Un tempo autentico terreno di conquista per tutti i principali produttori cinesi di smartphone Android, la fascia economica ha negli ultimi anni perso un po' di appeal, probabilmente a causa dei profitti limitati che è capace di generare quando si parla di dispositivi che devono uscire sul mercato sotto allo soglia psicologica dei 300€.
In questa recensione dell'Honor 400 Lite ci occupiamo però del nuovo tentativo dell'azienda in questo specifico segmento, con uno smartphone che adotta un approccio per certi versi diverso dal solito: parliamo infatti di un prodotto venduto a un prezzo di listino di 299€ (peraltro già scontato di 50€ al momento in cui scriviamo) che vanta un'estetica premium con evidenti ispirazioni al mondo Apple e una certa propensione alla fotografia, ma che mette le prestazioni decisamente in secondo piano.
Caratteristiche tecniche dell'Honor 400 Lite
Non è certo sorprendente scoprire che uno smartphone budget non punti su una dotazione hardware di ultimo grido, e Honor 400 Lite non fa eccezione alla regola, presentando anzi una scheda tecnica soltanto sufficiente considerando il suo posizionamento sul mercato.
Il SoC è quel MediaTek Dimensity 7025 Ultra già visto su dispositivi di fascia bassa come il Redmi Note 14: un processore octa core affidabile ed economico anche dal punto di vista energetico ma che non è certamente un cavallo di razza. La GPU IMG BXM-8-256 che lo accompagna è se possibile ancora più modesta, e come vedremo nel dettaglio nel paragrafo dedicato, le performance dello smartphone sono da entry level assoluto.
Nell'unica versione commercializzata in Italia le memorie contano su 8 GB di RAM di tipo LPDDR4X e 256 GB di spazio di archiviazione di tipo UFS 2.2, e per entrambe i test di velocità hanno dato buone risposte, quindi in questo senso c'è poco di cui lamentarsi.
Lato connettività Honor 400 Lite conta su 5G, Wi-Fi 5 (non è dunque contemplato quello di ultima e penultima generazione), GPS, Bluetooth 5.3 e NFC, mentre la porta USB-C è di tipo 2.0. Non banale per questa fascia di prezzo il supporto per una eSIM che si può affiancare alle due schede fisiche, con l'unica limitazione di poterne utilizzare al massimo due contemporaneamente.
La certificazione IP64 significa che Honor 400 Lite è protetto dalle infiltrazioni di polvere e può resistere senza problemi a qualche spruzzo d'acqua, uno standard più che adeguato per la categoria.
Votata al risparmio anche la dotazione di accessori, con la confezione che contiene soltanto lo smartphone e un cavo USB-C.
Scheda tecnica Honor 400 Lite
- Dimensioni: 161 x 74.6 x 7.3 mm
- Peso: 171 grammi
- Display:
- AMOLED da 6.7"
- Risoluzione 1080 x 2412
- Refresh rate a 120 Hz
- Luminosità di picco 3500 nit
- Aspect Ratio 20:9
- SoC: Mediatek Dimensity 7025 Ultra
- GPU: IMG BXM-8-256
- RAM: 8 GB di tipo LPDDR4X
- Storage: 256 GB di tipo UFS 2.2
- Fotocamere posteriori:
- Principale Wide 108 MP, f/1.8
- Grandangolare Ultra-Wide 5 MP, f/2.2
- Fotocamera frontale:
- Principale Wide 16 MP, f/2.5
- Connettività Wi-Fi: 802.11 a/b/g/n/ac
- Bluetooth: 5.3 con A2DP/LE
- Sensori: Accelerometro, Giroscopio, Bussola elettronica, Prossimità, Impronta Digitale
- Resistenza agli elementi: Certificazione IP64
-
Colori:
- Marrs Green
- Velvet Black
- Velvet Grey
- Batteria: 5230 mAh
- Prezzo:
- 8 GB RAM + 256 GB Storage | 299,00€
Design
Per usare un eufemismo, potremmo dire che Honor si è fortemente ispirata agli ultimi iPhone per il design del suo 400 Lite: che si tratti di una sincera forma di adulazione o un più furbo tentativo di appropriarsi di un look estremamente riconoscibile poco conta, sta di fatto che ad un primo sguardo si potrebbe tranquillamente confondere questo smartphone con un prodotto Apple.
Basta però un'analisi più attenta per accorgersi subito di alcune differenze sostanziali, che riguardano per prima cosa i materiali: qui la plastica la fa da padrone, com'è normale che sia vista la fascia di prezzo del dispositivo. Una ricaduta positiva la si trova comunque nel peso estremamente contenuto di 171 grammi, che abbinato a dimensioni pari a 161 x 74.6 x 7.3 mm si traduce in uno smartphone decisamente compatto per gli standard odierni.
La scocca posteriore gode di una finitura opaca piacevole al tatto e piuttosto efficace nell'evitare di trattenere le impronte, mentre il modulo fotocamere è un quadrato posto nell'angolo superiore sinistro proprio come gli iPhone Pro, anche se qui ha dimensioni maggiori e una cornice interna di forma triangolare che verosimilmente ha l'unico scopo di tenere alla larga gli avvocati di Apple. Tre le colorazioni disponibili: Marrs Green, Velvet Black e Velvet Grey.
Lo schermo da 6.7 pollici è piatto e protetto da un vetro (Honor non specifica però di che tipo) e da una pellicola pre-applicata: le cornici non sono particolarmente sottili ma i bordi arrotondati contribuiscono a restituire un look semplice e pulito. Il punch hole per la fotocamera frontale è a forma di pillola, anche in questo caso non per chissà quale questione tecnica ma - di nuovo - per imitare lo stile iPhone.
Il frame è realizzato in plastica e presenta in basso la porta USB-C, lo speaker principale e il carrellino per le due nanoSIM, mentre tutti gli altri elementi si adagiano sul lato destro: si tratta del tasto di accensione, il bilanciere per il volume e del cosiddetto AI Button di cui parleremo più avanti ma che per un'incredibile coincidenza assomiglia parecchio al Camera Control di iPhone 16...
Display
Honor 400 Lite monta un display AMOLED da 6.7 pollici con risoluzione 2412 x 1080 e rapporto schermo-corpo del 93.7%: si tratta indubbiamente di un pannello più che buono per questa fascia di prezzo, che com'è normale presta il fianco a qualche limitazione ma che non lesina anche alcuni assi nella manica.
La luminosità di picco è di 3500 nit, e nonostante questo sia un valore che lascia spesso il tempo che trova, lo schermo di Honor 400 Lite è effettivamente abbastanza luminoso da essere ben leggibile in ogni condizione. Una densità di pixel di 394 PPI, la copertura del 100% dello spazio colore DCI-P3 e il PWM dimming a 3840 Hz completano un quadro certamente positivo.
La frequenza di aggiornamento massima è di 120 Hz ma la soglia minima è solo di 60 Hz, quindi l'always on display è presente ma giocoforza piuttosto limitato. Curiosa invece la modalità eBook, che tramuta i colori del display in scale di grigio per facilitare la lettura.
Fotocamere
Dal punto di vista fotografico, Honor 400 Lite sceglie una strada che può oscillare tra il coraggioso e lo scriteriato a seconda dei punti di vista: il modulo posteriore punta infatti tutto su una principale da 108 MP, accompagnata da un'ultra grandangolare da appena 5 MP che funge anche da sensore di profondità.
In buona sostanza, solo la principale è dunque effettivamente utilizzabile con profitto, e in questo caso c'è poco di cui lamentarsi data la fascia di prezzo, anzi: le foto scattate da Honor 400 Lite sono sempre di qualità anche in condizioni di scarsa illuminazione, c'è un discreto zoom digitale che arriva fino a 10x e in modalità Ritratto si possono sfruttare tre distinte lunghezze focali. Manca la stabilizzazione ottica, ma il software è abbastanza efficiente nel mettere una pezza quando serve.
Spostandosi sull'ultra grandangolare da 5 MP, ci si trova di fronte a una resa come prevedibile piuttosto deprimente, tanto che è meglio evitare di considerarla una vera fotocamera secondaria e tenersi buono il lavoro che fa in qualità di sensore di servizio.
Degna di nota la fotocamera frontale da 16 MP a fuoco fisso, con la quale si possono scattare selfie di tutto rispetto anche di notte, grazie a un piccolo flash che trova spazio nella pillola che ospita l'obiettivo.
Per quanto riguarda le riprese video siamo su un livello decisamente modesto, con le tre fotocamere che arrivano a un massimo di 1080p a 30 FPS con una stabilizzazione elettronica davvero essenziale: insomma, non aspettatevi di produrre chissà quali filmati con Honor 400 Lite.
Rientra poi quasi completamente nell'ambito fotografico l'utilizzo dell'AI Button posto sul lato destro del dispositivo: premendolo brevemente si attiva la fotocamera, dopo di che una sollecitazione rapida consente di scattare mentre una prolungata fa partire la registrazione di un video. Si può anche strisciare sulla superficie del tasto per gestire lo zoom, a completamento di un ventaglio di feature simpatiche ma forse un po' fuori posto in uno smartphone economico come questo.
Batteria
Per esigenze di linea, Honor 400 Lite non poteva montare una batteria incredibilmente capiente, e così ci si deve "accontentare" di un modulo da 5230 mAh: le virgolette tuttavia sono d'obbligo, in quanto il SoC davvero poco energivoro del dispositivo garantisce un'ottima autonomia. La tipica giornata di stress con uno sfruttamento intenso dello smartphone si conclude dunque con un considerevole margine residuo, e arrivare a toccare i due giorni lontano dalla corrente è una possibilità concreta per chi usa il telefono con moderazione.
Meno liete le notizie sul fronte delle modalità di ricarica, che mettono Honor 400 Lite in una condizione di sostanziale inferiorità rispetto a molti competitor. Il massimo che si può ottenere con un cavo USB-C e un alimentatore adeguato è di 35 W, che in termini pratici si traduce in circa 75 minuti necessari per passare dallo 0 al 100%: insomma, una potenza modesta e tempi non proprio brevissimi per gli standard attuali del mercato.
Assente la ricarica wireless come in praticamente tutti gli smartphone di fascia economica.
Videogiochi e prestazioni
Come abbiamo potuto vedere, la scheda tecnica di Honor 400 Lite è decisamente modesta, quindi non è certo questo il dispositivo che ci sentiremmo di consigliare a chi mette i videogiochi in primo piano: è infatti necessario abbassare parecchio le pretese in termini di fedeltà grafica per far girare i titoli più esigenti, e un grosso nome come Call of Duty: Warzone non è nemmeno scaricabile dal Play Store.
Non mancano tuttavia gli strumenti a corredo dell'attività videoludica, dal menu rapido Game Manager utile per modificare i parametri al volo all'app Game Center che offre una selezione di casual game. Niente per cui strapparsi i capelli, sia chiaro, ma sono comunque manifestazioni dell'interesse dell'azienda per questo specifico ambito. Quando si passa alle performance nei benchmark, però, iniziano le note davvero dolenti. Tanto per cominciare, il MediaTek Dimensity 7025 Ultra non supporta alcune funzionalità Vulkan, quindi i consueti test di 3DMark che siamo soliti eseguire per ogni smartphone in fase di recensione non erano avviabili. Niente da fare nemmeno per il benchmark GPU di Geekbench, con carichi di lavoro che non riescono ad ottenere la validazione necessaria per essere registrati dall'applicazione. Guardando a ciò che rimane, la situazione non è comunque delle più incoraggianti, con i valori di AnTuTu e Geekbench relativi alla CPU che mettono Honor 400 Lite in coda alla classifica della categoria budget.
Anche provando a spostare lo sguardo da cifre e numeri all'utilizzo quotidiano, la musica non cambia più di tanto, con più di qualche singhiozzo e lag che è ben percepibile anche in condizioni piuttosto tranquille. Perlomeno i bassi regimi del processore scongiurano qualunque fenomeno di thermal throttling, e Honor 400 Lite mantiene temperature moderate anche se messo sotto sforzo.
Esperienza d’uso
Come abbiamo già detto in precedenza, Honor 400 Lite ha dalla sua il fatto di essere uno smartphone abbastanza snello (per gli standard odierni, perlomeno) e che quindi è decisamente maneggevole e comodo da gestire anche con una sola mano. Leggero ma non fragile a quanto pare, dato che l'azienda lo considera resistente anche a cadute fino ad un massimo di 1.8 metri.
Sotto il profilo telefonico, Honor 400 Lite vanta una buona ricezione e una soddisfacente qualità dell'audio in chiamata. Il sensore di prossimità non è fisico ma virtuale, una precisazione che va fatta viste le perplessità che molti utenti nutrono nei confronti di questa tecnologia. Buono il lavoro dei sensori biometrici, con un lettore per le impronte digitali di tipo ottico incastonato sotto lo schermo e un riconoscimento del volto 2D efficiente quanto basta.
Venendo al comparto software, Honor 400 Lite arriva dotato di Android 15 declinato tramite l'interfaccia proprietaria MagicOS 9, una UI che sa farsi apprezzare per un look piuttosto distintivo rispetto a tanti altri sistemi.
C'è tutto ciò che serve, compresa una dotazione di funzionalità legate all'intelligenza artificiale abbastanza completa: oltre a Gemini e tutto il pacchetto di Google, ci sono i consueti strumenti di editing delle foto e un paio di feature "fatte in casa" fra cui spicca il cosiddetto Magic Portal, ovvero una maniera per selezionare oggetti sullo schermo e inviarli ad altre app per diversi scopi. Gioca un ruolo anche l'AI Button, che se premuto a lungo lancia Google Lens per effettuare ricerche e traduzioni istantanee di ciò che si inquadra con la fotocamera.
Per quel che riguarda il supporto, Honor non ha diffuso comunicazioni ufficiali in merito ma non ci aspettiamo niente di più di due major update e tre anni di aggiornamenti di sicurezza: un minimo sindacale che è piuttosto comune fra gli smartphone budget.
Conclusioni
Multiplayer.it
6.5
Se si cerca uno smartphone economico che assomigli tantissimo a un iPhone, con una buona fotocamera, uno schermo all'altezza e una batteria adeguata, Honor 400 Lite può essere una scelta assolutamente sensata, ancora di più se si trova in offerta o se si aspetta l'inevitabile calo dello street price. Se però alziamo anche solo leggermente l'asticella, Honor 400 Lite mette sul piatto una dotazione tecnica davvero povera che difficilmente può incontrare i gusti di un'utenza mediamente esigente, anche perché il mercato è letteralmente pieno di competitor più completi o di modelli anche di fascia superiore usciti qualche tempo fa e che si possono ormai trovare allo stesso prezzo.
PRO
- Fotocamera principale di buona qualità
- Autonomia e display convincenti
- Peso contenuto e resistenza notevole
CONTRO
- Hardware modesto anche per la categoria
- A livello di design è un clone di iPhone
- Il mercato è pieno di alternative più complete