Gente pagata per uccidere altra gente. Non si tratta di un tema nuovo per Goichi Suda, che l'ha già affrontato, ovviamente a suo modo, prima con Killer 7 e poi con il frenetico No More Heroes, uscito nel 2008 su Wii.
Il protagonista di quel gioco, Travis Touchdown, dopo aver vinto all'asta su internet una spada laser rimane a corto di soldi e decide di intraprendere la carriera del killer professionista, confrontandosi quindi con una serie di avversari sempre più forti e strampalati. Nel caso di Killer is Dead la questione viene affrontata in modo differente, con uno stile noir che per molti versi rappresenta qualcosa di inedito per Grasshopper Manufacture ma che non rinuncia a parentesi goliardiche, a un sostanzioso fan service e a una buona dose di situazioni al limite. Mondo Zappa (ebbene sì, si chiama così), il personaggio centrale del nuovo titolo, non è uno sweeper improvvisato bensì un veterano del settore, che si muove in uno scenario futuristico senza che il suo potente braccio bionico susciti chissà quali reazioni fra la gente che lo osserva. Ci troviamo infatti in un luogo diverso da quello che conosciamo, dove l'alta tecnologia collide con antiche forze demoniache che sono riemerse per portare il mondo nell'oscurità... a meno che qualcuno non glielo impedisca. Sarà proprio quello il nostro lavoro.
Vivo, morto o X
Il protagonista di Killer is Dead è una sorta di novello agente 007, un guerriero letale ma elegante, che non a caso ha un debole per le donne e sa bene come sedurle. L'infallibile katana che brandisce, denominata "Gekkou", ha la capacità di assorbire il sangue dei suoi nemici e incanalarlo per riempire una barra che, una volta completa, ci permette di rilasciare quattro differenti finisher tanto spettacolari quanto brutali.
La prima, "Assassination", vede Mondo afferrare il proprio avversario e "girargli intorno" in un attimo, tagliandogli la testa di netto; "Slaughter" si presenta invece come una manovra più rude, che sfrutta gli innesti cibernetici del personaggio per permettergli di sollevare il nemico e schiacciarlo a terra con inaudita violenza; la finisher denominata "Punisher" coinvolge il braccio robotico di Mondo, che viene puntato contro il torace della vittima e lo fa letteralmente esplodere aprendo il fuoco; "Execution", infine, consiste in un rapido affondo di spada nel collo dell'avversario, che muore in pochi istanti. Ognuna di queste quattro manovre garantisce l'ottenimento di oggetti che possono incrementare e ripristinare la "barra del sangue" e la barra della salute, nonché fungere da moneta per l'acquisto di potenziamenti. Il gameplay di Killer is Dead si pone come la sintesi dell'esperienza maturata finora da Grasshopper Manufacture con il genere action, reintroduce i combattimenti all'arma bianca del già citato No More Heroes ma guarda con interesse anche a quanto fatto di recente da team come Platinum Games, che con Metal Gear Rising: Revengeance hanno fornito un'interpretazione rapidissima e spettacolare dell'arte della spada.
I comprimari
È Mondo Zappa il protagonista di Killer is Dead, ma nel corso dell'avventura il personaggio si troverà a interagire con vari comprimari, a cominciare da Vivian Squall, una donna giovane e bella che è anche il suo boss. Ci sono poi Mika Takekawa, l'assistente di Mondo, e figure come il veterano Brian Roses, un ex killer ritiratosi, o il malvagio criminale Victor, dotato di potentissimi innesti bionici.
Splendido splendente
Killer is Dead promette combattimenti frenetici, manovre devastanti e una rosa di nemici particolarmente ricca, in cui figurano persino guerrieri che si muovono nello scenario cavalcando una tigre, ninja silenziosi, mostri di vario tipo, cyborg simili ai terminator e finanche creature giganti, capaci di distruggere interi palazzi con un pugno.
Ciò che possiamo aspettarci sul fronte dei contenuti è dunque un mix delle esperienze finora proposte da Suda51, in una girandola di combo e duelli all'arma bianca che vengono inframezzati da cutscene in cui la sensualità regna sovrana, con Mondo che addirittura ha a disposizione un paio di "occhiali gigolò" che gli permettono di guardare attraverso i vestiti delle tante ragazze che gli gravitano attorno, e che svolgono in pratica la funzione di ammiccanti "Bond girl".
L'influenza del personaggio creato da Ian Fleming si avverte anche nello stile grafico, caratterizzato da modelli poligonali in cel shading che rappresentano un'evoluzione di quanto visto in No More Heroes per quanto riguarda dettagli e qualità delle animazioni. Le atmosfere sono tuttavia completamente diverse, qui si gioca sulle ombre e su di un persistente effetto "bloom", soluzioni che riportano alla mente anime giapponesi di recente fattura. I trailer rilasciati finora sono davvero promettenti, ma cosa possiamo realisticamente aspettarci dal prodotto finito? Di certo una serie di situazioni folli, anche per gli standard a cui Grasshopper Manufacture ci ha abituato, e una trama che difficilmente si porrà come qualcosa di più di un semplice pretesto per tirare fuori la katana e fare a pezzi qualche mostro. Per i fan dei lavori di Goichi Suda, tuttavia, questo basta e avanza...
CERTEZZE
- La firma di Suda51
- Stile grafico molto ben caratterizzato
- Ambientazione affascinante
DUBBI
- Quali progressi sul fronte del gameplay?
- Difficile aspettarsi una trama sensata
- La campagna potrebbe avere una durata limitata