Lo abbiamo visto poco tempo fa, qui all'E3 ci siamo divertiti a giocare di di nuovo con Killer is Dead, il nuovo titolo del visionario designer giapponese Goichi Suda, meglio conosciuto col nome Suda 51. Qui a Los Angeles abbiamo assistito ad una breve demo nello stand di Deep Silver, il distributore europeo del gioco, mentre sullo showfloor abbiamo giocato una missione nuova di zecca, uno degli episodi che compone l'arco narrativo in pieno stile da serie tv del gioco. Le dinamiche di combattimento sono apparentemente semplici: Mondo Zappa, combatte i suoi avversari armato di una letale katana realmente assetata di sangue, ma può contare anche sul braccio sinistro bionico dotato di fucile ( o di altre armi che si sbloccano con la progressione) che possono stordire gli avversari o ucciderli sul colpo in caso di head shot.
Schivata e affondo
Parata e schivata completano meccaniche estremamente immediate e da subito gratificanti, impreziosite dal solito peculiare stile visivo dei lavori di Suda 51, un cel shading dai colori acidi con modelli e ambienti fortemente contrastati, il tutto innaffiato da abbondante emoglobina che letteralmente esplode dopo le veloci sciabolate di Mondo. Il vero segreto del successo del protagonista sta tutto nella sua capacità di assorbire il sangue inanellando colpi su colpi, col contatore che sale vertiginosamente di livello in livello sin al massimo, il quinto. Inoltre con la progressione nuovi tipi di attacco si "sbloccano" potenziando le capacità offensive del protagonista. Ma Mondo può anche "aspettare" gli avversari, utilizzando tanto la parata quanto una sorta di schivata attiva per cogliere di sorpresa gli avversari.
Il timing come in buon hack'n'slash è necessario, ma da quanto provato il tutto è parso estremamente veloce da mettere in atto. Possiamo evadere il colpo avversario arrivandogli velocemente addosso grazie ad un vero e proprio scatto "di potenza", oppure, molto più efficacemente quando gli siamo vicini spostarci di lato e scaricare tutto la nostra potenza in un sol fendente, sottolineato dal solito quick time event col risultato di una kill istantanea. Meccaniche piuttosto varie, alle quali si aggiunge anche un pugno caricato capace di spezzare la guardia dei nemici più coriacei. Abbiamo visto e giocato un paio di livelli. In presenza di Suda 51 stesso ci è stato mostrata la parte finale di un capitolo rilasciato qualche tempo fa, quella dell'inseguimento in moto tra Mondo e un boss a cavallo di una tigre. Boss che una volta disarcionato ha continuato a lottare strenuamente, fino a quando, come estrema ratio, ha evocato la tigre raffigurata nel suo tatuaggio sulla schiena. Come da tradizione dello sviluppatore giapponese il combattimento è stato piuttosto lungo, imperniato su diversi pattern d'attacco dell'avversario, tanto da dalla distanza che da vicino, cosa questa particolarmente utile per vedere il sistema di schivate attive e parate a disposizione di Mondo.
Spade e languide occhiate
Successivamente, pad alla mano, ci siamo spostati circa a metà gioco, dando l'assalto ad una installazione militare difesa da decine di strani soldati, droni volanti e anche un bel boss duro da mandare a tappeto. Qui abbiamo dovuto utilizzare tanto la spada quanto il braccio bionico, visti i molti nemici presenti, cercando di immobilizzarli per quella frazione di secondo necessaria per tentare l'affondo di spada, tenendoli quindi a distanza, evitando insomma che ci circondassero. La battaglia col boss per metà umano e per metà robotico è stato particolarmente gratificante, lungo come da copione, perfetto nel mettere alla prova quanto imparato negli scontri precedenti, e terminato con una bella esecuzione di spada. Da ultimo ci siamo spostati su un episodio "leggero" che ci ha visto accantonare la katana per dedicarci alla nobile arte del gigolò.
Mondo è infatti circondato da belle ragazze nell'agenzia di killer internazionali per cui lavora, l'ispirazione viene da James Bond e le sue Bond girl. Siamo al bancone di un bar, dobbiamo flirtare con una bella ragazza mora dagli occhi verdi, guardarla negli occhi, e mentre lei distoglie lo sguardo sbirciare nelle sue zone più piccanti. Se poi indossiamo degli occhiali "magici", sul tipo di quelli che si vendevano una volta nei giornalini tipo Skorpio, possiamo anche vedere la sua lingerie e capire quali regali gradisce di più per conquistarla. Follia allo stato puro insomma, una divagazione diversa dal solito che riesce perfettamente nel farci prendere una pausa ristoratrice dopo combattimenti all'ultimo sangue. Suda 51 non si smentisce insomma. Killer is Dead è un suo gioco al cento per cento, anche se il tono generale è meno scanzonato, più serioso e meno demenziale del solito. Il gameplay con le due dinamiche di combattimento per nulla banali ci è piaciuto, col plus di scontri con i boss davvero esaltanti. Il destino di Killer is Dead si giocherà quindi sul versante della varietà, ma questo lo potremo scoprire solo quando potremo testare più a lungo e a fondo il gioco.
CERTEZZE
- Sistema di combattimento profondo ma immediato
- Tecnicamente e stilisticamente molto valido
- Serioso ma ugualmente fuori di testa
DUBBI
- Il titolo necessita di tanta varietà e buon ritmo