Greg Kasavin, creative director di Super Giant Games, ci fa accomodare in un angolo dell'affollatissimo stand che la software house ha noleggiato nell'area del PAX East 2013 dedicata agli indie. Le dieci postazioni con installata una breve demo di Transistor, prossima fatica del team californiano, sono tutte occupate e una lunga fila si snoda per qualche metro, segno che l'interesse generato da Bastion è ancora vivo nelle menti dei giocatori a quasi due anni di distanza dal rilascio.
La fiducia sembra ben riposta perché, dopo aver provato quella stessa versione dimostrativa e scambiato alcune battute con lo sviluppatore, non è assolutamente esagerato dire che l'action RPG in uscita nel 2014 sia stato uno dei prodotti più interessanti visti sullo showfloor dell'evento. L'avventura calcherà la storia di Red, stella del canto di una città del futuro che una sera incrocia il proprio destino con quello della spada Transistor, quindi con la misteriosa organizzazione Process che da quel momento si metterà sulle sue tracce. I pochi minuti di gioco che seguono ci hanno mostrato quanto vicino e lontano allo stesso tempo sia questo nuovo progetto rispetto a quello precedente.
Stile unico
Il filo rosso che unisce Bastion e Transistor, ci spiega Kasavin parlandoci di come lavora Super Giant Games, è l'idea che i giochi di ruolo d'azione abbiamo molto da dire al di fuori delle solite scelte adottate da tantissimi sviluppatori. Il team si sente a proprio agio con questo tipo d'esperienza e l'obiettivo dichiarato è senza mezzi termini quello di innovare, lavorando tanto sulla parte ludica quanto su quella narrativa. La voce fuori campo, interpretata dalla spada stessa e doppiata da Logan Cannighan come in Bastion, è un marchio di fabbrica distinguibile e apprezzatissimo. Così come lo è la tecnica di rendering che permette di unire la prospettiva isometrica con un look da cartone animato che valorizza l'eccellente risultato ottenuto degli artisti. Qui messi alla prova ancora più duramente dagli ambiziosi scorci su una città futuristica, che popola lo sfondo con enormi palazzi e mille dettagli. Il gameplay, nonostante i movimenti del personaggio e le geometrie delle mappe siano simili, prende quasi immediatamente una strada differente rispetto a Bastion. All'inizio del gioco Transistor dispone di due soli attacchi, uno a corto raggio e il secondo capace di proiettare un fascio di luce che colpisce qualsiasi cosa gli si pari davanti, proseguendo il proprio cammino fino a fine schermo.
Superati i primi incontri, poca roba giusto per prendere la mano con i controlli, si viene introdotti alla pausa tattica: premendo il grilletto destro del controller di Xbox 360 l'azione si blocca lasciandoci liberi di pianificare le mosse successive. Un barra ci mostra quanti punti ci restano da spendere per muovere Red ed eseguire gli attacchi; ciascuna di queste azioni consuma una percentuale differente della barra, quindi è necessario pensare bene a cosa fare, prima di agire su LT e lasciare che il piano venga eseguito. Non si tratta di un'idea inedita ma di solito è una meccanica che ben si adatta a titoli strategici e tattici, mentre qui viene inserita in un contesto dinamico dove i robot controllati da Process attaccano e si muovono senza sosta. Super Giant Games conta di sfruttare lo speciale potere ferma-tempo per mettere in scena situazioni di crescente complessità, ad esempio creando nemici capaci di teletrasportarsi dopo il primo colpo subito, imponendoci di prevedere in anticipo che tipo di reazione avranno. L'ultimo potere acquisito da Red, quello di teletrasportarsi per pochi metri, è un ulteriore asso nella manica dei designer, che già nella demo hanno dimostrato di poterlo usare sia per arricchire le opzioni durante i combattimenti, sia per creare piccoli puzzle ambientali.
Il livello giocato era molto breve ma ben studiato, in definitiva, nonostante a quanto pare ancora tantissimo lavoro andrà fatto prima dell'uscita. Nella versione finale di Transistor, Red potrà ottenere ulteriori poteri, crescendo nel corso dell'avventura così da dare al giocatore la libertà di scegliere come combattere e affrontare le interazioni con i livelli. I toni del racconto ci sono sembrati più maturi e i temi complessi rispetto a Bastion, ma solo un test approfondito ci dirà se davvero si creerà la stessa magia sperimentata nel titolo d'esordio di Super Giant Games. Tra i mille punti di domanda ancora rimasti appesi, ad oggi dobbiamo purtroppo annoverare anche le piattaforme di rilascio: la versione testata girava su PC ma l'assenza di conferme su quali sistemi vedranno l'arrivo del gioco, indica probabilmente un qualche tipo di trattativa per un'esclusiva temporale. Non c'è fretta, comunque, il 2014 è ancora distante e avremo modo di tornarci sopra ancora e ancora.
CERTEZZE
- Ottima atmosfera, protagonista interessante
- Visivamente affascinante
- Gameplay con tanti sviluppi possibili
DUBBI
- Piattaforme ancora in via di definizione