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Quella volpe di PES

Il nostro primo contatto con il nuovo Pro Evolution Soccer, powered by Fox Engine

PROVATO di Antonio Fucito e Andrea Palmisano   —   14/06/2013
Pro Evolution Soccer 2014
Pro Evolution Soccer 2014
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FIFA o PES è ormai una domanda ricorrente tra appassionati di giochi di calcio, ma l'evidenza da un paio di stagioni è che non esiste più una risposta "giusta" e una sbagliata: semplicemente, si tratta di due prodotti di qualità che offrono un approccio sensibilmente differente allo sport più amato del mondo. Come da tradizione, l'appuntamento dell'E3 è l'occasione buona per vedere grossomodo per la prima volta la nuova edizione di entrambi i prodotti, e proprio per questo motivo abbiamo avuto modo di fare un passaggio presso lo stand Konami in maniera tale da provare con mano una versione alpha di PES 14 e scambiare quattro chiacchiere con il team di sviluppo. Tramite quest'ultimo abbiamo approfondito un po' le caratteristiche destinate a definire l'edizione di quest'anno, che certamente non è avara di novità.

Quella volpe di PES

La prima è senza dubbio legata all'adozione del motore grafico FOX Engine, un cambiamento piuttosto atipico per una serie considerando che siamo praticamente a fine ciclo vitale della current gen di console; evidentemente però la decisione si è resa necessaria per garantire una evoluzione del prodotto, così come per gettare le basi per il futuro approdo su next gen che però non avverrà tanto presto. A differenza di FIFA infatti che ha già programmato il debutto sulle nuove piattaforme in questa stagione, per PES le cose sono più nebulose ed è probabile che si dovrà attendere l'anno prossimo per il tanto atteso salto. Considerando però gli ottimi risultati ottenuti col FOX Engine, l'attesa potrà essere più che tollerabile; dal punto di vista tecnico infatti lo stacco in avanti è evidente, soprattutto quando le inquadrature ravvicinate mostrano il livello di dettaglio magari dei volti dei calciatori, così incredibilmente fedeli agli originali, o con le eccellenti animazioni davvero ben collegate tra loro.

Tutti in campo con PES

Ma la componente grafica non è ovviamente l'unica novità, perché per esempio nei dribbling si potrà gestire in maniera indipendente lo spostamento del peso del corpo del giocatore con risultati molto più realistici. Ma dato che è l'intelligenza artificiale l'ambito in cui i titoli sportivi stanno cercando di svilupparsi per tendere verso il realismo, quest'anno l'emotività sarà un fattore importante per i giocatori virtuali di PES 14; non soltanto il morale, ma in maniera più completa tutta una serie di fattori influenzati da ambiente e da andamento della partita che si risolvono nell'atteggiamento dell'atleta, nella reattività, nella capacità di sfruttare al meglio le proprie qualità. Se tutto ciò sarà effettivamente percepibile in partita, questo lo potremo scoprire solo provando approfonditamente il gioco dopo la sua uscita nei negozi.

Quella volpe di PES

Più concreto è invece il Player ID, che rispetto all'episodio precedente va stavolta a interessare il doppio dei giocatori. C'è poi tutta una serie di miglioramenti tanto alla fase offensiva quanto difensiva che vanno a contraddistinguere come sempre una nuova iterazione di un titolo sportivo. Detto questo, parliamo però delle impressioni preliminari che abbiamo avuto giocando una manciata di partite alla build disponibile in fiera, che prevedeva la presenza di due squadre: il Bayern Monaco fresco vincitore di Champions League ed il Santos. Abbiamo già accennato alla somiglianza incredibile dei calciatori con le loro controparti reali, che si apprezza soprattutto nei replay, gli stadi invece hanno subito un miglioramento solo marginale, anche a causa dell'aliasing ancora marcato a questo punto dello sviluppo. Le collisioni finalmente sono realizzate con tutti i crismi del caso o almeno così pare, non abbiamo riscontrato compenetrazioni tra i giocatori ne comportamenti innaturali, ed in più di un'occasione abbiamo apprezzato il perfezionamento di questo particolare aspetto.

Quella volpe di PES

La fisica della palla, da sempre uno dei punti di forza della serie, appare più rifinita e convincente, quello che però si nota maggiormente grazie al nuovo motore grafico sono i binari che sembrano avviarsi finalmente verso il pensionamento, in aggiunta ad animazioni più credibili. Di contro la risposta dei giocatori a questo punto dello sviluppo non è ancora soddisfacente; gli stop, i cambi di direzione e i dribbling sono troppo lenti perché "aspettano" che l'animazione apposita finisca prima di dare pieno controllo al giocatore, un comportamento anomalo che inficia un po' nel feeling generale. Detto questo, dopo aver giocato Pro Evolution Soccer 2014 si nota da subito la presenza di cambiamenti "sotto il cofano" importanti e le basi per una nuova partenza tesa ad eliminare i difetti storici della serie. Se questo tentativo andrà a segno da subito lo scopriremo nei prossimi messi, all'avvicinarsi del titolo nei negozi.

CERTEZZE

  • I binari verso il pensionamento
  • Si vede che c'è tanto di nuovo sotto il cofano
  • Volti dei giocatori impressionanti

DUBBI

  • Reattività dei giocatori da rivedere
  • Il comparto grafico è ancora sporco e non memorabile