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Eroici samurai

Dopo aver provato le versioni PS3 e Wii durante il Tokyo Game Show 2010, eccoci a recensire Sengoku Basara: Samurai Heroes nella sua doppia edizione italiana. Siete pronti a menar le mani?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   27/10/2010
Sengoku Basara: Samurai Heroes
Sengoku Basara: Samurai Heroes
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Versioni testate: PlayStation 3, Nintendo Wii

Nata nel 2005 su PlayStation 2, la serie Sengoku Basara è la risposta di Capcom a Dynasty Warriors: mentre il franchise Koei è ambientato nella Cina imperiale del terzo secolo dopo Cristo, Basara si rifà al famoso "periodo Sengoku" che ha visto il Giappone feudale arrivare all'unificazione nel quindicesimo secolo, dopo decenni di battaglie sanguinose. Per la casa di Osaka si tratta inoltre di un ritorno al genere che per primo l'ha resa famosa in tutto il mondo, quello dei picchiaduro a scorrimento, uno dei filoni che si sono persi durante il salto generazionale che ha portato al passaggio dalla grafica bitmap (o "raster", che dir si voglia) a quella poligonale. Il primo episodio di Sengoku Basara (conosciuto in occidente come "Devil Kings") per PS2 ebbe il merito di chiarire un semplice concetto, e cioè che era possibile realizzare picchiaduro a scorrimento di qualità, con un'ottima sensazione di impatto e un buon sistema di combattimento, anche in uno scenario tridimensionale.

Eroici samurai

I vari tentativi di riproporre questa tipologia di videogame in precedenza (pensiamo al pur discreto Fighting Force per PSone) erano dunque falliti fondamentalmente per due motivi: mancanza di esperienza da parte degli sviluppatori e piattaforme tecnicamente troppo limitate per rendere al meglio in un contesto poligonale. Il sequel di Sengoku Basara non ha varcato i confini territoriali giapponesi, uscendo nel 2006 nella sola terra del sol levante sia per PlayStation 2 che per Nintendo Wii. Sengoku Basara: Samurai Heroes costituisce dunque il primo passo della serie sulle console di nuova generazione, nella fattispecie PlayStation 3, pur mantenendo il conveniente legame con l'enorme base installata del sistema Nintendo. Il risultato è un action game di stampo classico, basato per entrambe le versioni sull'efficiente motore MT Framework Lite e caratterizzato da battaglie all'insegna della spettacolarità, in cui il nostro personaggio da solo riesce a sbaragliare centinaia di avversari all'interno di un numero variabile di stage dal grado di difficoltà crescente.

Noi siamo i samurai, samuraaaai!

A parte la "battaglia libera", ovvero la possibilità di affrontare nuovamente missioni già completate in precedenza, il gioco dispone di un'unica modalità principale, che ci vede selezionare uno fra i sei personaggi inizialmente disponibili per lanciarci in una serie di battaglie che porteranno a un epilogo differente di caso in caso. Il concetto di "conquista del territorio" è simile a quello presente in qualsiasi episodio di Dynasty Warriors, dunque si può scegliere quale esercito attaccare per poi ritrovarsi in uno scenario che va "esplorato" e ripulito dei nemici presenti, in particolar modo di comandanti e luogotenenti che possono fare la differenza se lasciati soli con le nostre truppe ordinarie.

Eroici samurai

La mappa è sempre divisa in sezioni, ognuna delle quali è generalmente governata da un presidio che abbiamo il compito di distruggere e fare nostro: il raggiungimento di tale obiettivo ci permetterà di procedere verso la zona successiva, fino allo scontro decisivo con il leader delle truppe nemiche, che alla fine dello story mode spesso si aggiungerà ai personaggi selezionabili per portare il totale a ben sedici campagne differenti. Abbiamo affrontato e portato a termine questa modalità con due differenti "eroi", e la cosa straordinaria è che il completamento di tutte le quest da solo non basta per sbloccare tutte le armi, gli oggetti, le mosse speciali e i costumi disponibili per ognuno di essi. Tenendo presente che ogni personaggio ha una propria storia e un determinato "allineamento", che bisogna portarla a termine più volte per ottenere tutti gli elementi sbloccabili e infine che ciò va moltiplicato per sedici, è chiaro che ci troviamo di fronte a uno story mode di grandissima sostanza. Story mode che può peraltro essere giocato in due via split-screen, ma che purtroppo è privo di una modalità multiplayer online: peccato, sarebbe stata la proverbiale "ciliegina sulla torta".

Eroici samurai

Dynasty Heroes?

Se dal punto di vista strutturale Sengoku Basara: Samurai Heroes risulta sicuramente simile (se non identico) a Dynasty Warriors, a livello di gameplay ci sono delle marcate differenze fra i due prodotti. La ripetitività dell'azione è comune a entrambi i franchise, senza dubbio: c'è da passare ore a colpire centinaia e centinaia di soldati nemici, con ben poche variazioni fra uno stage e l'altro. Quello che cambia è la qualità delle dinamiche di combattimento, la sensazione di impatto e il numero di combo e mosse speciali, tutti elementi che mettono in risalto l'indubbia esperienza di Capcom con il genere dei picchiaduro.

Eroici samurai

Se in DW ci si trova a eseguire sempre le stesse combo per spazzare via i nemici, oltretutto senza che l'impatto dei colpi venga reso al meglio, in Samurai Heroes lo stesso tipo di azione risulta senz'altro più profonda e soddisfacente, coronata oltretutto da boss fight carichi di tensione e spettacolarità. Il sistema di controllo vede la presenza di due attacchi (leggero e pesante) combinabili in vari modi, a cui si aggiungono il salto (con relativa manovra volante) e tre diverse mosse speciali: la prima basata sulla barra Basara (posta sotto a quella della salute), ovvero una combo devastante che può fare la differenza contro gli avversari più coriacei; la seconda basata sulla "barra della rabbia", che ci permette per alcuni secondi di rallentare tutti i nemici e di affondare i colpi in modo molto più efficace; la terza che funziona tramite degli "oggetti" e consiste in un unico colpo di straordinaria potenza. Il nostro personaggio guadagna esperienza e sale di livello man mano che elimina intere legioni nemiche: questa crescita sblocca nuove combo e nuove mosse speciali, che insieme alle armi e ai materiali raccolti sul campo di battaglia definisce il quadro di una componente RPG basilare ma interessante, con tanto di "crafting" elementare e assegnazione di potenziamenti.

Eroici samurai

Trofei PlayStation 3

Sengoku Basara: Samurai Heroes contiene ben cinquantacinque trofei, la maggior parte dei quali segreti. Quelli immediatamente visibili, tutti di bronzo, si conquistano completando il gioco con i sei personaggi iniziali, con Nobunaga Oda e tenendo il livello di difficoltà su easy. I trofei di bronzo segreti si ottengono invece completando il gioco con i personaggi da sbloccare, mentre quelli d'argento richiedono il raggiungimento di obiettivi particolari, come ad esempio l'acquisizione di tutti gli accessori e le armi. I due trofei d'oro possono essere conquistati stringendo tutte le alleanze possibili e potenziando al massimo il proprio personaggio, mentre infine il trofeo di platino si sblocca una volta ottenuti tutti gli altri.

Davide contro Golia

Come anticipato durante il nostro provato in quel di Tokyo, Sengoku Basara: Samurai Heroes risulta bello da vedere sia su PlayStation 3 che su Wii. A parte le chiare differenze riguardanti la risoluzione grafica, infatti, le due versioni del gioco utilizzano il medesimo engine e riescono a gestire un numero enorme di personaggi contemporaneamente sullo schermo. Potremo affrontare centinaia di nemici nello stesso momento senza notare rallentamenti di sorta, con una buona varietà nei modelli poligonali e un discreto livello di dettaglio degli scenari. La drawing distance su Wii è forse minore, ma ciò non significa che gli sviluppatori abbiano dovuto fare ricorso a espedienti come la classica nebbia per ovviare a tali mancanze, mentre l'introduzione di alcuni gesti da effettuare con Wii-mote e Nunchuk per effettuare le mosse speciali si rivela azzeccata e non disturba la giocabilità. Le animazioni e il design degli eroi sono davvero ben fatti, infine. Per quanto concerne la console Nintendo, in conclusione, si può parlare di una realizzazione tecnica davvero notevole. E su PlayStation 3? Be', l'MT Framework Lite non è certo l'MT Framework 2.0 di Lost Planet 2, si nota una generale semplificazione degli scenari (scarni e spesso simili fra loro) e una maggiore attenzione al numero di oggetti sullo schermo e al frame rate, che effettivamente non cala mai. Diciamo che il risultato finale è funzionale all'azione, direzione artistica inclusa. E già che ci siamo, è il caso di fare un applauso ai doppiatori americani che hanno prestato le voci ai personaggi: davvero un ottimo lavoro.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.8
Lettori (18)
7.9
Il tuo voto

Tutti quelli che sentono la mancanza di picchiaduro a scorrimento come Final Fight o Streets of Rage all'interno dell'attuale offerta videoludica troveranno in Sengoku Basara: Samurai Heroes un titolo di grande sostanza, che al posto degli scenari urbani, delle bande di strada e degli effeminati cloni Andre the Giant offre lo sfondo del Giappone feudale, con eroi dalle abilità sovrumane che spazzano via interi eserciti per confrontarsi con boss finali spesso stereotipati ma senz'altro affascinanti. L'azione è chiaramente molto ripetitiva, anche se rispetto alla serie Dynasty Warriors riesce a distinguersi per il maggior numero di mosse, per il sistema di combattimento più profondo e per gli interessanti risvolti narrativi. Le due versioni, PS3 e Wii, sono sostanzialmente identiche, possono essere giocate insieme a un amico (peccato manchi il co-op online) e sono molto belle da vedere.

PRO

  • Sedici diverse campagne in single player
  • Ottimo sistema di combattimento
  • Battaglie spettacolari con tantissimi nemici

CONTRO

  • Molto ripetitivo
  • Multiplayer solo in locale
  • Bisogna amare il genere