Conan Exiles è un classico esempio di gioco che ha beneficiato enormemente dell'Accesso Anticipato di Steam ed è anche uno di quelli il cui team di sviluppo si è dimostrato correttissimo con l'utenza, fornendo sin da subito una programmazione rigorosa degli aggiornamenti e intervenendo prontamente lì dove più richiesto. Insomma, la serietà ha pagato a tutti i livelli e il prodotto finito è decisamente migliore di quello visto nelle prime versioni, pur essendo stato chiuso in tempi ragionevoli e pur non essendo stato completamente rifatto.
L'esile trama ci mette nei panni di un criminale esiliato e condannato a morte, che viene tirato giù dalla croce da Conan durante il filmato introduttivo. Stiamo parlando di un survival game alla Rust o alla Ark: Survival Evolved che sfrutta il mondo nato dalla penna dello scrittore Robert E. Howard come ambientazione e di cui abbiamo già ampiamente parlato in passato. Appena preso il controllo del personaggio, completamente nudo, bisogna sbrigarsi a fuggire dal deserto dove ci troviamo, raggiungendo un territorio più amichevole, per così dire. Prima però possiamo fare la conoscenza del sistema di crafting, che ci occuperà per la maggior parte del tempo di gioco. Raccolte alcune fibre vegetali, dei sassi e dei bastoni, possiamo costruire dei vestiti e avere i primi strumenti di lavoro: un piccone e un'accetta, entrambi di pietra, molto rozzi e poco resistenti. Per fortuna nel frattempo abbiamo guadagnato qualche livello (i primi si conquistano molto velocemente) e possiamo assegnare dei punti non solo alle caratteristiche del personaggio (sei in totale), ma anche a delle nuove ricette per il crafting, così da avere più opzioni, tra le quali delle armi vere e proprie e i primi materiali da costruzione per gli edifici. Nonostante i miglioramenti, la parte del crafting è quella rimasta più costante nel tempo e non è cambiata molto rispetto all'inizio. Per raccogliere materiale basta trovare le risorse e colpirle con lo strumento giusto.
Ovviamente se ne possono trasportare di più o di meno a seconda della forza del personaggio, la cui crescita è all'inizio abbastanza veloce, quando cioè i cosiddetti "journey", dei compiti da svolgere nella sequenza desiderata, sono ancora molto semplici e danno immediatamente un gran numero di punti esperienza, ma rallenta nei livelli avanzati. La difficoltà generale è calibrata bene, ma varia moltissimo a seconda di come si decide di affrontare l'avventura, giocabile da soli, in cooperativa o in PvP.
Sopravvivere
Prima di proseguire con la descrizione del gameplay, è giusto specificare che, come praticamente tutti i survival che lo prevedono, Conan Exiles dà il meglio di sé quando giocato in cooperativa con degli amici. A differenza di survival pensati esplicitamente per il single player come The Long Dark, Subnautica o The Forest, qui andarsene in giro da soli può causare qualche difficoltà di troppo. Il nuovo sistema di combattimento, del quale parleremo a breve, ha riequilibrato un po' la situazione, ma rimane il fatto che il meglio lo si trae giocando insieme ad altri. Per il PvP la questione è più spinosa, perché richiede che si accetti il solito problema dei survival: i giocatori onnipotenti sui server, quelli cioè con un incredibile numero di ore di gioco alle spalle, che rendono difficilissimo giocare decentemente.
Di nostro il consiglio è iniziare per gradi, studiando il sistema di gioco in single player o con qualche amico, per poi tentare la fortuna online, magari su server in cui i rifugi sono indistruttibili. Attualmente è l'unico modo per riuscire a entrare in azione senza drammi, visto che ci sono persone che ci giocando da più di un anno. Ma torniamo al noi. Avevamo lasciato il nostro esiliato alle prese con i primi problemi da risolvere. Sbloccate alcune ricette e raccolte le necessarie materie prime, si può finalmente innalzare un piccolo rifugio (per costruire qualcosa basta cliccare sull'apposita ricetta nell'inventario, sempre che si abbiano le risorse richieste), arredandolo magari con un letto di foglie, una cassa per togliersi dall'inventario il materiale in eccesso e un falò per cucinare il cibo. Più avanti avremo molta più mobilia tra la quale scegliere, oltre ai vari banchi da lavoro, indispensabili per realizzare l'equipaggiamento migliore. Dove posizionare la nostra prima casa? Meglio vicino a uno specchio d'acqua, così da non aver problemi per placare la sete. Per la fame dovremo accontentarci di qualche insetto, almeno finché non avremo imparato a cacciare. Il posto dove ci troviamo non ci piace particolarmente, perché le materie prime che si trovano sono solo quelle basilari. Appena siamo cresciuti un po' e ci siamo stabilizzati decidiamo di andare a esplorare l'interno della mappa. Conan Exiles gestisce la crescita del personaggio e della difficoltà di gioco in modo graduale e impeccabile: i materiali migliori si trovano nelle aree più remote, raggiungibili solo quando si dispone di un personaggio abbastanza forte da sopravvivere ai nemici che si fanno gradualmente più forti. I primi sono degli altri esiliati, dei coccodrilli giganti e delle tartarughe, tutti pericolosi ma lenti e alla lunga facilmente gestibili.
Più avanti incontreremo delle tribù molto più forti e numerose, dei giganti di ghiaccio, degli scheletri viventi, dei mammut, dei puma e tanti altri avversari ancora, che renderanno problematica, ma allo stesso tempo gratificante l'esplorazione dei diversi biomi (si inizia in un deserto, si attraversa un'area più rigogliosa e ci si dirige via via verso le aspre terre innevate, per arrivare infine a un gigantesco vulcano). Ci sono anche dei boss, ossia degli avversari particolarmente potenti posti normalmente in fondo a qualche pericoloso dungeon, che possono essere affrontati solo con l'equipaggiamento giusto e con l'adeguata esperienza individuale. E qui entra in gioco il sistema di combattimento.
Il nuovo sistema di combattimento
Detto senza giri di parole, il sistema di combattimento delle prime versioni di Conan Exiles era terribile: lento, viscido, impreciso e poco gratificante. Fortunatamente Funcom ha accolto le critiche e lo ha rivisto completamente. Anzi, lo ha proprio rivoluzionato. Ora combattere non è più una sofferenza e il giocatore può riuscire a sviluppare una sua abilità nell'affrontare i nemici.
A dirla tutta funziona fin troppo bene, con l'introduzione del sistema di combo e mosse speciali (diverse per ogni arma) e la maggiore e più precisa risposta dei corpi ai colpi inferti. Adesso entrare in un villaggio pieno di nemici non è più uno strazio, così come affrontarne di più contemporaneamente. Certo, non è una passeggiata e si muore lo stesso molto di frequente, ma almeno si capisce da dove arrivano i colpi e si vede chiaramente quando si va a segno, senza che le nostre armi scivolino sui corpi degli avversari. Gli sviluppatori hanno aggiunto anche una barra della vita sui nemici per darci subito un'idea della loro resistenza, così magari da non perdere tempo con quelli troppo forti. Da questo punto di vista il lavoro del team di sviluppo è stato semplicemente impeccabile: tutto è stato rifatto o rimodulato, sono state aggiunte delle animazioni e, in generale, si è completamente abbandonato il vecchio modello, evidentemente irredimibile. Certo, non è ancora perfetto e, ad esempio, quando ci si trova in mischia mirare i colpi è difficile e spesso si finisce per colpire un amico, invece che un nemico. Ciò non toglie che sia enormemente migliore del vecchio, che era un vero e proprio strazio. Così assume anche molto più senso la costruzione di nuovo equipaggiamento, che non si limita a essere una compensazione dei difetti del sistema di combattimento, ma un premio per la nostra maggiore abilità.
Certo, ci vuole qualche ora di gioco per avere almeno delle armi e delle corazze di ferro, e molto di più per arrivare a quelle fatte di materiali pregiati, ma i bonus che danno sono finalmente percettibili sul campo di battaglia. Per dire: abbiamo provato il gioco lanciando un vecchio salvataggio di una partita portata avanti con il vecchio sistema di combattimento e siamo rimasti stupiti di quanto le nostre armi di metallo oscuro siano diventate più efficaci e gratificanti da usare rispetto a prima.
Un mondo migliore
Insomma, la strada che porta dall'essere un esiliato a diventare il regnante su di una vera e propria cittadella, è lunga, ma ora ha più senso compierla. Comunque Funcom nel corso dei mesi non ha lavorato solo per rifinire i diversi sistemi di gioco e aggiungerne di nuovi (come quello della scalata, che consente al personaggio di arrampicarsi sulle pareti consumando stamina), ma ha anche fatto miracoli dal punto di vista tecnico. Conan Exiles è sempre stato più fluido dei concorrenti diretti, in particolare di Ark: Survival Evolved, ma con la versione finale la maggior parte dei vecchi problemi sono spariti. Qualche bug c'è ancora, in particolare nel dungeon conclusivo, ma nelle altri parti del gioco non esistono quasi più e, di fronte alla stabilità e alla fluidità raggiunta, non gli si presta comunque più molta attenzione.
Rispetto alla concorrenza Conan Exiles ha anche un altro vantaggio: la compattezza e la ricchezza dell'ambientazione. I luoghi del gioco non sono soltanto belli graficamente, ma hanno anche un loro senso all'interno dello scenario e della mitologia creata da Robert E. Howard, che si esprime attraverso dei documenti rinvenibili nel corso dell'avventura e nelle architetture degli edifici che puntellano la mappa. Per alcuni sarà un elemento insignificante, ma in realtà aggiunge moltissimo all'azione e, soprattutto, evita l'effetto guazzabuglio tipico di tanti survival che, non avendo alle spalle una scrittura consapevole, finiscono per mescolare un po' tutto ciò che va di moda creando mondi insulsi che finiscono per somigliare a dei luna park. Insomma, un mondo è tale non solo perché ha una sua coerenza, ma anche perché è organico e descritto bene nelle sue diverse parti.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7-4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 10
Requisiti minimi
- Sistema operativo Windows 7 64 Bit/ Windows 8 64 Bit/ Windows 10 64 Bit
- Processore Intel Quad Core i5-2300 o AMD FX-6300
- 6 GB di RAM
- Scheda video Nvidia GeForce GTX 560 (1GB) o AMD Radeon HD 7770 (1GB)
- DirectX 11
- 50 GB di spazio su Hard Disk
Requisiti consigliati
- Sistema operativo Windows 10 64-bit o più recente
- Processore Intel Quad Core i7 3770K or AMD Ryzen 7 1600X
- 8 GB di RAM
- Scheda video nVidia GeForce GTX 780 Ti/970 (High settings) e 1070 (Ultra settings) oo AMD R9 290/AMD RX480 (High settings)
Conclusioni
Conan Exiles dovrebbe essere preso a modello per come si gesticono i videogiochi pubblicati in Accesso Anticipato: partenza stabile e miglioramenti costanti apportati nel corso dei mesi, con la giusta cura di tutti gli aspetti del gioco, senza dimenticare l'aggiunta di nuovi contenuti. Il risultato finale è un ottimo survival, uno dei migliori sulla piazza, con ancora qualche margine di miglioramento, ma solidissimo in tutti i suoi aspetti. Insomma, merita davvero di avere una possibilità, nonostante non sia un titolo originalissimo e nonostante ormai potreste averne avuto abbastanza di survival, visto quanti ce ne sono sul mercato.
PRO
- Il nuovo sistema di combattimento
- La progressione del personaggio
- Il mondo di gioco
CONTRO
- Gli ultimi contenuti aggiunti sono ancora da sistemare a dovere
- Confusione nei colpi in mischia
- Originalità assente