Carte, maghi e foreste incantate
E' innegabile che Magic: The Gathering stia ai giochi di carte come Dungeons and Dragons sta a quelli di ruolo. Conosciuti da tutti, che vi si abbia mai partecipato o meno. Il gioco fa leva sulla mania di collezionismo insita in ognuno di noi ed oltre ad offrire una marea di carte diverse tutte da avere assolutamente, pena la crisi isterica, si passano ore ed ore a sviluppare strategie vincenti, in base alle carte che si possiediono e a quelle dell'avversario. Il gioco è lento e pieno di pathos, ogni mossa è calcolata e la contromossa seguente apre un'altra serie di possibilità. Azzerare i punti del nemico è un insidiosa e stressante marcia, lenta ma inesorabile (a meno che non siate veramente bravi o il vostro avversario veramente scemo). Bene, se credete di ritrovare questa atmosfera anche sul vostro pc vi sbagliate di grosso. Battlegrounds è rapido, frenetico e spesso confusionario, vi costringe a pensare velocemente, evocare creature a più non posso e difendervi da quelle altrui, il tutto ad un ritmo molto elevato. Ma procediamo con calma..
Sì ma .. le carte?
Non ci sono. Che ci volete fare? Non si può avere tutto. Chiunque si aspettasse un gioco a turni, magari con delle belle carte da lanciare su un tavolo virtuale resterà deluso. Battlegrounds è una via di mezzo fra un action in cui si corre in giro a spartire mazzate o raccogliere oggetti magici ed uno strategico in tempo reale. Il campo di battaglia non è un tavolo ma una sorta di campo da tennis, diviso da una linea. Si può sconfinare della metà dell'avversario per rapidi raid con cui rubare i cristalli di mana altrui, indispensabili per poter lanciare le magie, ma se vi si soggiorna troppo a lungo la punizione sarà terribile (perdita di energia, che credevate?). Oltre ad evocare creature da lanciare contro al maghetto nemico, si possono lanciare vari incantesimi o potenziare le proprie evocazioni, mentre vi difendete dalle creature avversarie e raccogliete i cristalli di mana, alzate uno scudo magico o colpite le creature col bastone, manca solo che vi mettiate a ramazzare per terra mentre costruite un castello di sabbia con paletta e secchiello. Insomma avete un bel po' di roba da fare. Tutto questo crea una sorta di confusione (anche mentale) in cui è facile perdere il controllo delle proprie azioni, soprattutto se si pensa che l'attacco fisico del vostro mago, utile per risparmiare mana, va dato con il giusto tempismo sulla malaugurata creatura e stessa cosa per l'alzata di scudo. Questo mentre vari mostriciattoli si affrontano duellando, quando uno dei due cede il vincitore si avvia verso il mago avversario e se non trova altra resistenza lo colpisce, togliendogli i rispettivi punti di danno che caratterizzano l'evocazione. Colpo dopo colpo si uccide l'avversario, si vince la sfida e si procede avanti, verso la successiva. Alla lunga un po' monotono?
Single e Multy
Quanto il singleplayer è noiosetto, a lungo andare, il multiplayer si rivela interessante ed avvincente. La campagna da giocare in solitario è una lunga e ripetitiva serie di scontri con vari maghi, su campi diversi, alla conquista dei vari tipi di magie: fuoco, acqua, terra, magia bianca e nera. Ogni vittoria vi assicurerà l’utilizzo di una nuova magia da usare necessariamente nello schema successivo. Il tutto è indispensabile per poter affrontare in maniera decente il gioco in rete, altrimenti vi ritroverete a collezionare una serie di demoralizzanti sconfitte contro maghi più esperti di voi e con dei libri delle magie zeppi di incantesimi che voi, miseri principianti che avete superato due livelli soltanto, non potete immaginare. Riempire il vostro bel libro da portare in battaglia delle magie che più vi sono congeniali è quindi necessario per potersi scagliare contro avversari in carne ed ossa, seppur attraverso il vostro modem. Una volta diventati abbastanza bravi da poter sostenere uno scontro all’ultima evocazione, troverete una schiera di avversari finalmente molto ampia, ognuno con le sue magie. Alcuni si specializzeranno in magie di attacco, altri preferiranno magie di difesa o di potenziamento, a seconda del tipo di evocazioni che hanno deciso di portarsi dietro. Assomiglia di più al gioco di carte ora, dove ognuno ha il suo mazzo preferito e la sfida sta nell’avere le carte (o in questo caso le magie) giuste da poter opporre al proprio contendente. Divertente insomma, vario e sempre diverso a seconda di chi state affrontando. Tutto quello che manca al single in effetti.
Grafica e gameplay
La grafica si rivela decente, soprattutto se paragonata alle meraviglie che si vedono in giro al momento, gli effetti di luce che accompagnano le varie evocazioni sono piacevoli agli occhi, niente di più. Una brutta pecca è la telecamera fissa, che non vi permette di poter avere sott’occhi il campo di gioco nella sua interezza, ma tanto sarete talmente impegnati a correre da una parte all’altra del vostro rettangolo che ve ne accorgerete appena. Infatti ciò che lascia più a desiderare è proprio la giocabilità. Anche volendo trascurare il fatto che questa è pur sempre una conversione da console (e si vede, soprattutto nei movimenti del vostro mago) il tentativo di rendere Magic Battlegrounds una via di mezzo fra un action ed uno strategico in tempo reale è parzialmente fallito fallito.
Il gioco è confusionario per essere un action e poco propenso alla possibilità di pensare ad una vera strategia per potersi chiamare strategico. Già dalle prime battaglie più serie vi accorgerete che tenere sotto controllo tutte le vostre azioni è un’impresa non da poco. Raccogliete i cristalli di mana correndo su e giù per il campo, lanciate le evocazioni, controllate quali sono quelle lanciate dall’avversario, decidete se le vostre abbiano o meno bisogno di qualche potenziamento, difendetevi da quelle altrui, nel caso queste abbiano vinto il duello con le vostre e si stiano avvicinando troppo al vostro maghetto, tenete d’occhio il vostro livello di energia e quello dell’avversario, etc. Come vedete se non altro non ci annoia, il tutto però a discapito di una vera e propria strategia di combattimento che alla fine si risolve nel decidere quali magie portarsi in battaglia e poi speriamo bene. Anche perché la gestione delle magie è limitata a tre per slot, per sceglierne altre dovete scorrere fra quelle in vostro possesso il tutto usando esclusivamente la tastiera, il mouse lo potete anche buttare. Certo potete scegliere l’ordine delle magie customizzando per bene il vostro libro, ma se all’improvviso vi serve quella che avete messo all’ultimo posto? Siete fregati.
Considerazioni finali
Se siete dei veri appassionati del gioco di carte.. beh forse vi piacerà poter vedere in 3D i mostriciattoli, che per anni avete collezionato, darsi mazzate sul vostro monitor, ma rimpiangerete quelle partite che duravano ore e che vi costringevano a pensare incessantemente per poter prevedere le mosse del vostro avversario e trovare una risposta adatta. Se non avete mai giocato a Magic vi trovate fra le mani un ibrido action-strategico che vi farà passare qualche oretta di divertimento, soprattutto (per non dire quasi esclusivamente) online. Non un brutto gioco, gira bene senza problemi di sorta, ma lascia in bocca quel sapore tipico dei giochi del tipo “potrebbe dare di più”. Giocare attorno ad un tavolo con le tasche gonfie di carte, sudati e puzzolenti dopo ore ed ore di partita.. beh.. è un’altra cosa.
- Pro:
- Effetti di luce gradevoli
- il Multiplayer è vario e divertente
- Contro:
- Single Player noioso e ripetitivo
- action o strategico?
Un po' di storia
Dieci anni fa nasceva un nuovo modo di concepire i giochi di carte. Magic: The Gathering si imponeva sul mercato, combinando la passione per il collezionismo al piacere di cimentarsi in un gioco di strategia complesso e divertente. Ideato da Richard Garfield, ex professore di matematica e successivamente insignito di numerosi premi grazie alla sua creazione, il gioco ha lo scopo di ridurre il punteggio dell'avversario fino allo zero partendo da venti punti usando le creature, gli incantesimi o le varie carte speciali contenute nel proprio mazzo, attraverso varie mosse di attacco o di difesa. Detto così può sembrare semplicistico ma negli ultimi dieci anni si contano circa 6.300 carte diverse per una combinazione quasi infinita di mosse e contromosse. Magic è giocato in più di 70 paesi nel mondo e prendono vita più di 100.000 tornei all'anno dove confrontarsi con avversari in carne ed ossa o circa 12.000 per la versione online del gioco. Il gioco è distribuito in tutto il mondo dalla Wizards of the Coast Inc. divisione della più nota Hasbro Inc. e conta una quasi infinita serie di imitazioni, milioni di giocatori e miliardi di carte in circolazione, facendone il più diffuso gioco di carte nel mondo.
L'epoca delle figurine coi calciatori è finita da un pezzo, ora si scambiano draghi con orchi ciclopici, anche questo è progresso.