L'E3 2013 si è conclusa e le console di nuova generazione hanno rubato la scena a tutti gli altri attori del panorama videoludico. Una valanga che ha messo in un angolo Nintendo, presentatasi dopo anni senza una conferenza ufficiale, e convinto sviluppatori e publisher a concentrarsi unicamente sulle versioni per PlayStation 4 e Xbox One dei loro titoli.
E il PC? Nonostante qualche spunto interessante, è evidente che la piattaforma Windows è stata poco considerata e non ha trovato una continuità nella sua proposta, affidata a qualche iniziativa di singoli protagonisti. Nvidia, dal canto suo, continua a sviluppare un ecosistema composto da diversi elementi differenti che vanno però nella stessa direzione. Ovvero mettere nelle condizioni di giocare a casa su computer di fascia altissima così come in movimento attraverso dispositivi dotati di processori Tegra e in un futuro prossimo anche tramite GRID, sfruttando l'innovativo cloud computing. I numeri che Nvidia utilizza per "difendere" il proprio impegno su PC - qui accanto in foto - sono impressionanti sia per numero di sviluppatori che per giocatori e quindi ricavi, ma è ovvio che a differenza della scena console, quella PC si presenta in forme e con potenzialità diverse in differenti mercati del mondo. Ne ha parlato diffusamente durante un incontro tenutosi a margine della fiera losangelina, mentre tra le mura della fiera abbiamo messo le mani sulla versione finale di Shield.
Nvidia difference?
Negli ultimi anni uno degli sforzi principali di Nvidia in ambito gaming è stato quello fatto per accompagnare il rilascio di hardware, con software capace di permettere una miglior esperienza di gioco. GeForce Experience e Shadow Play sono l'ultimo e più appariscente effetto di questo progetto, ma i vari FXAA, Global Illumination, Per Pixel Mapping e Improved Parallax Occlusion Mapping sono solo alcune delle tecnologie sviluppate e utilizzate su PC, ma anche console, da decine e decine di giochi.
Sul palco della conferenza a cui abbiamo assistito si sono susseguiti nomi importanti dell'industry, che hanno fatto vedere come le loro più recenti opere utilizzino questi avanzamenti tecnici. Randy Pitchford di Gearbox Software, ad esempio, ha mostrato una demo del prossimo contenuto scaricabile per Borderlands 2, Tiny Tina's Assault on Dragon Keep, e dell'utilizzo che fa in particolare di PhysX, con tanto di effetti particellari ed esplosioni avanzate oltre che di una fino a poco tempo addietro inedita interazione con i tessuti. È stato inoltre annunciato che cinque titoli di prossima uscita - Assassin's Creed: Black Flag, Watch Dogs, SplinterCell: BlackList, Batman e The Witcher 3 - avranno un'ottimizzazione dedicata per schede Nvidia, per sfruttare al meglio feature legate alle DirectX 11, come la tassellatura. In particolare il gioco di ruolo di CD Project Red godrà di uno studio specifico fatto per rendere al meglio capelli dei personaggi e peli degli animali, oltre che di rifiniture volte a migliorare la resa delle nuvole volumetriche, la simulazione delle onde del mare, i riflessi in tempo reale e via dicendo. L'impatto, come anche già spiegato all'interno della nostra anteprima, è assolutamente straordinario e i video in questa pagina ne danno un piccolo assaggio. Inoltre i più importanti motori grafici in circolazione, dall'Unreal Engine 4 fino al Frostbite 3, dal Source fino all'id Tech 5 e al CryEngine 3, supportano il pacchetto di tecnologie Nvidia. Il risultato di questo lavoro è stata una crescita che ha garantito nel primo quarto di quest'anno il 66% delle quote di mercato sulle schede video discrete.
Il momento di Shield
Il mercato delle schede video discrete, almeno in ambito gaming, sembra segnare numeri positivi per Nvidia. La sfida più importante per il presente ma soprattutto per il futuro della società, però, sarà in ambito cloud computing e mobile. Se per il primo la tecnologia GRID è pronta e attende di essere abbracciata dai partner intenzionati a sfruttarla per la vendita di contenuti, il mercato mobile è già inondato di dispositivi con processori Tegra installati. Tra qualche settimana l'esperienza fatta negli anni lavorando con i produttori di smartphone e tablet si concretizzerà in Shield, gadget Android dedicato al gioco che arriverà presto negli Stati Uniti e, siamo convinti, prima o dopo anche negli altri mercati. La versione finale di Shield testata durante l'E3 ha fatto diversi passi in avanti rispetto a quella provata alcuni mesi or sono, soprattutto in termini di qualità costruttiva. Abbiamo giocato prodotti pensati per essere venduti tramite Google Play ma anche altri eseguiti su desktop e poi inviati alla console portatile in streaming, in entrambi i casi con risultati soddisfacenti. Certo il prezzo non sarà contenuto - Nvidia deve guadagnare dall'hardware, non potendo contare sulle royalties - e non è semplice capire quanti sviluppatori abbracceranno il progetto contribuendovi quantomeno con alcune feature dedicate. Restiamo insomma alla finestra per capire quali reazioni seguiranno il lancio, in attesa di provarla con mano per un periodo esteso di tempo e poter quindi trarre le conclusioni del caso. Per Nvidia, rimasta fuori dal carosello delle nuove console, si prospetta insomma un periodo di sfide impegnative: ha davanti parecchie porte ed è intenzionata ad aprirle tutte, bisognerà solo capire quanto successo avrà in ciascuna delle sue molteplici iniziative.