Con i suoi 100 milioni di giocatori, il battle royale nato a Singapore è diventato un fenomeno mobile impossibile da ignorare, dunque nella nostra recensione di Garena Free Fire vogliamo fare il punto sui tanti progressi e sui miglioramenti apportati all'esperienza, approfittando dell'ultimo aggiornamento che introduce l'ennesima collaborazione di grido, stavolta con La Casa di Carta.
Accolti sulle note di "Bella ciao", siamo tornati nella tradizionale lobby del gioco apprezzando fin da lì l'opera di rifinitura effettuata a livello tecnico, per poi lanciarci con il paracadute dall'aereo che sorvola l'enorme mappa che fa da sfondo alla battaglia. I riferimenti a PUBG sono evidentissimi, parliamo alla fine dei conti di un vero e proprio clone che tuttavia ha saputo approfittare della popolarità del filone per rinnovarsi e consolidare la propria posizione su App Store e Google Play.
Gameplay
La formula vincente di Garena Free Fire non è cambiata: pur ricalcando quanto fatto dagli altri battle royale prima di lui, il gioco propone match molto rapidi, che si concludono entro dieci minuti e che dunque vantano un approccio molto più frenetico rispetto agli standard. L'immancabile barriera attorno allo scenario si restringe dunque alla svelta, spronandoci a raggiungere in pochi minuti la zona sicura e mettendoci così di fronte un bel po' di avversari coinvolti nella medesima gara di velocità.
Controlli touch e interfaccia sono stati ottimizzati in maniera sostanziale, con una disposizione dei comandi molto chiara fin dalle prime battute: bastano davvero pochi minuti per familiarizzare con il gameplay, anche e soprattutto grazie a un'assistenza alla mira piuttosto aggressiva, che pone rimedio al fatto di non poter selezionare il fuoco automatico per muoversi e puntare con agilità.
Questo aspetto di Garena Free Fire rende alla fine molto semplice vincere gli scontri e ottenere qualche vittoria, del resto basta evitare le zone troppo aperte e avere dunque un riparo a disposizione per poter infliggere danni ai nostri nemici senza subirne allo stesso modo, ricorrendo eventualmente a un kit medico per recuperare in fretta l'energia vitale perduta prima della sparatoria successiva. Certo, il feedback dei colpi non è il migliore che si sia mai visto e in tale frangente i vari Fortnite e PUBG Mobile restano un gradino al di sopra.
Tale approccio, peraltro, limita per forza di cose lo spessore dell'esperienza, che rimane sempre votata all'arcade più spinto e non si fa troppi problemi neppure nel mettere in campo una gestione dei veicoli molto approssimativa, ancora praticamente accessoria rispetto a tutto il resto. Basta tuttavia che tale opzione sia presente, così da potersi spostare rapidamente se ce n'è bisogno.
Struttura
Un altro aspetto che viene tradizionalmente migliorato nel corso del tempo è la struttura, che nel caso di Garena Free Fire può contare ad oggi su due differenti mappe (Bermuda e Kalahari), nonché su tre modalità: oltre alla classica battle royale, potremo cimentarci con un veloce quattro-contro-quattro (Clash Squad) e con un tradizionale Kill Secured. In tutti i casi le stipulazioni valgono sia per partite amichevoli che classificate.
Dopodiché c'è naturalmente tutto l'impianto freemium del gioco, ampiamente collaudato, che punta a monetizzare sugli elementi estetici e sulle tantissime collaborazioni (l'ultima, come già detto, con la serie televisiva La Casa di Carta) ma senza andare a influenzare le nostre possibilità di vincere un match. A tal proposito abbiamo apprezzato la velocità e la stabilità del matchmaking, nonché la presenza di sistemi anti-cheat che dovrebbero garantire il rigoroso rispetto delle regole. Peccato solo per l'evidente presenza di numerosi bot.
Realizzazione tecnica
La sensazione che Garena Free Fire sia ancora legato a una direzione artistica caotica e sgangherata è ancora ben presente, basti vedere la schermata di caricamento con il guerriero in stile Onimusha che lascia poi spazio in-game a un'estetica molto più tradizionale, alla PUBG. Le contaminazioni nel corso del tempo sono state numerose, e purtroppo ancora oggi il titolo non vanta una propria personalità.
Detto questo, su iPad Pro il gioco si comporta sorprendentemente bene, tiene i 60 frame al secondo in tutte le situazioni e ciò non crea problemi con i controlli touch, nonostante animazioni più fluide e curate della media per quanto concerne i personaggi. Gli scenari sono però parecchio scialbi e gli effetti sonori francamente inascoltabili: su tale fronte bisogna ancora lavorare parecchio.
Conclusioni
A quasi tre anni dal lancio originale, Garena Free Fire conferma i punti di forza che gli sono valsi decine di milioni di utenti affezionati, in primis l'approccio veloce e frenetico al genere dei battle royale, e rivela al contempo importanti miglioramenti apportati all'esperienza sul fronte dell'interfaccia, dei controlli, della grafica e della struttura. Il gioco rimane tremendamente derivativo e privo di una personalità propria, la mira è fin troppo assistita ma alla fine dei conti l'impianto funziona ed è questo che conta. Se poi con i prossimi aggiornamenti gli autori dovessero finalmente imboccare la strada di uno stile peculiare e riconoscibile, tanto meglio.
PRO
- Semplice e immediato
- Ottimi controlli, interfaccia chiara
- Bei personaggi, ben animati...
CONTRO
- ...ma non c'è un minimo di originalità
- Mira fin troppo assistita, feedback dei colpi mediocre
- Effetti sonori imbarazzanti