Forse non tutti sanno che un personaggio così oscuro e per molti versi moderno come Batman in realtà è stato creato nel lontano 1939, quando il grande successo di Superman spinse l'editore National Publications (all'epoca ancora non si chiamava DC Comics) a chiedere ai propri autori altri supereroi, e alla svelta. Bob Kane fu il primo a rispondere alla chiamata: abbozzò il proprio Batman e ne rifinì l'aspetto insieme a un suo collaboratore, Bill Finger. Il resto è storia: dal numero 27 di "Detective Comics" (che segnò il debutto per l'Uomo Pipistrello) a oggi le cose sono cambiate molto, ma la popolarità del personaggio non è mai stata messa in discussione. Il bellissimo film diretto da Tim Burton nel 1989 ne segnò la consacrazione, facendo nascere una "batmania" di proporzioni inconcepibili e ponendo le basi per le grandi produzioni cinematografiche che sarebbero venute in seguito. Protagonista di vari videogame (chi si ricorda il fantastico tie-in per NES?), Batman entra ora a far parte di un club molto particolare, quello della serie LEGO sviluppata da Traveller's Tales.
Solo contro tutti
Seguendo a ruota Star Wars e Indiana Jones, l'Uomo Pipistrello si veste di mattoncini LEGO e, sulle note della straordinaria colonna sonora firmata da Danny Elfman, ci invita a vivere con lui una serie di avventure che lo vedranno affrontare praticamente tutti i suoi più acerrimi nemici: dall'Enigmista a Poison Ivy, da Due-Facce a Catwoman, da Mister Freeze al Joker, passando per una serie di avversari meno noti. Con al suo fianco l'immancabile Robin, il "ragazzo meraviglia", Batman si troverà a muoversi nel contesto tipico della serie LEGO, che anche su Nintendo DS ha dato prova di grandi qualità: controlleremo dunque la coppia, passando da un personaggio all'altro tramite la pressione del pulsante X, esattamente come in LEGO Star Wars e LEGO Indiana Jones.
In questo caso, gli sviluppatori non hanno potuto sfruttare team numerosi per dare a ogni elemento una caratteristica peculiare, e trovandosi solo con Batman e Robin hanno dovuto inventarsi qualcos'altro su cui basare le meccaniche di gioco. La risposta è stata trovata nei costumi, che possono essere cambiati utilizzando dei dispositivi all'interno degli stage: le uniformi di base permettono a Batman di effettuare un doppio salto e a Robin di camminare sulle corde tese, ma esistono numerose varianti che rendono i due personaggi in grado di piazzare bombe, planare per lunghe distanze, camminare sulle pareti metalliche, attraversare l'acido indenni, ecc.
Intanto, nella Batcaverna...
Se in LEGO Star Wars il punto di partenza per le varie missioni era la cantina di Mos Eisley, con tanto di musica caratteristica, in LEGO Batman si parte ovviamente dalla Batcaverna. Da lì potremo non solo accedere ai vari episodi che costituiscono lo "story mode" del gioco, ma anche acquistare personaggi e oggetti extra, personalizzare l'aspetto dei nostri eroi, visitare l'Arkham Asylum, entrare nella villa dei Wayne, ecc.
Smash! Slam! Crack!
Seppure i nostri eroi siano dotati del boomerang d'ordinanza, in LEGO Batman il sistema di combattimento implica quasi esclusivamente gli scontri corpo a corpo: i personaggi possono effettuare le propria combo di pugni e calci premendo ripetutamente il pulsante Y, mentre B serve per saltare e A per lanciare il già citato batarang. I tasti dorsali del DS non vengono utilizzati, mentre l'uso del touch screen si limita all'attivazione di eventuali bombe o allo scorrimento delle immagini che costituiscono le cutscene: piuttosto che trovare soluzioni "ibride" per le sequenze animate, si è infatti preferito affidarsi a una sorta di slideshow "muto", ma pregno dell'umorismo tipico della serie LEGO.
Tornando ai combattimenti, c'è da dire che non costituiscono certo il fulcro del gameplay, anzi fanno più che altro da contorno all'azione vera e propria, che nella fattispecie si palesa nell'attivazione di interruttori in modi diversi e nella raccolta di "monete" che serviranno poi ad acquistare i soliti personaggi extra e le eventuali personalizzazioni. Il nuovo titolo di Traveller's Tales è insomma ancora più incentrato sulle fasi di "costruzione" e sugli enigmi che in sequenza ci permettono di proseguire all'interno degli stage: quale interruttore bisogna attivare e come? Quale costume bisogna utilizzare, e perché? Sono queste le domande che ci si pone giocando, domande che per fortuna trovano sempre una risposta piuttosto rapida e non ci costringono a penose pause di riflessione.
Realizzazione tecnica
Rispetto agli altri titoli della serie già visti su Nintendo DS, LEGO Batman vanta una grafica migliorata sotto vari punti di vista: il motore è stato irrobbustito e ora riesce a gestire praticamente qualsiasi situazione senza rallentamenti o cali nel frame rate, mentre le location appaiono più grandi e più ricche di elementi interattivi. Visto che il combattimento ravvicinato non è mai stato un elemento caratteristico delle produzioni Traveller's Tales, ci si trova spesso di fronte a qualche problema nella rilevazione delle collisioni, che per fortuna non incide più di tanto sull'esperienza vista la natura "accessoria" di tali fasi. I personaggi sono disegnati molto bene e vantano un discreto set di animazioni, mentre l'uso dei colori è sempre ottimo.
Le sezioni alternative, in cui bisogna guidare la Batmobile con una visuale dall'alto divisa fra i due schermi, mostrano uno scrolling fluido ma talvolta incerto, e in generale un design che lascia un po' a desiderare: per fortuna si tratta di episodi molto limitati. Sul sonoro c'è poco da dire: le musiche sono quelle di "Batman" e "Batman Returns", e sono davvero splendide, mentre gli effetti rientrano nella media.
Conclusioni
LEGO Batman rappresenta la "summa" della serie LEGO, che da quando è stata presa in carico dai talentuosi sviluppatori di Traveller's Tales ha sfornato successi uno dopo l'altro, ma che in particolare su Nintendo DS è partita un po' in sordina a causa di alcune mancanze tecniche. Possiamo tranquillamente dire che questi problemi sono stati risolti, e che le meccaniche sono state raffinate al punto che non ci si trova più a chiedersi cosa bisogna fare per andare avanti, viene tutto da sé: si monta un interruttore, se ne attiva un altro, si mette su un costume e così via. Diciamo che questa evoluzione rappresenta in parte anche il vero, grande limite del gioco: si risolvono enigmi sempre differenti, eppure il sapore che rimane in bocca è più o meno quello che si sente quando si assaggia sempre la stessa pietanza. LEGO Batman è un gioco troppo lineare? È possibile, certo. Ma è anche molto divertente, molto spensierato e piuttosto longevo: aggiungeteci le musiche di Danny Elfman e avrete chiaro il quadro della situazione.
PRO
- Struttura di gioco collaudata
- Musiche straordinarie
- Divertente e spensierato...
CONTRO
- ...anche se un pò lineare
- Sistema di combattimento mediocre
- Forse troppo facile