Realizzazione tecnica
Un comune denominatore di tutti i videogame EyeToy è l'approccio grafico essenziale, stilizzato, che viene adottato dagli sviluppatori perché il giocatore riesca a distinguere meglio la sua figura rispetto allo sfondo o agli altri elementi animati. In questo senso Play Sports non fa eccezione, adottando colori molto vivaci per aumentare il contrasto e figure dall'aspetto essenziale per le varie rappresentazioni grafiche. Il risultato è certamente funzionale allo scopo, ma certo non si può parlare di grafica spettacolare, anzi. Questo giudizio non è confortato dalla qualità dell'immagine rilevata dalla webcam, che in titoli come Kinetic Combat risulta ottima ma che in Play Sports ha bisogno di moltissima luce per un risultato decente. Ne consegue anche una precisione non impeccabile nel cogliere i nostri movimenti, influenzata dalla ripresa, che può seriamente compromettere la giocabilità. Bastano i soliti accorgimenti, comunque, per risolvere il problema: molta luce (possibilmente naturale, o comunque bianca), un po' di spazio e un ambiente meno ostile possibile (meglio non prendere a pugni un mobile di legno massello: vince lui), anche perché tutti i giocatori che servono a Play Sports occupano un certo spazio... Il comparto sonoro risulta perfettamente in linea con quello grafico, sotto il profilo della funzionalità. In questo caso c'è anche un buon doppiaggio in Italiano, che va ad aumentare la fruibilità del prodotto da parte di bambini.
Tutti insieme appassionatamente
Play Sports è un prodotto decisamente atipico, che varia nella forma a seconda di quanta gente decida di partecipare. Nel single player, infatti, il gioco è oltremodo limitato: partita a golf oppure incontro di wrestling. Giudicarlo in questo modo è impossibile, perché è all'aumentare del numero di persone coinvolte che aumentano i giochi con i quali è possibile cimentarsi, e non di poco. Stiamo parlando di un numero massimo di otto giocatori, tutti a sbizzarrirsi davanti alla PS2: in quel caso, Play Sports mette da parte ogni freno e spara minigame a ripetizione, peraltro in maniera random, all'interno di ogni modalità. Sarà possibile effettuare dei lanci con il paracadute, giocare a tennis, fare a gara di nuoto, tirare i rigori, colpire un punching ball, correre in sella ad animali, ecc. ecc. Il sistema casuale di rilascio dei giochi da un lato sorprende e ben si adatta al clima da party game, dall'altro lato di fatto impone i limiti del prodotto: non tutti i minigame vantano la stessa qualità, dunque in questo modo si impedisce la fruizione dei soli giochi preferiti e si finisce magari per cimentarsi più spesso con quelli meno riusciti.
Con l'arrivo di EyeToy, PlayStation 2 ha aperto la strada a nuovi modi di interagire con i videogame. Come sempre accade quando si introduce una nuova tecnologia - e si tratta di una storia quanto mai attuale - gli sviluppatori hanno delle buone idee iniziali, pensate a immagine e somiglianza dell'hardware; poi cominciano a sperimentare. Nel caso di EyeToy, ci siamo trovati di fronte a diversi titoli adatti anche a videogiocatori molto giovani, tanto che questa periferica è stata un po' bollata di conseguenza. Poi è arrivata la serie Kinetic e d'un tratto è parso chiaro che la webcam per PS2 poteva servire a scopi decisamente più adulti e sensati di quanto non si credesse inizialmente. Le implicazioni tecniche hanno oltretutto privilegiato, finora, le applicazioni single player... dunque l'arrivo di un party game come EyeToy Play Sports è destinato a smuovere un po' le acque.
Commento
Non è mai semplice giudicare i prodotti che si pongono al di fuori degli schemi, ed EyeToy Play Sports è certamente diverso dagli altri titoli per PS2. La sua natura di party game “obbligatorio”, che in single player praticamente perde ogni significato, lo pone in un segmento specifico e forse di nicchia: si tratta di un gioco che va acquistato solo se siete sicuri di poterlo utilizzare insieme a (molte) altre persone. In quel caso si rivela divertente, simpatico e coinvolgente, almeno nella maggior parte delle sue “incarnazioni”. Certo, potremmo chiederci se il divertimento che ne consegue sia merito di Play Sports o della compagnia numerosa...
- Pro:
- È un party game
- Molti giochi disponibili
- Doppiato in Italiano
- Contro:
- Valido solo se giocato in gruppo
- Tecnicamente nella media
- Rilevazione migliorabile