Original language
Per essere chiari subito: questa espansione “soffre” dello stesso problema del 90% di quelle che escono, in pratica sparisce il parlato in italiano. In questo caso è anche un bene, visto che i filmati con attori in carne ed ossa del gioco originale erano doppiati dalle solite quattro voci che spesso si rivelano inadeguate. High Treason è rimasto col doppiaggio inglese, che comunque è molto d’effetto. Per i non anglofoni troviamo i sottotitoli in italiano e anche la traduzione delle scritte a video. Per quanto riguarda gli effetti sonori troviamo un comparto più che adeguato, con spari, esplosioni e dialoghi sempre azzeccati e spesso d’effetto. La sezione musicale propone saltuariamente dei pezzi drammatici che ben si adattano alla dinamicità delle situazioni. In certi momenti sembra di assistere ad un film sul terrorismo! Ben fatto!
Sparate al Presidente!
Per quanto riguarda il multiplayer oltre alle classiche modalità già viste nell’originale troviamo due nuove interessanti opzioni: “Marine One Abbattuto” e “Caccia allo Scud”. La prima si rivela molto tattica in quanto prevede la scorta del Presidente verso un punto preciso della mappa. Non è possibile ucciderlo o portarlo sui veicoli, e tantomeno costruire edifici/unità. E’ possibile ricevere rinforzi solo sui checkpoint da noi controllati. Ne deriva una modalità frenetica e senza quartiere, con continui passaggi di “palla” tra avversari. Da provare. La seconda modalità è una variante del deathmatch, che prevede il raggiungimento del lanciamissili Scud. Il giocatore che ne entra in possesso può lanciare degli attacchi devastanti. Il lato negativo è la sua vulnerabilità: in caso di esplosione questo comporta enormi danni alle strutture e unità vicine. Dopo un po’ riapparirà nel punto iniziale. Sicuramente la longevità del gioco aumenta ancor di più proprio grazie alle varie tipologie di scontro. Inoltre è presente pure lo skirmish per combattere fino a 8 avversari comandati dalla CPU.
Commento finale
A distanza di un anno Atari ci propone una degna e corposa espansione del gioco originale. Una trentina di missioni nella maggior parte longeve e legate da una nuova trama tutto sommato coinvolgente. L’introduzione dei mercenari e delle unità navali offre poi interessanti variabili a livello di gameplay, espandendo di molto le possibilità (che vanno ben oltre al solito “search and destroy”). La grafica fa sempre la sua figura e le nuove modalità multiplayer sicuramente meritano un'occhiata. D’obbligo a chi ha apprezzato il primo interamente. Consigliato anche a tutti gli amanti degli strategici, che ora possono trovare nei negozi il gioco più l’espansione in edizione “gold”.
Pro
- Tante nuove unità e potenziamenti
- Innovazioni a livello tattico e di gameplay
- Longevità e multiplayer migliorati
- Qualche bug grafico
- Meno coinvolgente a livello di filmati
- A tratti molto difficile
Atto di Guerra parte seconda
High Treason è l’espansione ufficiale dell’acclamato Act of War: Direct Action, interessante RTS uscito l’anno scorso sotto marchio Atari. Dopo circa un anno sarà possibile cimentarsi in una campagna tutta nuova, che riprende gli eventi da dove li avevamo lasciati. E’ inoltre possibile affrontare le missioni senza doverle per forza completare, ma in tal caso si perde la gustosa trama.
Le innovazioni introdotte non sono poche: oltre alle classiche nuove unità (ne sono state aggiunte diverse, soprattutto aeree) troviamo la possibilità di combattere via mare che arricchisce notevolmente lo spessore del gameplay con battaglie navali di tutto rispetto. Un’altra importante aggiunta è quella dei mercenari: costoro permettono di espandere e migliorare il proprio esercito con svariati tipi di unità, andandone a compensare i punti deboli! Vista la varietà offerta da questi si potrebbe quasi parlare di una nuova fazione, che però ha il difetto di essere molto dispendiosa. Acquistare questo tipo di elementi ha costi elevati che spesso portano a spendere tutto. Se sfortunatamente vi ritroverete senza soldi il contratto scadrà e i mercenari si ritireranno!
Se è vero che AoW non stravolge gli RTS, è indubbio il fatto che ne ampli la profondità con elementi tattici di rilievo
Atto di Guerra parte seconda
Il lato inerente ai combattimenti marini è sicuramente il “completamento” dell’universo di Act of War: sebbene non sia certo una novità negli strategici (ricordate Red Alert?) la possibilità di muovere le flotte e utilizzarle per supporti e preparazione del terreno amplia ancor di più la notevole varietà offerta dal titolo. Infatti non bisogna dimenticare il lato secondario dei potenziamenti e abilità speciali, che in questa espansione vede diverse novità, prima fra tutte il poter utilizzare i veicoli aerei presenti sulle imbarcazioni, siano essi elicotteri o caccia. Parlando di intelligenza artificiale stavolta il gioco a livello medio si fa più tosto: il numero di nemici è considerevolmente aumentato, e soprattutto nelle missioni con pochi uomini è richiesta un’adeguata pianificazione tattica. Se è vero che AoW non stravolge gli RTS, è indubbio il fatto che ne ampli la profondità con elementi tattici di rilievo, che possono veramente fare la differenza nell'affrontare le diverse situazioni; e questa espansione non è da meno, regalando dei momenti di vera tensione che coinvolgono non poco! Anche a livello di durata sono stati fatti dei progressi: adesso la maggior parte delle missioni richiede più tempo per essere svolta e diversi sono gli obiettivi secondari che è possibile cercare di raggiungere (spesso può tornare utile!).
Ciak! NON si gira!
L’amara (se così si può dire) notizia è che i filmati d’intermezzo con gli attori visti nel primo episodio lasciano lo spazio a quelli in computer grafica. Se è vero che la recitazione non era certo il massimo, tutto sommato l’aspetto cinematografico del gioco era in qualche modo ancor più immersivo. In High Treason troviamo invece degli spezzoni piuttosto brevi che però perdono appunto la caratteristica da "film interattivo" di Act of War.
Act of Graphic
La parte grafica è rimasta sostanzialmente invariata, con l’aggiunta di qualche timido shader. Stranamente si nota un peggioramento nelle ombre che nella precedente versione erano ben fatte mentre qui si mostrano (a volte) a blocchi (difficile credere che sia voluto, più probabilmente un bug o qualche incompatibilità). Come nel predecessore si potrà godere di un’ottima realizzazione delle mappe, curate nei minimi dettagli. Palazzi, strade, veicoli e oggetti sono tutti ben costruiti, così come la nuova componente navale. L’effetto del mare risulta piacevole e le battaglie tra flotte hanno il loro perchè. E’ sempre possibile zoomare e ruotare al massimo sulla mappa per vedere i singoli particolari da ogni angolazione (tranne in rari casi per esigenze di gameplay). Nota negativa è la solita spigolosità dei soldati, che però non è di certo peggiore di produzioni più recenti come Empire at War. Infine capita a volte che i terroristi colpiti su diverse altezze compiano degli strani balzi, rendendo irrealistica la loro dipartita. Resta il fatto che Act of War a distanza di un anno regge (se non addirittura supera) il confronto con gli altri RTS in circolazione, offrendo un motore grafico di tutto rispetto e non troppo esoso in termini di hardware.