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Nothing Phone (3a) Pro, la recensione del migliore cameraphone Android sotto i 500€

Dopo i buoni risultati con i precedenti smartphone, l'azienda britannica Nothing punta ancora più in alto con Nothing Phone (3a) Pro, che porta con sé una spiccata attitudine fotografica.

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   04/03/2025
Un dettaglio del gruppo fotocamere di Nothing Phone (3a) Pro
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Diciamolo, è facile prendere in simpatia un'azienda come Nothing, una delle poche che tenta di portare un'idea di prodotto perlomeno parzialmente differente rispetto agli standard imposti dal mercato, che rendono la maggior parte degli smartphone fin troppo simili l'uno dall'altro.

D'altra parte il fondatore Carl Pei ha nel sangue il desiderio di sparigliare un po' le carte, esattamente come fece all'epoca in cui, assieme a Pete Lau, fondò OnePlus con l'intento di creare il famoso flagship killer. E pur essendo una realtà giovane, nata solo nella fine del 2020, Nothing ha già saputo imporre il proprio nome grazie a prodotti capaci di accompagnare un design unico a un rapporto qualità prezzo solitamente molto convincente.

Uno degli sforzi meglio riusciti in questi anni è stato senza dubbio il Nothing Phone (2a), un medio gamma che ha sintetizzato la filosofia del brand britannico proponendo un prodotto estremamente equilibrato e piacevole da usare.

Inevitabile quindi che l'interesse verso il suo successore fosse particolarmente alto, perché è sempre difficile bissare un successo rispettando le aspettative. Scopriamo quindi come è andata con la nostra recensione del Nothing Phone (3a) Pro.

Caratteristiche tecniche

Come spesso accade soprattutto negli ultimi tempi, anche Nothing stavolta ha scelto di non limitarsi a un singolo modello di un nuovo smartphone, ma di affiancare alla versione base anche la variante Pro.

Ecco quindi che sul mercato arrivano Nothing Phone (3a) e Nothing Phone (3a) Pro, ma in maniera abbastanza atipica le differenze tra i due sono da ricondursi unicamente alla presenza di un teleobiettivo periscopico per la versione Pro, una selfie camera migliore, qualche ulteriore dettaglio diverso nella componente forografica e al supporto all'eSIM esclusivo di quest'ultimo. Nient'altro, se si esclude la diversa estetica dell'isola che ospita gli obiettivi nella parte posteriore.

Una scelta che racchiude evidentemente la volontà di garantire un'esperienza perfettamente identica all'utenza, riducendo in estrema sintesi il "dilemma" della scelta soltanto alle necessità ed esigenze in ambito fotografico. Questo ci consente di poter fare una recensione unica per entrambe le versioni, senza distinzioni di sorta: la restante componente hardware è infatti assolutamente identica, in tutto e per tutto.

Il Nothing Phone (3a) Pro è la versione più ricca della nuova serie di smartphone Nothing
Il Nothing Phone (3a) Pro è la versione più ricca della nuova serie di smartphone Nothing

Partiamo quindi parlando di SoC, perché - per la gioia dei fan di Qualcomm - stavolta Nothing ha scelto di non confermare la partnership con Mediatek adottando invece uno Snapdragon, per la precisione il 7s Gen 3 che abbiamo recentemente visto sul Redmi Note 14 Pro+ e sul Realme 14 Pro+, senza peraltro restarne particolarmente colpiti. Sta di fatto che sarà con ogni probabilità uno dei chip più adottati nei prossimi mesi su telefoni di fascia media, e che poggia su una architettura a 4nm, Octa-Core con 1 core principale Cortex-A720 a 2.5 GHz, 3 core Cortex-A720 a 2.4 GHz e 4 core Cortex-A520 a 1.8 GHz. La GPU è una Adreno 810.

La RAM è di tipo LPDDR4X in un unico taglio da 12 GB, mentre l'archiviazione è UFS 2.2 anche qui in un unico taglio da 256 GB per il nostro mercato. Solo il Nothing Phone (3a) offre, accanto alla 12/256 GB, anche la versione 8/128 GB. Sarebbe stato sicuramente meglio avere memorie più performanti, così da segnare uno stacco col precedente modello e offrire prestazioni superiori.

Gradito invece il miglioramento nella resistenza ad acqua e polvere, che in confronto allo scarso IP54 del Nothing Phone (2a) in questo caso arriva al più valido IP64, anche se non è nulla per cui eccitarsi troppo al giorno d'oggi; rispetto a un più valido IP67, in questo caso non è garantita la sopravvivenza in caso di immersione in acqua.

Ovviamente ampia e completa la connettività con NFC, Bluetooth 5.4, 5G, Wi-Fi 6 e GPS.

Estremamente minimalista la confezione, sia per aspetto che per materiali e dotazione: l'uso di carta e cartone riciclati è ormai una prassi consolidata per molti, ma l'unico accessorio incluso è il cavo USB-C, mentre anche la semplice cover va pertanto acquistata a parte.

Per chi ha a cuore l'impatto ambientale - e sarebbe ovviamente cosa buona e giusta - farà piacere sapere che si tratta dello smartphone Nothing con la minore impronta di carbonio fino ad ora.

Scheda tecnica di Nothing Phone (3a) Pro

  • Dimensioni: 163.5 x 77.5 x 8.4 mm
  • Peso: 211 grammi
  • Display:
    • OLED da 6.77"
    • Risoluzione 2392 x 1080
    • Refresh rate a 120 Hz
    • Touch sampling rate a 480 Hz, 1000 Hz in modalità gioco
    • Luminosità di picco 3000 nit
  • SoC: Qualcomm Snapdragon 7s Gen 3
  • GPU: Adreno 810
  • RAM: 12 GB di tipo LPDDR4X
  • Storage: 256 GB di tipo UFS 2.2
  • Fotocamere posteriori:
    • Principale Wide 50 MP, f/1.88
    • Grandangolare Ultra-Wide 8 MP, f/2.2, 120°
    • Tele periscopico 3x 50 MP, f/2.55
  • Fotocamera frontale:
    • Principale Wide 50 MP, f/2.2
  • Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac/6
  • Bluetooth: 5.4 con A2DP/LE
  • Sensori: NFC, Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
  • Resistenza agli elementi: Certificazione IP64
  • Batteria: 5000 mAh
  • Prezzo:
    • 12 GB RAM + 512 GB Storage | 479€

Design

Il design è senza dubbio una delle cose che contraddistingue maggiormente i prodotti Nothing, e questa nuova serie Nothing Phone (3a) e (3a) Pro ovviamente non fa eccezione visto che basta una veloce occhiata per riconoscere immediatamente la cifra stilistica del brand britannico.

Anche stavolta il retro infatti poggia su uno stile industrial decisamente non sobrio ma nemmeno pacchiano, che si fa apprezzare soprattutto da chi cerca qualcosa di diverso rispetto al solito.

Il design della scocca posteriore, soprattutto della fotocamera, non è proprio bellissimo
Il design della scocca posteriore, soprattutto della fotocamera, non è proprio bellissimo

Oltre al semplice disegno degli elementi della parte posteriore, la differenza più evidente rispetto al modello dell'anno scorso sta nel modulo della fotocamera che stavolta, sia per il Nothing Phone (3a) che per il Nothing Phone (3a) Pro, può contare su un obiettivo in più. Ma se la versione base prosegue in una evidente continuità sotto questo punto di vista, il Pro cambia qualcosa in più proponendo un'isola rotonda molto più protrudente rispetto alla scocca, con gli obiettivi che invece di essere posti il linea sono sfalsati seguendo la circonferenza del blocco stesso. Il risultato è secondo molti, noi compresi, non particolarmente riuscito, meno aggraziato rispetto al "fratello minore", con una asimmetria non facile da digerire.

Torna poi ovviamente uno degli elementi più distintivi degli smartphone Nothing, ovvero l'interfaccia Glyph composta dai tre led luminosi attorno all'isola della fotocamera e che aggiungono non solo un fattore estetico, ma anche funzionale in diverse applicazioni come timer, suonerie, gestione delle notifiche e integrazione con app terze parti.

La cornice ospita lo slot sim accanto al connettore USB-C, i tasti volume e accensione e in più, appena sotto a quest'ultimo, un tasto aggiuntivo legato alla funzione Essential Space, di cui parleremo più avanti.

Rispetto alla plastica del modello precedente, stavolta l'azienda ha scelto di utilizzare il vetro non soltanto a protezione del display ma anche sul retro; in entrambi i casi si tratta di Panda Glass, meno raffinato del più famoso Gorilla Glass ma comunque valido.

Le dimensioni sono di 163.5 x 77.5 x 8.4 mm per un peso di 211 grammi (201 per il Nothing Phone (3a)), abbastanza ben distribuiti sebbene il grande corpo fotografico del Nothing Phone (3a) Pro sbilanci un po' verso la parte superiore.

Display

Lo schermo del Nothing Phone (3a) e Nothing Phone (3a) Pro è un AMOLED da 6,77", quindi leggerissimamente più grande della precedente generazione che si fermava a 6,7". Si tratta di un pannello con risoluzione Full HD+ 1080 x 2392, 387 ppi, refresh adattivo a 120 Hz, touch sampling a 480 Hz e profondità colore a 10-bit. Non siamo quindi a livello delle risoluzioni 1.5K proposte da alcuni concorrenti, ma è difficile accorgersene.

Il display è molto buono e soprattutto estremamente luminoso
Il display è molto buono e soprattutto estremamente luminoso

Non è LTPO, quindi il refresh può variare solamente tra i classici step 30, 60, 90 e 120 Hz. Benché sia possibile attivare l'Always on Display, l'impatto sulla batteria è superiore rispetto ai display LTPO.

Il punto a favore più rilevante è senza dubbio la luminosità, che compie un bel balzo in avanti dal Nothing Phone (2a) attestandosi ora, a quanto riferito dall'azienda, a 800 nit tipici, 1300 nit in ambiente esterno (quindi sotto la luce diretta del sole) e 3000 nit di picco, ovviamente in porzioni di schermo limitate e in situazioni specifiche con contenuti HDR.

Malgrado manchi il supporto a Dolby Vision - bisogna "accontentarsi" di HDR10 e HDR10+ - c'è comunque poco di cui lamentarsi dello schermo del Nothing Phone (3a) Pro, perché è brillante, saturo, luminoso e ben calibrato. Un ottimo pannello che sa tenere testa ai migliori esponenti in questa fascia di prezzo.

Fotocamere

Rispetto alla doppia camera di Nothing Phone (2a), la nuova serie Nothing Phone (3a) ha portato a tre obiettivi la dotazione fotografica. Se la ultrawide Sony da 8 MP è identica, la differenza tra il modello liscio e il Pro si trova negli altri due: la wide principale, pur essendo in entrambi i casi una Samsung da 50 MP e con caratteristiche estremamente simili, quello del Pro è leggermente più luminoso, con dimensione 1/1,56" e f/1.88, determinando un range dinamico più ampio e meno rumore.

Nothing Phone (3a) Pro punta molto sulla componente fotografica
Nothing Phone (3a) Pro punta molto sulla componente fotografica

Più marcata è poi la differenza nei teleobiettivi, ancora entrambi da 50 MP ma con un tele "standard" 2x per il Nothing Phone (3a), laddove il Pro può godere di un più raffinato teleobiettivo periscopico Sony LYTIA 600 con apertura f/2.55, zoom ottico 3x e stabilizzazione ottica.

Gli scatti con il Nothing Phone (3a) Pro soprattutto coi due obiettivi principali sono davvero molto, molto buoni, sicuramente al vertice della fascia di prezzo e in grado di tenere testa anche a smartphone di livello superiore. I colori sono precisi e naturali, il dettaglio molto elevato e la consistenza tra le fotocamere ampiamente soddisfacente. Anche la ultrawide lavora bene, anche se gli 8 MP non permettono di garantire il livello di dettaglio delle altre due camere che offrono naturalmente i risultati migliori.

Il teleobiettivo periscopico è di ottima qualità, restituendo validissimi scatti sia a 3x che a con lo zoom digitale 6x. Eccellente anche il suo lavoro sulle macro, che offrono tantissimi dettagli e una qualità veramente molto soddisfacente.

Purtroppo avendo scelto un SoC non molto prestante e memorie UFS 2.2 lente, gli scatti rapidi in sequenza presentano un po' di shutter lag.

L'app della fotocamera offre anche la modalità Pro per scattare in RAW
L'app della fotocamera offre anche la modalità Pro per scattare in RAW

Gli scatti con HDR attivato possono poi essere ulteriormente migliorati dalla tecnologia Ultra XDR, sviluppata in collaborazione con Google, che in pratica combina la il software HDR nativo di Nothing all'Ultra HDR di Android; di conseguenza vengono combinate 8 immagini RAW per ogni scatto, migliorando ulteriormente la gamma cromatica e la luminosità della foto.

Esistono poi dei preset della fotocamera, 5 di default ma con la facoltà di importarne altri, con impostazioni ottimali in condizioni di uso come ritratto o macro, o per ottenere effetti particolari. La modalità esperto permette poi di acquisire anche in RAW.

La camera frontale è dal 50 MP con dimensione 1 /2.76", superiore rispetto alla 32 MP del modello non-Pro. Gli scatti sono anche in questo caso notevoli, ampiamente sufficienti per il contesto di utilizzo.

Molto buoni anche i video, ben stabilizzati, ricchi di dettagli e con un'ottima gamma dinamica; peccato che non riescano a raggiungere i 60 fps a 4K, non certamente per limiti dei sensori ma evidentemente del SoC. Il 4K si ferma infatti a 30, mentre per i 60 fps bisogna scendere a 1080p. Inoltre il 4K non è disponibile sulla camera ultrawide. È possibile scegliere la codifica H.264 e H.265.

Batteria

Per quanto riguarda la batteria, la capacità è di 5000 mAh che è esattamente lo stesso valore registrato con il predecessore. Non si tratta di un modulo basato sulla nuova tecnologia silicio-carbonio, ma sarebbe stato francamente chiedere troppo. Ad ogni modo, il valore è buono e questo, combinato con le modeste richieste energetiche del SoC, restituisce un'autonomia molto convincente, che non fa fatica a consentire di raggiungere i due giorni di uso medio evitando applicazioni troppo energivore.

La batteria offre una buona durata, superiore al predecessore
La batteria offre una buona durata, superiore al predecessore

Da segnalare come anche la longevità della batteria sia interessante, con un mantenimento di oltre il 90% della capacità massima dopo 1200 cicli, ovvero quasi 3 anni e mezzo di cariche quotidiane.

La ricarica rapida raggiunge i 50 W, un piccolo miglioramento rispetto ai 45 W del Nothing Phone (2a) anche se siamo lontani dai record della categoria. Ad ogni modo i tempi di ricarica rimangono contenuti, con 56 minuti da 0 a 100% e 19 minuti da 0 a 50%. Ovviamente è necessario dotarsi di un caricabatterie adeguato che, lo ricordiamo, non è incluso nel rispetto delle direttive UE.

Non è presente la ricarica wireless, caratteristica ancora estremamente rara da trovare nella fascia media.

Videogiochi e prestazioni

Avendo già avuto modo di conoscere lo Snapdragon 7s Gen 3 non ci aspettavamo prestazioni particolarmente significative anche in questo caso, e la conferma è arrivata ben presto dai nostri soliti benchmark che hanno evidenziato risultati del tutto in linea con il SoC Mediatek Dimensity 7200 Pro che montava il precedente Nothing Phone (2a), con addirittura qualche situazione in cui lo Snapdragon resta qualche punto indietro. La motivazione dell'uso di un SoC incapace di garantire un progresso tangibile anno su anno non ci è del tutto chiara, ma probabilmente è almeno in parte legata ad una architettura maggiormente rivolta all'Intelligenza Artificiale: secondo l'azienda nell'elaborazione di attività di AI il Nothing Phone (3a) è superiore del 92% rispetto al precedente modello. Difficile stabilire in maniera empirica quanto questo sia vero, ma ci fidiamo sulla parola.

Il Nothing Phone (3a) Pro non è gaming phone a causa di un SoC non molto prestante
Il Nothing Phone (3a) Pro non è gaming phone a causa di un SoC non molto prestante

Si tratta di un SoC che viene molto "pubblicizzato" per le sue minori richieste energetiche, ma la differenza non è decisamente abissale: la stessa Nothing dichiara un 8% di consumo in meno per attività standard rispetto al Mediatek del Nothing Phone (2a), quindi non proprio una cosa che cambia la vita. Tradotto, si tratta di circa mezz'ora di autonomia in più per singola carica.

Di buono lo Snapdragon 7s Gen 3 ha la consistenza delle prestazioni, che nello stress test di Wild Life Extreme ha restituito una stabilità da record del 99.5%: come dire che il thermal throttling non sa nemmeno dove stia di casa.

Rimanendo però nel più concreto ambito dei videogiochi, la potenza a disposizione certamente è sufficiente per far girare in maniera del tutto decorosa qualsiasi titolo attualmente disponibile, anche i più complessi, accettando eventualmente di ridurre qualche impostazione. Certamente però non stiamo parlando di un gaming phone né di un telefono da tenere in considerazione se si ha come priorità il giocare al top senza compromessi.

Due righe anche sull'audio degli speaker dual stereo, buono e davvero molto alto nel volume senza distorsioni, ma un po' piatto.

Nothing Phone 3A Pro 42

Esperienza d'uso

Il Nothing Phone (3a) arriva con installato il Nothing OS 3.1 basato su Android 15; la nuova versione dell'interfaccia Nothing porta con sé alcuni miglioramenti estetici, nuovi widget e la possibilità di condividerli con amici, la riorganizzazione del centro di controllo e tanti altri dettagli minori. Rimane un'ottima personalizzazione, essenziale e molto vicina all'esperienza stock Android, rapida e snella. L'uso è fluido e reattivo, senza alcun lag o problema di sorta, segno di un'ottimizzazione di primo piano.

Il Nothing OS 3.1 è molto piacevole
Il Nothing OS 3.1 è molto piacevole

Eccezionale la pulizia dei menu e apprezzatissima la totale assenza di bloatware, cosa che sottolinea la volontà di collocare l'utente al centro dell'esperienza.

Vengono confermati ovviamente gli elementi stilistici ed estetici che fin dall'inizio hanno contraddistinto l'esperienza sugli smartphone Nothing, a partire dalla skin monocromatica che si può applicare a tutte le icone delle app installate; sinceramente, pur apprezzandone molto l'originalità, troviamo che a livello pratico renda molto difficile individuare le applicazioni a colpo d'occhio, rappresentando il più classico dei casi di "style over substance".

La novità più rilevante a livello software è l'introduzione di Essential Space, un'app basata sull'intelligenza artificiale e legata ad una funzione molto specifica e che trova completamento nella presenza di un tasto appositamente dedicato, collocato appena sotto a quello di accensione.

Nothing Phone 3A Pro 21

L'idea è quella di permettere di catturare screenshot, immagini e note vocali "arricchite", da raggruppare poi in un unico luogo (appunto l'app dedicata) per gestire meglio le proprie giornate. Una sorta di blocco degli appunti dell'era moderna sotto steroidi, con anche una buona dose di intelligenza artificiale a dare il suo contributo per interpretare quanto datogli in pasto e quindi analizzare, categorizzare e gestire il tutto.

Il tasto serve proprio a questo: una pressione singola cattura la schermata, una prolungata registra l'audio, mentre il doppio clic porta direttamente all'app Essential Space. Usato all'interno dell'app fotocamera, permette di usare una foto come fosse un promemoria, a cui aggiungere un dettaglio a voce. Lo scatto viene inoltre analizzato automaticamente dall'intelligenza artificiale, restituendo una descrizione dello stesso e trovando gli elementi sensibili di interesse.

Esempio, fare la foto alla locandina di uno spettacolo teatrale con un vocale per ricordarsi di comprare i biglietti la sera. Nothing crede così tanto ad Essential Space che ha deciso di non permettere di riconfigurare il tasto per altre funzionalità, come ad esempio accade con il tasto Azione di iPhone: qui, almeno per il momento, il suo compito è solo ed esclusivamente questo.

Diciamolo subito, si tratta di uno strumento ancora in evoluzione, con altre funzioni destinate ad essere introdotte in futuro e il coinvolgimento diretto degli utenti attraverso un programma Early Access. Inoltre non tutto funziona al meglio: la trascrizione dell'audio nella nostra esperienza si è rivelata occasionalmente imperfetta, e l'interpretazione dell'intelligenza artificiale non sempre impeccabile. A volte lavora in maniera quasi sorprendente, altre volte non riesce a interpretare perfettamente il contenuto. Ci sono insomma diversi dettagli da migliorare, ma già adesso si può comprendere come si tratti di un'idea interessante, a patto di fare uno sforzo mentale nell'inserirlo effettivamente all'interno della propria routine quotidiana.

Ci vuole poi una certa abitudine per non premere il tasto Essential Space al posto di quello di accensione, visto che sono davvero molto vicini: dopo diversi giorni di prova ci è capitato ancora di confonderci.

Essential Space è un'idea interessante, che andrà sviluppata in futuro
Essential Space è un'idea interessante, che andrà sviluppata in futuro

In ogni caso, apprezziamo molto il tentativo di dare una forma non scontata all'intelligenza artificiale, fornendo una soluzione forse più tangibile rispetto a tante altre proposte viste in passato che lasciano il tempo che trovano.

Discreta la durata del supporto, che si attesta su 3 anni per gli aggiornamenti Android e 6 anni per le patch di sicurezza (erano inizialmente previsti 4, poi rettificato da successiva comunicazione dell'azienda); considerando la fascia di prezzo di riferimento c'è chi fa di meglio ma, al di là delle major del sistema operativo che hanno ormai un'importanza abbastanza modesta, è essenziale avere un dispositivo sicuro e affidabile nel corso del tempo.

Infine il prezzo, che per il Nothing Phone (3a) Pro è fissato a 479€ nell'unica versione distribuita in Europa, ovvero 12+256 GB. Il Nothing Phone (3a) viene invece venduto a 349€ per la 8+128 GB e 399€ per la 12 + 256GB, mantenendo quindi esattamente lo stesso identico listino del suo predecessore, dettaglio per nulla scontato e anzi, oseremmo dire un unicum sul mercato attuale.

Dal nostro punto di vista il telefono della gamma destinato al maggior successo è proprio il Nothing Phone (3a), che trova il corretto punto di caduta tra caratteristiche e prezzo; la versione Pro, a parità di memoria, chiede sostanzialmente 80€ in più per una migliore componente fotografica e il supporto eSim, visto che tutto il resto è identico. Andando nei dintorni dei 500€ pesano di più alcune scelte tecniche, come il SoC poco prestante e le memorie lente.

Conclusioni

Prezzo 479 €

Multiplayer.it

8.0

Nothing Phone (3a) e (3a) Pro rappresentano un deciso miglioramento sotto tanti punti di vista rispetto al modello precedente: la qualità costruttiva e la resistenza IP, lo schermo più luminoso, la componente fotografica che si arricchisce del teleobiettivo e che sul modello Pro è ancora più raffinata. Apprezzabile poi sia il carattere distintivo dell'interfaccia e della sua estetica, sia la funzione Essential Space che merita perlomeno di essere provata. Dove resta un po' l'amaro in bocca è nella scelta di un SoC non particolarmente potente, con prestazioni per molti versi assimilabili a quelle dell'anno scorso. Non stiamo certamente parlando di uno smartphone scarso tecnicamente, ma anche la scelta di memorie LPDDR4X e UFS 2.2 stride un po' soprattutto sul modello Pro, che avrebbe meritato qualcosa di più sotto questo punto di vista a fronte della differenza di prezzo rispetto al modello base.

PRO

  • Componente fotografica davvero molto buona
  • Nothing OS si fa apprezzare ed Essential Space è interessante
  • Display bello e luminoso

CONTRO

  • SoC poco performante e memorie lente per un "Pro"
  • Estetica dell'isola della fotocamera fin troppo particolare
  • Prezzo del Pro un po' alto