Laguna blu

A quasi sei anni di distanza dal debutto di Trackmania 2, Nadeo ha voluto dimostrare che il progetto è ancora vivo e vegeto pubblicando un quarto scenario, Lagoon, ambientato all'interno di un'enorme isola tropicale.

Si tratta per molti versi di un riconoscimento verso i tantissimi utenti che in questo lasso di tempo hanno popolato perennemente i server della piattaforma ManiaPlanet, proponendo spesso e volentieri la propria visione dello storico racer arcade grazie a un editor sempre più rifinito, semplice da usare ma caratterizzato da strumenti di grande potenza e precisione. Tutti elementi che tornano con prepotenza nel nuovo pacchetto, utilizzando come collante l'immancabile approccio "easy to learn, hard to master" che ci vedrà provare e riprovare i tracciati alla ricerca del tempo migliore, dapprima confrontandoci con i record fissati dalle tradizionali tre medaglie (bronzo, argento, oro), poi con i ghost dei migliori giocatori del mondo. Una mania, è proprio il caso di dirlo, che sente ormai il peso degli anni ma non ha ancora perso il suo smalto.

Ancora una volta!

La campagna in single player di Trackmania 2: Lagoon è composta da un totale di sessantacinque circuiti, divisi all'interno di cinque differenti categorie man mano più complesse: bianco, verde, blu, rosso e nero.

Più si avanza e più diventa necessario fare risultati, nel senso che le ultime piste richiedono una certa quantità di medaglie d'oro per diventare accessibili. Arrivare a quel punto, ad ogni modo, risulta abbastanza facile e immediato: la connotazione stessa del gioco porta a lanciarsi a tutta birra sulle piste e a riprovare istantaneamente lo stint in caso di errore, grazie a un paio di pulsanti appositamente addetti al reset dell'intera gara o del parziale; questo sia che si giochi utilizzando le frecce direzionali della tastiera, sia che si opti per un controller, scelta quest'ultima consigliabile unicamente dopo aver regolato di fino la sensibilità delle levette, visto che lo sterzo tende a essere eccessivamente sensibile con le impostazioni di default. In ogni caso, messo a punto il setup tutto si riduce a una questione di memoria, reattività e perseveranza: conquistare un bronzo o un argento al primo tentativo non è affatto impossibile, anzi vi capiterà più volte; ma per agguantare l'oro dovrete per forza di cose familiarizzare con il tracciato, scegliere le traiettorie migliori, gestire i salti di modo che l'atterraggio non vi rallenti e ovviamente evitare di precipitare nel vuoto.

La caratterizzazione delle piste non trova più di tanto conforto nella nuova ambientazione, che alla fine si limita a fare da sfondo all'azione tipica di Trackmania, ma ci sono alcuni elementi che fanno un po' storcere il naso: da una parte l'inverosimile "rimbalzo" che la nostra vettura effettua quando tocca l'acqua, quasi fosse un sassolino, e che viene posta come parte integrante di determinati circuiti basati sulle manovre aeree; dall'altra la presenza di zone sterrate con piccoli ma fastidiosissimi ostacoli su cui capita sovente di incastrarsi, tratti in cui la nostra vettura, abituata alla precisione dell'asfalto, ci farà ingiustamente penare. Per il resto, non mancano i giri della morte con sezioni magnetiche o meno (e passaggio automatico alla visuale in prima persona), le "scalinate", le lunghe serpentine da brivido sospese nel vuoto, i "percorsi a ostacoli" e una grandissima abbondanza di rampe da cui spiccare letteralmente il volo.

In compagnia è meglio

Se il gameplay e la filosofia di Trackmania 2: Lagoon appaiono invariati, il pacchetto cerca di innovare sul fronte delle modalità multiplayer attraverso l'aggiunta di una nuova opzione: Chase. Si tratta di una modalità a squadre in cui i giocatori devono sincronizzare le proprie manovre, visto che l'ultimo pilota che attraversa il primo checkpoint deve essere il primo a superare quello successivo e gli altri dovranno dunque aspettarlo. Una feature che si aggiunge alle già presenti e collaudate Round, Team, Cup, Laps e Time Attack, sebbene solo quest'ultima presentasse lobby popolate durante i nostri test, segno forse di una certa timidezza nei confronti della novità oppure della mancata volontà di rinunciare a pratiche ben assodate. Vedremo se nelle prossime settimane sarà possibile osservare un cambio di tendenza da questo punto di vista, ma come impatto iniziale vedere la nuova modalità del tutto snobbata non è stato piacevole, anzi.

Solo feature positive e ben recepite, invece, per quanto concerne il potente editor integrato, che consente di creare da zero qualsiasi tipo di tracciato utilizzando un set di strumenti semplificato o avanzato. Come da tradizione potremo provare in qualsiasi momento le nostre creazioni, così da regolare distanze, salti e quant'altro a seconda dell'esperienza che abbiamo in mente di realizzare, per poi proporre le nostre piste nell'ambito del multiplayer online, sfidando gli altri utenti a starci dietro o magari a fare meglio di noi. Un'esperienza ancora una volta velocissima, a tratti spettacolare, forte di una grafica non particolarmente avanzata sul fronte dell'effettistica, anzi per molti versi un po' datata, ma tuttavia in grado di svolgere bene il proprio compito e di risultare facilmente scalabile a seconda della configurazione in vostro possesso, garantendo i sessanta frame al secondo stabili. Peccato invece per l'interfaccia che ancora oggi, ad anni di distanza dall'esordio del gioco, risulta a tratti confusionaria e scarsamente organizzata.