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Legacy of Kain: Soul Reaver 1 & 2 Remastered, la recensione di un atteso ritorno

La recensione di Legacy of Kain: Soul Reaver 1 & 2 Remastered, un'operazione di svecchiamento che è anche un atteso ritorno.

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   09/12/2024
Raziel, il protagonista della serie Soul Reaver, nell'illustrazione di copertina della Remastered
Legacy of Kain: Soul Reaver 1 & 2 Remastered
Legacy of Kain: Soul Reaver 1 & 2 Remastered
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La serie Soul Reaver, diretta da Amy Hennig (che ha lavorato anche a Uncharted, Forspoken), è composta da due episodi e nacque come parte della più ampia serie Legacy of Kain, formata in totale da cinque titoli (comprende anche Blood Omen, Blood Omen 2 e Defiance). Il primo capitolo fu sviluppato da Silicon Knights, con Crystal Dinamics (all'epoca di Eidos), che fece soltanto da editore. Dal secondo in poi fu quest'ultima a gestire lo sviluppo, dopo una battaglia legale tra le due compagnie che si concluse con un accordo privato. Se siamo qui a parlare della raccolta Legacy of Kain: Soul Reaver 1 & 2 Remastered è perché furono proprio i due Soul Reaver, il primo risalente al 1999 e il secondo al 2001, a ottenere il maggiore successo di pubblico e critica. In particolare il primo vendette 1,5 milioni di copie, risultando come il maggior successo per Kain e soci (Blood Omen vendette poco più di 300.000 copie). Ironico pensare che all'epoca vendite simili fecero nascere una serie di lungo corso, mentre oggi, in ambito tripla A, sarebbero sintomo di fallimento completo. Ma non tergiversiamo.

Crystal Dinamics è sempre stata restia a rivitalizzare la serie, le cui vendite, appunto, non danno buone prospettive di profittabilità per i tempi attuali. Comunque sia, negli anni il nocciolo duro dei fan ha continuato a chiedere il ritorno di Kain e Raziel, i due protagonisti, quindi quale occasione migliore del 25° anniversario del primo Soul Reaver per lanciare delle edizioni rimasterizzate? Preparatevi a tornare nel mondo distrutto dalla bramosia di Kain, dove Raziel va in cerca di vendetta dopo essere stato ucciso dal suo mentore e risvegliato secoli dopo da un'antica divinità, che lo ha trasformato nel suo "Soul Reaver", ossia un mietitore d'anime. I fatti si svolgono circa 1500 anni dopo il primo Blood Omen: Legacy of Kain, di cui sono un seguito diretto, e si spandono su entrambi i capitoli, tanto che all'epoca della pubblicazione del secondo ci furono anche delle polemiche per l'obbligo di comprare PlayStation 2 per concludere la storia (il primo fu pubblicato su PlayStation, PC e Dreamcast).

Puzzle difficili

Ma affrontiamo immediatamente le questioni più stringenti. Uno dei punti più controversi dei Soul Reaver erano i loro puzzle, considerati da molti decisamente difficili (meno quelli del secondo capitolo, va detto), in un'epoca in cui in realtà ci si facevano molti meno problemi in tal senso.

I puzzle dei Soul Reaver non erano molto amichevoli
I puzzle dei Soul Reaver non erano molto amichevoli

In linea generale erano a livello di quelli dei Tomb Raider e, concettualmente, anche molto simili, tra blocchi da spostare, meccanismi da attivare, bocchettoni d'aria da aprire (per sfruttare ciò che rimaneva delle ali del protagonista), passaggi da individuare e quant'altro. Naturalmente avevano anche delle peculirità, legate alla possibilità di sfruttare il potere di Raziel di viaggiare tra il piano materiale e quello spettrale, complicando un poco la situazione. La verità è che l'epica vendetta del nostro eroe era soprattutto una lotta per capire cosa fare per andare avanti, il che non era necessariamente un male e non lo è tutt'ora, se si parte preparati. Non aspettatevi quindi dei puzzle che si risolvono da soli, come alcuni di quelli moderni, perché non è proprio questo il caso.

Nelle edizioni rimasterizzate gli sviluppatori hanno aggiunto qualche aiuto, come la bussola, ma ci troviamo comunque di fronte a un modo di progettare i giochi che semplicemente non esiste più in ambito tripla A, tra uno stile delle mappe astratto e labirintico e un design dei livelli che fa di tutto per sfidarci. Considerate che, pur avendoli finiti entrambi all'epoca della loro prima uscita, ci siamo ritrovati lo stesso a dover meditare per più di qualche minuto su alcuni puzzle, perché chiaramente non ce li ricordavamo tutti a memoria. In particolare i più complicati richiedono molti passaggi per essere risolti.

Il sistema di combattimento

Il sistema di combattimento dei Soul Reaver è in linea con quello degli action più amati della loro epoca. È sostanzialmente basato sul binomio attacco / schivata, con il giocatore che può fare il lock dei nemici per non rischiare di andare a vuoto con i colpi.

Uno degli artwork inclusi tra gli extra, con Kain che succhia il sangue
Uno degli artwork inclusi tra gli extra, con Kain che succhia il sangue

È molto semplice, in realtà, nonostante la progressione sblocchi dei nuovi poteri (non tantissimi) e si possano raccogliere delle armi. Va detto che ha un sistema di feedback che oggi considereremmo del tutto insufficiente, visto che i colpi sembrano scivolare sui nemici anche quando vanno a segno, producendo solo dei piccoli schizzi di sangue e poco più. Anche usare armi pesanti come le alabarde non fa molto in questo senso. Più soddisfacenti le uccisioni, in particolare gli impalamenti, che hanno una loro marcata fisicità, sottolineata anche dall'uso accorto degli effetti sonori, che ne accentuano l'effetto. Va detto che nel caso in cui si conoscano davvero bene i livelli, in molte occasioni si può evitare completamente di combattere, passando da un regno all'altro.

Il sistema di combattimento dei Soul Reaver è elementare
Il sistema di combattimento dei Soul Reaver è elementare

Per chi se lo stesse chiedendo, entrambi i giochi sono molto simili da questo punto di vista. Come già detto, Crystal Dynamics li realizzò in piena continuità, pur essendo il primo per PlayStation e il secondo per PlayStation 2. Del resto parliamo di una storia unica (il primo non ha un finale vero e proprio e rimanda al successivo), che richiede di giocare entrambi per avere una conclusione. In realtà sarebbe meglio aver giocato anche il primo Blood Omen, che racconta le origini di Kain, e poi giocarsi Blood Omen 2 e Defiance, che danno una chiusura alla vicenda, ma questo solo se siete interessati alla serie nel suo complesso e volete approfondirla.

Il lavoro di rimasterizzazione e gli extra

Chiarito in breve di cosa stiamo parlando e a cosa andrete incontro acquistando Legacy of Kain: Soul Reaver 1 & 2 Remastered, veniamo ora al nodo principale della raccolta: la rimasterizzazione. Da questo punto di vista Aspyr ha fatto un lavoro egregio, forse il migliore possibile per produzioni di questo genere.

I nuovi modelli sono ben fatti e migliorano gli originali, senza tradirli
I nuovi modelli sono ben fatti e migliorano gli originali, senza tradirli

Di fatto ha migliorato tutti i modelli dei personaggi, rendendoli più ricchi e uniformandoli tra i due giochi, ha migliorato le texture, che ora sono più definite, ha migliorato il sistema di illuminazione, dando una maggiore profondità a certi ambienti, e ha aggiunto alcune opzioni che migliorano la qualità della vita dell'utente, come dei suggerimenti per puzzle e interazioni e la già citata bussola, naturalmente tutto nel totale rispetto delle esperienze originali (le nuove opzioni sono disattivabili dal menù principale). Durante l'azione è inoltre possibile passare dalla nuova alla vecchia grafica in tempo reale, così da valutare meglio le novità introdotte. Volendo è possibile giocare entrambi i capitoli con la vecchia grafica.

Ottimi e abbondanti anche gli extra, che spesso fanno la differenza nel mostrare la cura impiegata per operazioni simili. In Legacy of Kain: Soul Reaver 1 & 2 Remastered abbiamo un menù pieno di materiale davvero interessante, come la galleria, in cui è possibile vedere artwork originali, disegni realizzati dai fan e addirittura cosplay dei personaggi. C'è poi il riproduttore musicale, che consente di ascoltare l'intera colonna sonora, e ci sono alcuni livelli scartati, inseriti in forma giocabile. Ci sono anche diverse voci che permettono di conoscere meglio la mitologia del gioco, nonché del materiale vintage come il video della demo per la stampa che fu fatta girare prima dell'uscita.

La galleria degli extra è davvero ricca
La galleria degli extra è davvero ricca

Insomma, ci sono delle aggiunte di valore che faranno la gioia degli estimatori dei Legacy of Kain, dandogli un motivo in più per amare questa edizione rimasterizzata, che poi è proprio il suo obiettivo, in ultima analisi, ossia creare un pacchetto con del valore aggiunto per chi ci ha già giocato, facendo da banco di prova per l'intera serie in vista magari di un capitolo inedito. E i nuovi giocatori? Loro possono tentare, sicuramente, con la coscienza di trovarsi di fronte a due opere per certi versi molto spigolose (inevitabile, visti gli anni passati dagli originali), che richiedono un'attenzione rara per essere portate avanti e apprezzate, ma che alla lunga si rivelano affascinanti e coinvolgenti.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, Epic Games Store, GoG, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 29,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (20)
7.8
Il tuo voto

Vale la pena di acquistare e giocare Legacy of Kain: Soul Reaver 1 & 2 Remastered? Assolutamente sì. Si tratta del modo migliore di accedere ai due classici, forte di un ottimo lavoro di rimasterizzazione che li migliora in alcuni aspetti, in particolare quello visivo, aggiunge dei contenuti per inquadrare meglio la serie e arricchire il giocatore, e allo stesso tempo rispetta gli originali per quello che erano, evitando revisioni inopportune. Insomma, fa esattamente ciò che dovrebbe fare un'edizione rimasterizzata ben progettata. Certo, non aspettatevi un sistema di combattimento particolarmente raffinato e scendete immediatamente a patti con il fatto che dovrete superare dei puzzle molto difficili per andare avanti. Non parliamo di difetti veri e propri, considerando che si tratta di una riedizione e certe caratteristiche vanno rapportate all'epoca in cui i Soul Reaver furono originariamente pubblicati, ma è giusto che gli eventuali nuovi acquirenti sappiano cosa andranno ad affrontare. Superato questi scogli, comunque, si troveranno di fronte due giochi affascinanti e dalla mitologia molto ricca, che non mancheranno di appassionarli.

PRO

  • Ottima rimasterizzazione
  • Tanti extra interessanti
  • Qualche opzione che migliora la qualità della vita senza stonare con il resto

CONTRO

  • Tenete a mente che hanno venticinque anni
  • I puzzle erano ostici allora e lo sono ancora oggi