L'atmosfera di Mars or Die! richiama senza troppi misteri 'Fascisti su Marte', una serie di sketch di Corrado Guzzanti realizzati per il programma televisivo 'Il caso Scafroglia' (2002) di Serena Dandini, dai quali, qualche anno più tardi, nacque anche un film. L'obiettivo è praticamente identico (per modo di dire): nei panni di due improbabili colonizzatori spaziali, arrivati su Marte grazie al Vascello Interplanetario Fortitvdo VIII fornito dal duce di turno, dobbiamo riuscire a colonizzare il suolo marziano, sterminando la popolazione locale formata da grosse creature con un occhio solo. Il tutto si traduce in una campagna formata da nove missioni in cui dobbiamo prima riunire e poi far collaborare i due personaggi per arrivare al nostro obiettivo finale.
Gameplay
Mars or Die! è focalizzato su di una manciata di meccaniche che formano l'intero gameplay. Il sistema di controllo è sostanzialmente quello di un twin-stick shooter, con i nostri due improbabili eroi che differiscono tra loro per una singola abilità: uno dispone di un'arma da fuoco, l'altro di uno scudo. Per il resto le azioni che possono compiere sono sostanzialmente identiche: esplorare, trasportare casse e costruire strutture sfruttando le risorse sparse per le mappe. È qui che appare con tutta la sua forza la natura ibrida di Mars or Die!, che vuole essere un po' un action, un po' un roguelike e un po' un tower defense, ma evidentemente senza troppa convinzione in nessun campo specifico. Cerchiamo di spiegarci meglio. L'intero gameplay è incentrato sull'esplorare le mappe alla ricerca di cristalli da recuperare. Per farlo bisogna costruire degli estrattori nelle vicinanze di un qualsiasi giacimento (o scavare a mano, nei casi più disperati), supportandoli con dei pannelli solari.
Dopo qualche minuto il macchinario avrà esaurito il giacimento e, se nel frattempo non ne avremo trovati altri, ci ritroveremo presto senza cristalli e, quindi, senza la possibilità di costruire altre strutture... e questa è tutta la parte di gestione delle risorse. L'esplorazione di suo è limitata da due fattori: la presenza di nemici, che mirano a distruggere noi e le nostre costruzioni e che per questo vanno eliminati, e l'ossigeno dei respiratori dei personaggi, che ogni tanto va ricaricato in appositi distributori. Questa se vogliamo è l'intera parte survival, che si traduce nel costruire delle stazioni per l'ossigeno in punti strategici in modo da poter continuare a esplorare e nell'uccidere i nemici vaganti. Non vi aspettate nulla alla Rust o alla Conan Exiles, quindi. Le altre strutture realizzabili sono: i vessilli, che riducono il consumo di ossigeno nelle loro aree di influenza; la stazione di ricerca, che permette di potenziare armi e strutture usandoci le casse sparpagliate per le mappe; l'armeria, che consente la costruzione di torrette; e le torrette stesse, che servono a difendersi dai nemici.
In totale ci sono due tipi di torrette, leggere e pesanti, mentre i nemici che formano le ondate che attaccano le nostre basi sono quattro, con i più deboli che caricano in mischia e i più forti che sparano proiettili di energia. Nelle fasi difensive è ovviamente possibile, a seconda delle situazioni, agire direttamente sia combattendo, sia riparando le torrette che vengono danneggiate. E questa è l'intera fase tower defense.
Contenuti
Come dicevamo Mars or Die! è composto da una campagna formata da nove missioni e da una modalità infinita che si sblocca una volta conclusa la campagna stessa. La modalità infinita è, senza mezzi termini, il fulcro dell'intera esperienza, poiché ci chiede di applicare tutte le conoscenze ottenute durante la campagna, che di suo possiamo considerare come una specie di lungo tutorial, per difenderci da ondate di alieni di forza progressiva (se vogliamo questa è la parte roguelike).
Il problema è che Mars or Die! si esaurisce qui: è simpatico, tecnicamente è stato realizzato con grande intelligenza, sfruttando bene le non molte risorse a disposizione e puntando tutto su di uno stile semplice, tanto riconoscibile quanto scanzonato, ma svela le sue carte nel giro di un paio d'ore e inizia a perdere fiato dopo la terza, quando l'assenza di cose da fare diventa evidente. Prendiamo ad esempio le missioni della campagna: l'unico incentivo a rigiocarle è sbloccare gli obiettivi secondari, che comunque, soddisfazione a parte, non fruttano granché in termini di bonus. La stessa modalità infinita è essenzialmente a sé stante, perché non prevede classifiche online che consentano di confrontare i propri punteggi con quelli degli altri giocatori. I singoli aspetti da cui è composto il gioco sono inoltre estremamente superficiali. Ad esempio la parte tower defense, che dovrebbe essere centrale, risulta in ultima istanza davvero povera, perché, essendoci solo due tipi di torrette e quattro tipi di nemici, si capisce subito che tutto ciò che bisogna fare per vincere è costruirne il più possibile sfruttando tutte le risorse a disposizione.
Complessivamente è davvero poco, visto anche che le uniche difficoltà strategiche, se così le vogliamo chiamare, sono date dal posizionamento della base, che può obbligare a configurazioni difensive differenti, anche a seconda dell'ampiezza delle ondate nemiche (questo è tanto più vero nelle ultime missioni della campagna e nella modalità infinita), e dalla ricerca delle casse, i cui potenziamenti sono essenziali per poter sopravvivere il più a lungo possibile. Insomma, Mars or Die! fa bene il poco che fa, ma non crediamo sia sufficiente, vista anche l'accanita concorrenza che ormai affolla il mercato.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 10
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows 7
- Processore: i3 2.6Ghz
- Memoria: 4 GB di RAM
- Scheda video: GTX 560 o equivalente
- DirectX: Versione 11
- Memoria: 4 GB di spazio disponibile
Requisiti consigliati
- Sistema operativo: Windows 10
- Processore: i5 2.6Ghz
- Memoria: 8 GB di RAM
- Scheda video: GTX 960 o equivalente
- DirectX: Versione 11
- Memoria: 8 GB di spazio disponibile
Conclusioni
Mars or Die! è un titolo ben realizzato nel suo complesso, ma dal respiro davvero cortissimo a causa della carenza endemica di contenuti. Qualche nemico in più da combattere e qualche edificio supplementare da costruire, in particolare le torrette, non gli avrebbero certo fatto male. Peccato, perché per il resto i vari sistemi che lo compongono funzionano più che bene, solo che sembrano delle isole nel deserto.
PRO
- Il poco che fa lo fa bene
- Atmosfera scanzonata ben realizzata
CONTRO
- Si esaurisce nel giro di poche ore
- Poche missioni, poche strutture, pochi nemici