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Fratelli in armi

Più veloce e immediato, ecco la prima prova di Army of Two: The Devil's Cartel

PROVATO di Matteo Santicchia   —   15/08/2012
Army of TWO: The Devil's Cartel
Army of TWO: The Devil's Cartel
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Dopo averlo visto in conferenza Electronic Arts, abbiamo avuto la possibilità di provare con mano Army Of Two: The Devil's Cartel. Visceral Games con questo terzo capitolo tenta di rinfrescare la formula tipica di questo franchise semplificando per certi versi le sue meccaniche peculiari, il tutto all'insegna di dinamiche cooperative più veloci e immediate.

Fratelli in armi

Il setting è quello del Messico, e come il titolo mette subito in chiaro i due nuovi protagonisti si troveranno a combattere i cartelli della droga, organizzazioni criminali che come la cronaca di questi giorni ci insegna hanno realmente assunto una conformazione quasi paramilitare. La demo che abbiamo giocato era quella vista in conferenza ma in forma estesa. Non solo tetti e elicotteri, ma anche una fuga all'interno di palazzi e magazzini, dove abbiamo potuto metterci alla prova con frenetici scontri a fuoco, testando le rinnovate meccaniche cooperative.

Splatter a a gogò

I ragazzi di Visceral Games hanno usato il termine clean, pulito, per rendere palese il loro approccio più immediato ai movimenti dei due. In tal senso, pur combattendo fianco a fianco, la via dei due ragazzoni in maschera balistica si è incrociata solo in presenza di muretti troppo alti da scalare aiutandosi l'un l'altro. Nessun ordine di copertura, ne di avanzamento, ne scudi da brandire per assorbire il piombo nemico. Le dinamiche ora sono quelle di uno sparatutto in terza persona "classico", ovvero azione serrata e un level design che traccia sempre un percorso di fiancheggiamento in modo da non ingolfare l'azione con le presenze ingombranti dei protagonisti. Si è persa insomma, o meglio sembra essersi persa in questa breve missione portata alla GamesCom, l'identità peculiare della serie. Non sono mancati momenti in cui i due si sono separati, come quando da un ballatoio abbiamo dovuto coprire dall'alto il nostro compagno rimasto indietro, o come nel pirotecnico finale sui tetti, con uno intento a dispensare morte sotto forma di piombo rovente vomitato dalla minigun di un elicottero e l'altro a terra a farsi il proverbiale mazzo tra decine di messicani armati fino ai denti.

Fratelli in armi

Tra le nuove feature di notabile è l'inserimento della barra Overkill che si riempe al salire delle azioni cooperative effettuati dai protagonisti, sia contestuali con l'ambiente, sia contestuali all'aprire un preciso buco in mezzo agli occhi dei nemici o ad uccidere con una singola granata più nemici. Attivato l'Overkill si scatena il caos. Una combo mortale. Bullet Time + invincibilità + proiettili esplosivi (a giudicare dallo smembramento pirotecnico dei corpi). Se poi si decide di attivarlo contemporaneamente, cosa caldamente consigliata in presenza di boss, il tutto diventa ancor più devastante, un vero e proprio god mode temporaneo. A livello tecnico il Frostbite Engine mostra in muscoli spesso e volentieri, e porta un po' della sua tipica distruttibilità ambientale nelle sparatorie con molti materiali che possono essere fatti a pezzi, a partire dalle coperture. Il frame rate è sembrato poi stabilissimo, e l'intelligenza artificiale ha dato l'impressione di essere ben sviluppata, con gli avversari che non si sono limitati a fare capolino dietro le coperture, ma che hanno spesso e volentieri tentato di stanarci a colpi di granate e movimenti aggiranti. Che dire insomma di questo vero e proprio reboot per il franchise? La voglia di snellire il tutto sembra aver funzionato nel costruire uno sparatutto decisamente solido e cinematografico, benchè non propriamente originalissimo. Ovviamente è ancora troppo presto per sapere se questo tipo di approccio sarà la cifra stilistica principale del titolo, ma per ora il tutto è sembrato molto divertente e anche molto bello da vedere. Solo una demo più lunga e approfondità potrà quindi raccontarci tutto sul nuovo titolo cooperativo (tanto on line quanto in split screen) di Visceral Games.

CERTEZZE

  • Veloce, immediato e frenetico
  • Tecnicamente molto valido

DUBBI

  • Le meccaniche cooperative tipiche sembrano essere molto alleggerite rispetto al passato