Vista la semi penuria di giochi di ruolo "alla giapponese" di un certo livello dalle nostre parti su PlayStation 3, c'è sempre una certa attesa fra gli appassionati quando viene annunciato un titolo del genere in questione per il mercato occidentale. Se poi dietro a una produzione di questo tipo si celano team del calibro di Capcom, Nippon Ichi, Namco Bandai, Gust e Idea Factory, sviluppatori e produttori in passato di GDR di un certo livello, è logico che tale attesa monti sempre di più fra il pubblico.
Appare pertanto evidente come per il gioco che ci accingiamo a trattare un po' in ritardo, Cross Edge, un classico JRPG a turni, ci fossero certe aspettative, forse anche troppe rispetto a quelle che probabilmente erano e sono gli obiettivi stessi del prodotto e dei suoi ideatori. La peculiarità principale del titolo in questione è a nostro avviso la presenza di personaggi tratti da altre famose serie di videogiochi. Da Disgaea a Dark Stalker, passando per Ar tonelico, Spectral Souls, Atelier Marie e Mana-Khemia 2, sono parecchi gli eroi disponibili in questa produzione come per esempio Lilith, Morrigan, Marie e Prinny tanto per citarne alcuni. Mentre per tutto il resto c'è poco da aggiungere se escludiamo un gameplay tradizionale e una trama piuttosto scarna e lineare che serve da pretesto più che altro per giustificare la presenza dei sopraccitati personaggi all'interno dell'universo in cui è ambientato il titolo e per accompagnare il videogiocatore nel corso della sua esperienza.
Anime rubate
La storia alla base dell'avventura ruota principalmente attorno alle figure dei due protagonisti, Miko e York, che dalla loro realtà vengono catapultati in un folle mondo onirico dove incontrano personaggi provenienti a loro volta da altri luoghi (e giochi) oltre a una strana ragazza che dice loro che li aspettava per aiutarla a fermare l'oscura minaccia che grava su di essi...E qui ci fermiamo per non spoilerare troppo. Per portare a termine l'ingrato compito i nostri amici tuttavia potranno contare sull'aiuto di vari e strani eroi che incontreranno durante il loro cammino e che sono legati ai luoghi esplorati. Gran parte di questi ultimi richiamano come ambientazioni i giochi menzionati in precedenza.
La struttura di gioco, come accennavamo poco fa, è quella tipica del genere. Si devono esplorare città, aree non urbane, dungeon e locazioni varie alla ricerca di indizi e item utili al proseguimento dell'avventura. In questo caso l'esplorazione assume i canoni tipici del platform, con una visuale laterale che segue i personaggi realizzati in stile anime negli spostamenti secondo una meccanica di gioco bidimensionale. Nelle zone più pericolose sono presenti numerosi nemici che attaccano il party di eroi grazie al più classico schema degli incontri casuali. Insomma, nulla che non si sia già visto e spesso apprezzato in altri prodotti del genere.
Il problema di Cross Edge è però che rispetto ai menzionati titoli presenta una difficoltà di gestione del party e dei personaggi abbastanza notevole. L'interfaccia di gioco costituisce infatti uno degli elementi negativi del prodotto, almeno se visti dall'ottica dell'utente medio, vista l'eccessiva presenza sullo schermo di parametri, barre da riempire, icone e scritte di vario tipo da tenere sotto controllo spesso nelle fasi fondamentali di uno scontro e un sistema di gestione dell'inventario "not friendly" caratterizzato cioè da moltissimi menù e sottomenù, cosa che rende fastidioso anche solo il semplice scartare un oggetto dalla lista di Item e affini.
Aspetti positivi
Paradossalmente però, laddove Cross Edge mostra evidenti lacune contemporaneamente, ad una analisi più approfondita e dall'ottica dell'appassionato dà probabilmente anche il meglio di sé: il battle system del gioco si rivela più che valido miscelando accuratamente turni di gioco e una vasta gamma di attacchi e magie unite a delle combo devastanti. Insomma le fasi in-game di scontro vero e proprio sono dinamiche e coinvolgenti, il che riduce la sensazione di frustrazione che si prova nel dover gestire dodicimila parametri.
Il giocatore deve posizionare i membri del suo gruppo sopra a una griglia, alcuni davanti e altri dietro. La scelta di come sistemare i propri compagni dipende da diversi fattori legati alle abilità di ogni personaggio (tipologia di attacco, raggio di azione e armi equipaggiate in particolare) e al nemico. Ogni azione richiede un certo numero di punti appositi per essere eseguita: essi sono a disposizione dei vari Pg all'inizio di ogni turno e sono legati al livello di apprendimento degli stessi, agli abiti indossati, alle armi, etc. Questi punti volendo possono essere messi anche da parte, in modo da essere utilizzati nei round successivi. Eseguendo dei colpi in un certo ordine con i propri elementi del gruppo si possono compiere anche delle mosse speciali concatenabili fra loro in una serie di terrificanti combo. Una volta sconfitti gli avversari si possono poi ottenere fra le altre cose anche dei Punti Speciali che servono poi in future battaglie proprio per lanciare i colpi potenti di cui sopra. Le possibilità offerte da questo sistema sono davvero parecchie. Ovvio che una tale meccanica di gestione delle battaglie, dei menù che citavamo poc'anzi e dei Pg richiede una certa pazienza e passione da parte dei videogiocatori, che saranno impegnati a destreggiarsi fra attacchi singoli, posizionamenti, magie, countdown, combo e chi più ne ha più ne metta.
Trofei PlayStation 3
Cross Edge offre al giocatore 24 Trofei di cui 5 di bronzo, 11 d'argento, 7 d'oro e 1 di platino. Essi sono ottenibili come sempre previo completamento di particolari eventi o attuazione di determinate richieste del gioco. Per esempio eseguendo una combo da 400 colpi o sconfiggendo un certo numero di unità nemiche oppure ritrovando 150 oggetti nascosti, etc. Per ricevere quello di Platino denominato Crossover Conquest è necessario ottenere tutti i Trofei Oro, Argento e Bronzo.
Bidimensionale di qualità
Per quanto riguarda il comparto tecnico ci troviamo di fronte a una produzione piuttosto atipica rispetto agli standard attuali. Per la realizzazione visiva del titolo la scelta degli sviluppatori è ricaduta infatti su un engine grafico che miscela elementi in finto 3D con altri di tipo bidimensionale (personaggi e mostri). La decisione, che reputiamo azzeccata visto il contesto, è stata probabilmente in parte determinata dalla tipologia di personaggi selezionati per la storia, tutti provenienti da serie di videogiochi caratterizzati da un certo stile anime. La grafica risulta così molto pulita e dettagliata, con belli avatar e colori molto vivaci. Idem le animazioni che pur non essendo complesse per ovvie ragioni, risultano tutto sommato di buona fattura e adatte al contesto.
Per l'audio invece c'è da segnalare la presenza di dialoghi, che avvengono mediante schermate statiche in cui appaiono le figure disegnate dei vari personaggi, doppiati in inglese (e giapponese) e il testo del discorso (anch'esso in inglese), ed effetti sonori che pur nella norma, riescono a svolgere bene il loro compito. Buona infine la colonna sonora che in linea di massima è consona al prodotto e nella quale spicca la opening theme realizzata da Haruka Shimotsuki intitolata "Blade of Tears".
Conclusioni
Cross Edge è il classico prodotto che "potrebbe essere ma non è", che ha alcuni spunti interessanti ma anche altri non validi che ne minano la qualità generale e il giudizio quindi globale altrimenti più positivo. In linea di massima e a dispetto di un comparto tecnico apparentemente obsoleto, soprattutto a livello visivo, il titolo in questione non sarebbe malaccio: bella grafica bidimensionale, personaggi simpatici e alcuni spunti da GDR classico che tanto piacciono ai puristi del genere.
Purtroppo però come detto in sede di recensione una ostica gestione del party attraverso tanti parametri e dei menù troppo dispersivi uniti a un gameplay ripetitivo in alcuni frangenti proprio a causa di quanto descritto poc'anzi, rendono l'esperienza di gioco assolutamente non felicissima e talvolta frustrante.
Insomma, se siete dei fan accaniti del genere e non vi fanno paura le sfide al vostro sistema nervoso, allora Cross Edge fa al caso vostro, altrimenti statene tranquillamente alla larga.
PRO
- Livello di apprendimento dei personaggi ben calibrato
- Graficamente carino col suo 2D
- Molto longevo
CONTRO
- Gestione dei personaggi ostico
- Livello di difficoltà elevato anche a causa dei menu
- Background dei personaggi superficiale