La conferenza che tradizionalmente Electronic Arts tiene prima di ogni E3 è stata quest'anno dominata dalle console di prossima generazione, cioè Xbox One e PlayStation 4. Come sempre la compagnia canadese ha presentato anche una serie di titoli interessanti, da FIFA 14 al nuovo NBA Live, passando per TitanFall, anche se la parte del leone l'ha recitata Battlefield 4, con una demo della componente competitiva e una mappa ambientata a Shangai che univa ben 64 giocatori a un'ambientazione dinamica. In un contesto così ricco di annunci ed esposizioni di giochi, ha suscitato un certo clamore fra il pubblico, giustamente aggiungiamo noi, un "semplice" teaser in computer grafica, quello relativo al terzo titolo della saga di Dragon Age. Filmato che, diciamolo subito, ha lasciato però pure un po' l'amaro in bocca agli avventori, speranzosi perlomeno di vedere qualcosa del gioco vero e proprio, o di avere qualche informazione più dettagliata su di esso, magari sullo stadio di lavorazione raggiunto da questo atteso ritorno. Cosa che invece non è avvenuto, e che in parte è stato demandato come vedremo tra poco, a interviste successive all'evento. Ma procediamo con ordine, partendo dal trailer in questione.
BioWare torna sul suo universo fantasy più recente con DA:Inquisition. È questo il capitolo definitivo?
Il trailer dell’E3
Il filmato, dal taglio cinematografico e dal piglio avvincente, si apriva con le immagini di una battaglia appena conclusa. Decine i corpi sparsi sul terreno, fiamme e desolazione ovunque. Un guerriero si chinava su un cadavere per accarezzargli il volto coperto da un telo. Era Varric Tethras, il nano che nel secondo Dragon Age combatteva al fianco di Hawke ed era la voce narrante di quel capitolo. In sottofondo, una musica epica accompagnava le parole recitate da una donna fuoricampo che raccontava di come in quella terra lei avesse visto più di quanto chiunque potesse immaginare, e che nulla era stato risparmiato dai fuochi dal cielo. Mentre la scena cambiava mostrando al pubblico la possente figura di Arishok, il leader dei guerrieri Qunari, la voce continuava dicendo che la fede era stata ridotta in cenere, e che anche le alleanze erano andate in frantumi, mentre il mondo andava in pezzi.
Subito dopo venivano fatte vedere le sequenze del violento assedio di un castello, bombardato con grosse palle di fuoco lanciate con ogni probabilità da alcune catapulte. E mentre le urla della battaglia echeggiavano nell'oscurità, il cielo improvvisamente si apriva, come squarciato da una innaturale luce di un verde intenso, e da decine di sfere infuocate dello stesso colore che precipitavano sul terreno liberando, forse, decine di orrende creature demoniache. Fino all'apparizione successiva di un enorme e spaventoso dragone. Il video si chiudeva con la comparsa di una figura femminile che rivelava finalmente le sembianze di quella che era stata fino ad allora la voce narrante: Morrigan di Dragon Age: Origin, l'ambigua incantatrice mutaforma figlia della strega delle Selve Flemeth, che aveva ricoperto un ruolo molto importante nelle avventure del primo episodio della saga. Guardando verso gli spettatori la donna lanciava un messaggio al videogiocatore, sostenendo che l'oscurità si stava avvicinando: "ti farai avanti per affrontarla, o condurrai questo mondo a una triste fine?" Il trailer finiva così, lasciando come detto all'inizio i presenti incuriositi e desiderosi di saperne di più sul progetto. A noi in particolare sarebbe piaciuto poter avere qualche chiarimento sulle voci che vorrebbero una trama dalle sfumature più cupe, con parecchi dei suoi elementi narrativi tratti dalle vicende raccontate nel romanzo Dragon Age: Asunder, ma con in più all'orizzonte una minaccia ancora più grande che potrebbe coinvolgere tutte le fazioni in lotta. E avere conferme o meno che il protagonista possa essere davvero il figlio di Morrigan come si era vociferato più di un anno fa. Di certo abbiamo appreso che il prodotto sarà ambientato come sempre nel continente di Thedas, anche se l'area di gioco questa volta coprirà in dimensioni un territorio geograficamente più grande rispetto ai suoi predecessori, con nuove locazioni tutte da scoprire (si parla di Orlais).
Un mondo aperto
Come anticipato nel paragrafo di apertura, successivamente all'evento di Los Angeles sono trapelate altre interessanti notizie sul progetto, alcune delle quali direttamente dalla produzione e dunque attendibili. Per esempio Frank Gibeau, presidente di EA Labels, ha dichiarato che Inquisition sarà un capitolo del tutto nuovo, e che quindi non sarà un sequel dei due giochi precedenti in senso letterale, ma sarà comunque connesso. Tant'è che sarà possibile importare i salvataggi dai vecchi Dragon Age, e le decisioni che i videogiocatori hanno preso giocando a essi avranno un loro impatto sulla nuova storia. Storia dove la parola "inquisizione" del titolo avrà un ruolo significativo negli eventi che gli utenti vivranno. Ci sono state poi le parole di Yanick Roy, studio director di BioWare Montreal, il quale ha affermato che diversi punti in comune ci saranno pure tra il futuro Mass Effect 4 e questo prodotto per quanto riguarda le meccaniche di gioco.
A quanto pare, infatti, una prima parte dei documenti di design dello sci-fi RPG sarebbe già pronta, e questo sarebbe stato possibile solo grazie al contributo del team responsabile del terzo Dragon Age, dal cui lavoro il gruppo dietro al nuovo Mass Effect avrebbe tratto alcuni elementi in termini di gameplay per velocizzare la fase di sviluppo. Insomma, oltre a condividere il medesimo engine, il Frostbite 3 di DICE, i due titoli avranno dei punti in comune pure nel sistema di gioco. In tal senso non è stato ancora chiarito se la componente azione sarà nuovamente preponderante sulle meccaniche tipiche dei giochi di ruolo, o se viceversa queste torneranno prepotentemente alla ribalta. BioWare si è limitata a dire che l'obiettivo che si è prefissata con questo progetto è quello di costruire un mondo di gioco non lineare ma più aperto, e che cercherà di trovare un certo equilibrio a livello di gameplay fra le due precedenti produzioni. In Dragon Age: Inquisition, infatti, il team di sviluppo avrebbe intenzione di includere il meglio di Dragon Age: Origins e di Dragon Age II, cercando di ottenere un bilanciamento che possa soddisfare tutti i fan, sia quelli che hanno amato il primo e "odiato" in parte il secondo, e chi invece di contro ha apprezzato di più quest'ultimo e un po' meno il predecessore. Sperando però, aggiungiamo noi, che ciò non si traduca in un autentico pastrocchio, e che gli sviluppatori non commettano quei classici errori tipici di chi vuole accontentare un po' tutti, senza riuscirci pienamente.
A conferma di tutto ciò ci sono state delle indiscrezioni, che comunque invitiamo sempre a prendere in considerazione con molta cautela, secondo le quali da Dragon Age II dovrebbe essere ripreso il sistema relativo alle quest. Come ricorderete nel secondo capitolo della saga ce ne erano tante, legate con il gameplay e con la sua progressione, gestibili grazie a un quest log "intelligente" che le suddivideva in principali, secondarie, sotto-trame, quest dei compagni di viaggio e dicerie su cui indagare. Con esso dovrebbe inoltre essere riproposto il funzionale sistema di navigazione tra le locazioni, che mostrerà sempre in maniera chiara quali missioni secondarie saranno presenti in ogni zona del mondo di gioco. Elemento utile considerando l'impronta open-world che verrà dato al progetto. Da Dragon Age: Origins dovrebbero invece essere ripresi in particolare lo schema di personalizzazione dell'avatar e dei suoi compagni di avventura, e una versione riveduta del battle-system, semplificata ma al contempo in grado di offrire un certo livello di sfida ai puristi del genere. Si vocifera di opzioni settabili per attivare o disabilitare parecchie funzioni, in modo da rendere la vita più facile ai giocatori meno smaliziati e difficile il giusto a quelli più scafati. Staremo a vedere. Noi, intanto ci fermiamo qui con la nostra anteprima, in attesa di poter avere fra le mani più informazioni ufficiali e di poter vedere qualcosa di più concreto rispetto a un teaser trailer. Per ora abbiamo la speranza che con questo nuovo capitolo della saga di Dragon Age, BioWare ci regali un'esperienza ancora più coinvolgente, catapultandoci in un mondo fantasy cupo e affascinante allo stesso tempo, in grado di assorbire letteralmente il videogiocatore con una trama profonda e una giocabilità ricca e variegata.
CERTEZZE
- Trama più cupa e meno superficiale rispetto a Dragon Age II
- Un mondo vasto e ricco di luoghi da esplorare
- Personaggi meglio delineati per quanto riguarda il background
- Interessante l'opzione per importare i salvataggi dei predecessori
DUBBI
- Le meccaniche di gioco saranno davvero ben bilanciate fra azione e gioco di ruolo?
- Quale sarà il reale impatto nell'avventura delle scelte operate dal giocatore nei due prequel?