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Due salti con One Piece!

A Colonia abbiamo giocato un altro livello dell'atteso gioco dedicato a Monkey e compagni

PROVATO di Antonio Jodice   —   18/08/2012
One Piece: Pirate Warriors
One Piece: Pirate Warriors
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A quanto pare, non bisogna fare di tutti i Musou un fascio e qui alla Gamescom di Colonia ne abbiamo avuta ulteriore conferma con One Piece: Pirate Warriors di Namco Bandai. Dopo averlo provato in almeno due altre occasioni, allo stand del publisher giapponese c'era un totem con un codice definitivo, in inglese, che permetteva di provare quattro livelli, dopo che già avevamo testato gli altri durante i precedenti incontri (a questo indirizzo i veri appassionati del manga possono trovare tutto quel che abbiamo scritto in passato).

Due salti con One Piece!

Non sappiamo quanto sarà lungo il gioco che ripercorre la storia di Luffy e dei suoi compagni di poppa e prua, ma ci sentiamo d'esserci fatti un'idea piuttosto precisa di un gioco che difficilmente potrà deludere i tanti fan di una delle serie di manga e anime più amate in Italia.

Non solo botte

Per chi non avesse seguito il gioco sinora, One Piece: Pirate Warriors è, in sostanza, un picchiaduro a scorrimento, in cui usare sì Luffy con i suoi poteri che gli permettono di allungarsi e deformarsi per superare boss e realizzare combo infinite a discapito dei nemici che gli si parano innanzi a ondate continue, ma anche i vari e tanti comprimari della serie, ognuno con il suo set di colpi e mosse speciali. Come potete vedere dalle immagini e dalla videoanteprima, che andrà online a momenti, a dispetto di fondali non certo ricchissimi di dettagli, ma in linea con lo stile grafico della serie, i personaggi e le animazioni sono resi in maniera ottimale, ricreando in tutto e per tutto l'atmosfera della serie animata. Difficilmente, chi ama One Piece avrà di che ridire e non è difficile capire come proprio questa cura sarà uno degli elementi di maggior forza di One Piece quando uscirà a novembre anche in Italia. Dicevamo, però, che a dispetto della solita struttura di gioco, in cui affrontare migliaia di nemici, stanza dopo stanza, questo One Piece: Pirate Warriors offre non poche variazioni sul tema, partendo da boss con pattern d'attacco che, se non impossibili, vanno quantomeno studiati, passando per una serie di quick time event che rendono interattive le sequenze più spettacolari e certi scontri coi boss di fine livello, per arrivare, come dicevamo, ai colpi di scena della storia che costringono a interagire e confrontarsi con le mosse e lo stile di combattimento degli altri personaggi. Quel che già avevamo notato, però, è che oltre agli elementi da picchiaduro e queste ultime cose sottolineate, che sono comunque variazioni più o meno riuscite sullo stesso tema,

Due salti con One Piece!

One Piece: Pirate Warriors ha altro da offrire, visto che Tecmo Koei, che sta sviluppando il gioco per Namco, ha deciso di sfruttare le capacità "elastiche" di Luffy per una serie di sequenze che riconducono il gioco più verso la natura di un platform. Premendo R2, infatti, la telecamera si avvicina alle spalle del protagonista, ponendosi a tre quarti come in un TPS, e facendo apparire su schermo un mirino, che si colora di verde quando si pone sopra a una serie di elementi interattivi. Premendo il quadrato, a quel punto, Luffy si allunga, afferrando leve per abbassare ponti o per saltare da un appiglio all'altro e superare baratri e dirupi. Pur essendo passaggi mai troppo impegnativi, l'aspetto divertente è che il mirino va sfoderato anche mentre si è in aria per alcune sequenze in cui bisogna saltare da un punto all'altro mentre ancora si sta volando, dando una buona variazione al tema del Musou strettamente considerato.

Salvare Nami

Nel livello che abbiamo provato, il quarto e ambientato in una terra avvolta dai ghiacci, Luffy doveva prendersi cura di Nami, caduta vittima di una potente febbre, tanto da non poter più camminare, costringendoci a portarla a cavalcioni e rallentandoci il passo. Un timer, settato su un tempo di cinque minuti, segnava la capacità di resistenza della ragazza, obbligandoci a cercare dei punti di calore costituiti da dei falò lungo il percorso. Il gioco, quindi, era tutto un districarsi tra il reset del timer e il lasciare la ragazza su una serie di divani su cui poterla adagiare, mentre bisognava aprire cancelli e superare le sequenze platform di cui prima, stando sempre attenti a non far passare troppo tempo e ad andare a riscaldare Nami a intervalli regolari.

Due salti con One Piece!

Nel mezzo, appunto, salti, ponti da spostare e varchi da aprire, distruggendo staccionate di legno con i poteri speciali di Monkey. I combattimenti, pur presenti, costituivano una parte più marginale di tutto l'impianto di gioco, che virava decisamente più verso altri lidi, senza però mai diventare frustrante e mantenendo un andamento piuttosto rilassato che è forse l'aspetto che andrà valutato con più attenzione in sede di recensione. Fino ad ora, soprattutto pensando ai recenti titoli dedicati ai Cavalieri dello Zodiaco o a Ken il Guerriero, questo One Piece: Pirate Warriors sembra proprio orientato al voler sfruttare la licenza su cui si basa, ma mettendoci una profondità e un'attenzione difficili da trovare in questo tipo di produzioni. Il gioco è evidentemente finito e non ci resta che attendere la nostra copia review.

CERTEZZE

  • Un musou diverso dal solito
  • Personaggi e situazioni divertenti
  • Varietà d'azione

DUBBI

  • Fondali un po' spogli
  • A volte un po' lento nel ritmo