Bassa classifica
Seconda edizione del karaoke game curato da Studio London, Singstar Party tradisce già dalle primissime schermate di gioco la sua natura di semplice data disk, presentando menu ed opzioni del tutto invariate ed offrendo addirittura all’utente la possibilità di sostituire on the fly il disco del gioco con quello del suo predecessore. Ciò nonostante, considerata la peculiare natura del titolo Sony, il fatto che le uniche novità rispetto al primo Singstar siano rappresentate da una diversa tracklist non sorprendono affatto, né tanto meno portano ad arricciare il naso alla vista di tale immobilismo. In fin dei conti, le possibilità di espansione ludica di un karaoke game non sono propriamente numerose, anzi. Detto questo, le aspettative che ci si pone trovandosi davanti a Singstar Party sono, per così dire, poche ma buone: il sistema di gioco è già collaudato, e tutto ciò che occorrerebbe sono una tracklist convincente e un paio di elementi in grado di giustificare l’appellativo “Party”. Sorprendentemente, il titolo Studio London riesce a mancare entrambi i (facilissimi) bersagli. Scorrendo la lista delle canzoni di cui è composto Singstar Party affiorano alla mente tutta una serie di congetture ben poco lusinghiere nei confronti della selezione musicale del prodotto Sony. Anzitutto, guardando ad alcune tracce, si ha la netta sensazione di trovarsi di fronte ad un titolo fastidiosamente cheap: basti pensare a “Who do you think you are”, una delle peggiori canzoni in assoluto delle da tempo defunte Spice Girls (il che è tutto dire), o a “Un giorno d’amore” di Daniele Stefani, già non troppo celebre al momento dell’uscita del disco in questione e caduto anch’egli ben presto in un meritatissimo dimenticatoio. Per non parlare di “Vivere a Colori” di Fiorello…Insomma, si ha l’impressione che il budget di Singstar Party non fosse sufficiente per potersi aggiudicare delle hit relativamente recenti, e che per questo a Studio London abbiano ripiegato su veri e propri scarti dell’industria musicale. Ma non è tutto. La composizione della tracklist di Singstar Party stride rumorosamente con il target di pubblico a cui il titolo è stato rivolto, specialmente in Italia dove gode della sponsorizzazione del programma televisivo per teenager Amici di Maria de Filippi. Ad eccezione di “This Love” dei Maroon 5 e di pochissime altre, non sembra esagerato affermare che Singstar Party non proponga alcuna canzone che possa essere conosciuta o quantomeno apprezzata dalla totalità del suo possibile bacino d’utenza. La scelta di pezzi di Bennato, Oxa, Bertè, Spagna, Paola e Chiara e compagnia bella appare alquanto discutibile non solo per la dubbia fama degli “artisti” in questione, ma soprattutto perché difficilmente potrebbero incontrare i gusti dei possibili acquirenti di Singstar Party. E in un titolo che si basa totalmente sul coinvolgimento dell’utente circa le canzoni della propria tracklist, questo è un limite non da poco.
Tracklist
Ecco nel dettaglio la lista delle 30 canzoni offerte da Singstar Party. De gustibus.
Alicia Keys - Fallin'
Bill Withers - Ain't No Sunshine
Bob Marley - No Woman No Cry
Buggles - Video Killed The Radio Star
Cyndi Lauper - Girls Just Wanna Have Fun
Destiny's Child - Survivor
Dido - White Flag
Duran Duran - Hungry Like The Wolf
Elton John & Kiki Dee - Don't Go Breaking My Heart
Franz Ferdinand - Take Me Out
George Michael - Faith
Pink - Just Like A Pill
Spice Girls - Who Do You Think You Are
The Foundations - Build Me Up Buttercup
The Police - Every Breath You Take
Maroon 5 - This Love
Jamiroquai - Cosmic Girl
Sonny & Cher - I Got You Babe
Bluvertigo - Altre Forme Di Vita
Fiorello - Vivere a Colori
Loredana Bertè - Il mare d'inverno
Paola & Chiara - Blu
Irene Grandi - Bambine Cattive
Zeropositivo - Fasi
883 - Come Mai
E.Bennato - Si tratta dell'amore
Spagna - Gente Come noi
Alexia - Dimmi Come
Anna Oxa - Senza Pieta
Daniele Stefani - Un Giorno D'Amore
Il mio canto libero
I dubbi legati alla selezione musicale di Singstar Party non si fermano però qui. Alcune tracce appaiono semplicemente fin troppo difficili da intonare per individui dalla capacità vocalica media (seguire gli acuti di Cindy Lauper in “Girls Just Wanna Have Fun” o le urla di Alexia in “Dimmi Come” è impresa proibitiva per molti), mentre altre presentano sezioni cantate talmente brevi o comunque poco varie da trovare scarsi motivi di esistere in un karaoke game (“Take Me Out” dei Franz Ferdinand e “Video Killed The Radio Star” dei Buggles possiedono un indubbio fascino, ma non concedono largo spazio ai vocalizzi dell’utente). Insomma, la tracklist di Singstar Party poteva e doveva essere studiata in maniera migliore. Come detto in precedenza, la struttura ludica del titolo Studio London è rimasta sostanzialmente invariata, lasciando spazio ad un’unica novità, ovvero la possibilità di effettuare dei veri e propri duetti assieme ad un secondo giocatore nelle canzoni che ne offrono l’occasione. Scegliendo pezzi quali “Don’t Go Breaking My Heart” di Elton John e Kiki Dee o “I got You Babe” di Sonny & Cher, i due utenti si caleranno nelle parti degli artisti in questione, dividendosi le parti cantate e non semplicemente sgolandosi all’unisono per tutta la durata della traccia. Per quanto interessanti, questi duetti spesso si risolvono in situazioni fin troppo sbilanciate, con un giocatore assegnato a dare voce alle parti più importanti del pezzo e l’altro costretto ad un noioso lavoro da comprimario. Per il resto, Singstar Party presenta esattamente le medesime modalità del predecessore, con un piccolo spazio dedicato all’esperienza single player e tre diverse opzioni per più giocatori, ovvero Duetto, Battaglia e Passa Il Microfono. Niente di nuovo da segnalare, dunque, ma il baratro qualitativo che separa la tracklist di Singstar Party da quella del suo predecessore rende l’esperienza di gioco con l’ultimo titolo di Studio London decisamente meno appagante e anche per questo poco adatta per risultare convincente in ottica multiplayer.
Commento
Singstar Party è fondamentalmente un titolo basato su notevoli errori di valutazione. In primis, sul target d’utenza del prodotto: indicato ad un pubblico giovane, la creazione di Studio London presenta una tracklist “vecchia” e apparentemente tirata al risparmio, con tracce che possono risultare poco note o addirittura sconosciute ai più e che difficilmente riusciranno ad incontrare i favori di tutti. Come se non bastasse lo scivolone clamoroso sulla selezione musicale, Singstar Party delude anche per quanto riguarda la piacevolezza relativa alla performance dei singoli pezzi: alcuni sono troppo difficili da seguire, altri richiedono capacità vocaliche notevoli, altri ancora presentano parti cantate fin troppo brevi o monotone. Lontano dalla bontà del proprio predecessore (recensito quì), Singstar Party è quindi un titolo che può essere consigliato esclusivamente a chi ritenga di proprio gradimento la “peculiare” tracklist offerta dal titolo Studio London, in tal caso la votazione può essere considerata maggiore di un punto.
- Pro:
- Sistema di gioco collaudato
- 30 canzoni nuove
- Contro:
- Tracklist inadeguata
- Alcune canzoni troppo difficili o noiose da cantare
- Breve in singolo, poco adatto come party game
Dopo il successo di Singstar, era lecito aspettarsi che Sony se ne uscisse prima o poi con un update da dare in pasto agli utenti desiderosi di cimentarsi in nuove imprese canore: così è stato infatti, e questo Singstar Party si presenta con la bellezza di 30 nuovi pezzi pronti per essere intonati. “Bellezza” per modo di dire, purtroppo.