda le valutazioni dei giocatori troppo gonfiate: alla guida del Napoli, vendendo Zuniga e David Lopez abbiamo raccolto quasi 30 milioni. C'è comunque da dire che il metro d'abbondanza seguito dalle quotazioni è abbastanza uniforme, ma per la salvaguardia del realismo speriamo vivamente che Sports Interactive gli ponga rimedio nella versione finale del gioco.
Un altro difetto collegato al mercato è rappresentato dalla volubilità dei membri della nostra rosa, troppo spesso desiderosi di andare via appena arriva un'offerta da un altro club, non necessariamente tra i più grandi d'Europa: lo sappiamo che nel calcio moderno non ci sono più bandiere, ma vedere Higuain, David Lopez e Jorginho lamentarsi a inizio gioco per un'offerta rifiutata non è il massimo della vita, soprattutto se non si vogliono effettuare rivoluzioni sull'elenco di giocatori che compone la squadra. Le lamentele dei calciatori vanno poi avanti anche durante la stagione, con gli esclusi dal turnover impegnati quasi costantemente a comunicarci tutta la loro infelicità per le panchine (o le tribune) delle ultime giornate. Nella lista di patate bollenti per ogni Football Manager che arrivi sul mercato, non possono mancare gli infortuni: per l'occasione, Miles Jacobson e i suoi hanno introdotto un nuovo metodo di gestione, più simile a quanto avviene nel trattamento degli acciacchi nel mondo reale. I giocatori vengono adesso esaminati a più riprese durante il percorso di guarigione, fino alla fatidica visita finale in cui il medico sociale offre il proprio parere sul ritorno in campo. Sta a quel punto all'allenatore decidere se rischiare o meno il calciatore, affidandosi allo stato di forma e magari anche alla determinazione della singola persona. Questo naturalmente non vuol dire che non ci siano infortuni, per cui se credete che in Football Manager ce ne siano troppi non sarà questa l'occasione per cambiare idea.
Fischio d’inizio
Gli interventi di Sports Interactive non hanno ignorato il motore 3D di Football Manager 2016, oggetto di qualche critica un anno fa a causa di un'intelligenza artificiale non proprio al top. Le partite che abbiamo disputato nell'arco di un'intera stagione ci hanno lasciato con la sensazione di un miglioramento complessivo del comportamento dei giocatori sul campo, anche grazie a una serie di nuove animazioni che contribuiscono a farli sembrare meno goffi: siamo ancora lontani da una fluidità completa, ma il salto è apprezzabile.
In termini grafici, è più che gradita l'aggiunta di una barra sulla testa dei giocatori, a indicarne il livello di affaticamento maturato nel corso della partita, permettendo così un costante monitoraggio in vista di una sostituzione. A proposito di orpelli grafici, il modello 3D dell'allenatore creato a inizio Carriera con l'editor compare nell'area tecnica esterna del campo, pronto a sbracciarsi per dare indicazioni ai suoi: si tratta ovviamente di una pura aggiunta estetica, visto che le "urla da bordocampo" erano già presenti da tempo. Qualche dubbio continua a riguardare queste ultime, soprattutto in termini di efficacia per vedere gli undici nel rettangolo verde interpretare a dovere le nostre parole. Risultati, pali e cartellini ci sono sembrati piuttosto nella norma, anche se dopo aver comprato Fernando dal Manchester City abbiamo dovuto assistere a una sua espulsione per tre partite di fila: per fortuna si è trattato di un caso isolato, ma che va comunque riportato. Per il resto, c'è una buona varietà nelle azioni e nello sviluppo del gioco, dove appaiono ora situazioni più realistiche: qualora lo vogliate, potrete apprezzarlo anche attraverso lo strumento di sintesi introdotto da Football Manager 2016, grazie al quale accedere agli highlights della domenica in stile 90° minuto.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- CPU: Intel i7 920 2.66 @ 4.20 GHz
- RAM: 16 GB
- Scheda video: GeForce GTX 970
Requisiti minimi
- Sistema Operativo: Windows Vista, 7, 8, 10
- CPU: Intel Pentium 4 Intel Core AMD Athlon 2.2GHz+
- RAM: 2 GB
- Scheda Video: NVidia GeForce FX 5900 Ultra ATI Radeon 9800 Pro Intel GMA X3100 256MB VRAM
- Hard disk: 3 GB di spazio
Conclusioni
Giudicare Football Manager 2016 è stato un compito difficile. Oltre a dimostrarsi il solito grande prodotto in cui perdersi per ore e ore, il manageriale di Sports Interactive offre alcune novità interessanti, accompagnate dalla soluzione di alcuni problemi segnalati dagli utenti un anno fa. Nonostante i tentativi degli sviluppatori, va però detto che le conferenze stampa sono alla lunga una noia mortale, mentre le valutazioni gonfiate vanno a scalfire il realismo che ci aspetteremmo dalla simulazione in un punto così delicato. Da sistemare anche le lamentele esagerate dei calciatori, veramente odiose nella loro insistenza e frequenza. Intendiamoci: non si tratta di nulla che "rompa" il gioco, e alla fine a tutto si può porre rimedio imparando i giusti trucchi, ma nella visione generale i difetti finiscono per scalfire un parere che sarebbe altrimenti eccellente. Speriamo per questo motivo che il team intervenga al più presto.
PRO
- Mercato finalmente vivo
- Motore 3D più convincente
- Novità minori ma diffuse nei vari ambiti
- Grande potenziale per la nuova modalità Draft...
CONTRO
- ... che però necessita rifinitura
- Conferenze stampa da rifare in toto
- Valori di mercato poco realistici
- Troppo pressing dai giocatori sui trasferimenti