Il genere dei manageriali, e in particolare la serie SimCity, appassionano da anni tantissime persone. Il fascino di poter creare una città da zero e seguirne lo sviluppo nel corso dei decenni è senza dubbio forte, e ci impegna su più fronti: al di là delle implicazioni circa la fase di progettazione dei quartieri, sono numerose le problematiche che si vengono a creare e che richiedono di volta in volta il nostro intervento.
Possiamo dire senza timore di smentita che Virtual City basa il proprio gameplay unicamente su queste ultime dinamiche, ovvero non ci chiede di improvvisarci architetti o ingegneri né di determinare la posizione dei vari edifici alla ricerca del setting perfetto, ma solo di risolvere dei problemi in una situazione predeterminata. Il titolo di G5 Entertainment differisce anche strutturalmente dal classico Maxis, in quanto non ci pone di fronte a una sessione di gioco virtualmente infinita, che ci limitiamo a osservare per intervenire solo quando necessario, bensì a una serie di missioni man mano più complesse che implicano la risoluzione di questioni pratiche. Gli abitanti della città hanno difficoltà a raggiungere il centro commerciale? Allora bisognerà mettere in piedi una rete di autobus, con tanto di fermate, e programmare i tragitti perché possano coprire la più ampia zona possibile. Le fabbriche necessitano di determinate materie prime? Si organizza un giro di consegne adatto allo scopo.
Amministratori virtuali
Virtual City non ci butta nella mischia senza uno straccio di spiegazione, anzi cerca persino di giustificare narrativamente la nostra incursione nel mondo delle amministrazioni cittadine. La fase iniziale è molto lunga, segue le regole classiche dei tutorial e man mano ci conferisce maggiori poteri e responsabilità. Il gioco ci insegna come acquistare veicoli o edifici, come potenziare le attività commerciali, come organizzare le consegne, e così via. Dipenderà poi da noi utilizzare al meglio tali insegnamenti, tenendo presente unicamente la lista degli obiettivi da conseguire di volta in volta. Gli sviluppatori hanno disegnato l'interfaccia in modo da andare incontro alle caratteristiche peculiari dell'iPhone, dunque abbiamo lo zoom via multitouch e le varie opzioni che si attivano con un tocco delle dita. Non è possibile ruotare la visuale come in SimCity, ma alla fine dei conti si tratta di una feature inutile per ciò che ci viene chiesto di fare.
Nel corso del gioco ci sposteremo attraverso varie località e dovremo in tutti i casi risolvere dei problemi, producendo nel frattempo ricchezza anche se in genere non si tratta dell'obiettivo principale: mentre nella serie Maxis l'equilibrio fra liquidità e debiti è sempre al centro dell'attenzione e determina la possibilità o meno di continuare la partita, in Virtual City tale fattore risulta quasi secondario e in ogni caso funzionale all'azione. Il denaro ci serve per acquistare nuovi oggetti o per migliorare le performance degli impianti produttivi, viene prodotto regolarmente dalle attività della città ma la sua mancanza non è un problema a meno che la cosa non rientri fra gli obiettivi della "missione". Questo tipo di interpretazione da un lato ci permette di fare sessioni di gioco relativamente rapide, dall'altro manca di opzioni comode come l'accelerazione del tempo: una volta risolto un problema, infatti, bisogna necessariamente restare lì a osservare i nostri veicoli che lo risolvono passo per passo, anche se il nostro ruolo si è esaurito con l'assegnazione dei compiti. La realizzazione tecnica del gioco è discreta, c'è un buon numero di oggetti in movimento sullo schermo e sia lo zoom che lo scrolling funzionano piuttosto bene, mantenendo sempre una certa fluidità. Il sonoro, infine, è praticamente assente.
La versione testata è la 1.0
Prezzo: 2,39€
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Conclusioni
Virtual City si presenta come un manageriale per molti versi differente dal classico SimCity, con un gameplay basato sulla risoluzione di problematiche anziché sulla gestione "in toto" delle città. Ci si trova dunque ad affrontare questioni pratiche, e ad intervenire sulla base di una lista degli obiettivi. Cambia anche l'approccio alla partita, organizzata per missioni anziché continuata nel tempo. Il risultato finale è un prodotto interessante ma tutt'altro che imprescindibile, con qualche problema per quanto riguarda i controlli touch (l'interazione con l'interfaccia non è la migliore che si sia vista in giro, anzi) e un design che per certi versi lascia un po' a desiderare. Gli appassionati del genere farebbero bene a dargli un'occhiata, mentre chi preferisce altri tipi di videogame difficilmente verrà conquistato da un gameplay tanto "soffice" e privo di mordente.
PRO
- Approccio al genere interessante
- Un gran numero di missioni
- Tecnicamente discreto
CONTRO
- Interfaccia migliorabile
- Gameplay limitato
- Sonoro quasi assente