La domanda più temuta dai redattori videoludici sta per avere finalmente una risposta. Be', quasi. "Now in development" può considerarsi tale? Sicuramente, è più di quel "boh" che ci siamo abituati a dire negli ultimi anni. Perché di Kingdom Hearts III se ne parla dal 2006,
da quando è uscito il prequel insomma, e non è che nel frattempo di Kingdom Hearts non ce ne siano stati altri. Chain of Memories, 358/2 Days, Birth by Sleep, Re:coded, Dream Drop Distance... più tutti i vari remix, le compilation, i remake e i porting. Il franchise è sempre vivo nei cuori dei fan, e nelle tasche dei producer. E nella testa di Tetsuya Nomura, l'artefice di uno dei più grandi tormentoni mediatici di questo decennio, che finalmente sembra voler mettere un punto fermo e dare una risposta alla domanda più temuta di cui sopra: quando esce Kingdom Hearts III? Ma se credevate che per la gallina dalle uova d'oro di Nomura sia finita, vi sbagliate di grosso...
Il mistero della Keyblade
Ebbene sì, Nomura in proposito è stato chiarissimo: Kingdom Hearts III non conclude la saga, bensì l'arco narrativo inerente a Xehanort, il cattivone che perseguita i nostri eroi direttamente e indirettamente sin dal primo episodio del franchise. In un certo senso lo sottolinea anche il montaggio iniziale del trailer, un collage di sequenze cinematiche prese da tutti i vari capitoli della saga, come a delineare il viaggio che ha portato Sora su quella spiaggia, davanti a quella Keyblade.
"Il fatto è che... hanno davvero bisogno di me. Devo andare. Sono quel che sono... grazie a loro", dice Sora, ed è una frase che abbiamo già sentito nel finale segreto di Birth by Sleep, quando Sora avvisa Kairi e Riku che andrà a cercare Tera, Ventus e Aqua, i loro "predecessori" scomparsi. Il problema, in un certo senso, è proprio la Keyblade che Sora trova sulla spiaggia delle Destiny's Islands nel trailer: è la Master Keeper di Eraqus, e l'ultima volta che l'abbiamo vista era stata impugnata da Aqua per distruggere la Land of Departure e trasformarla nel Castle Oblivion in cui è custodito il corpo di Ventus. Di conseguenza, dovrebbe trovarsi ancora con lei nel World of Darkness in cui è prigioniera. Come è arrivata su quella spiaggia? E com'è possibile che Sora riesca a impugnarla? La Master Keeper dovrebbe essere la Keyblade dei Maestri, e sappiamo che Sora non ha superato la prova del Mark of Mastery per diventarlo in Dream Drop Distance. Quindi, in teoria, dovrebbe essere Riku a riceverla. Oltretutto, nel trailer Sora si trova nelle Destiny's Islands, ma alla fine del prequel per 3DS abbiamo intuito che sarebbe andato a visitare i Dream Eater, mentre Riku e Kairi sarebbero rimasti nella torre di Yen Sid dato che la ragazza avrebbe dovuto imparare a brandire la sua Keyblade.
Cosa lo ha portato lì, insomma? Il mistero si infittisce, ma è perfettamente possibile che il ritrovamento della Master Keeper accada più in là nella storia, e non all'inizio del gioco. D'altra parte, Sora indossa gli stessi abiti di Kingdom Hearts II, quindi è plausibile che questo terzo episodio si svolga immediatamente dopo la conclusione di Dream Drop Distance, o poco più tardi. Sono tutte congetture, attenzione, ma vale la pena rifletterci su. Di sicuro, Square Enix non ha intenzione di approfittare della potenza della nuova generazione di console per deviare dalla strada battuta fino ad ora: se è vero che i modelli poligonali ammirati nel trailer appaiono incredibilmente dettagliati, è altrettanto vero che l'intenso ma raffinato uso del cel-shading mira a mantenere ben saldo l'aspetto cartoonesco dei personaggi e dei vari mondi. Non c'è posto per il realismo in questo universo di fantasia.
Il velo di mistero che avvolge Kingdom Hearts III sta cominciando finalmente ad alzarsi
Il mistero del gameplay
Al commovente montaggio di apertura del trailer segue una brevissima sequenza action che ci mostra Sora alle prese con un'orda di Heartless. La battaglia si svolge in quella che sembrerebbe proprio essere Twilight Town, un'altra location che, come le Destiny's Islands, finora è stata di importanza fondamentale nella mitologia del gioco. La città è una sorta di crocevia dei mondi più che un mondo a sé stante - è lì, infatti, che i nostri eroi hanno incontrato la maggior parte dei personaggi di Square Enix - e il fatto che sia invasa da un altro esercito di Heartless non lascia presagire nulla di buono. Sora si limita a schivare i nemici, sfoggiando le sue doti acrobatiche per saltare su un muro e poi balzare sullo sciame di Heartless.
Potrebbe trattarsi di una semplice meccanica di spostamento, oppure Square Enix potrebbe aver importato anche in Kingdom Hearts III l'apprezzatissimo sistema Flowmotion di Dream Drop Distance, che concedeva a Sora e Riku (e di riflesso ai giocatori) una spettacolare libertà di movimento mai vista prima. In questa sequenza, Sora impugna la sua prima Keyblade e indossa i vestiti di Kingdom Hearts II, ma ad attirare la nostra attenzione è il menù in basso a sinistra: non assomiglia per nulla a quello visto nelle recenti iterazioni Birth by Sleep e Dream Drop Distance, e questo potrebbe significare che Square Enix è tornata al più tradizionale menù dei due episodi principali della serie, mettendo da parte il sistema "deck" degli spin-off. In quel menù leggiamo tre opzioni: Attacco, Magia e Oggetti. C'è anche un punto interrogativo, più in basso, e una freccetta rivolta a sinistra. La linguetta in alto potrebbe suggerire che è possibile aprire un secondo menù a cascata spostando il cursore a sinistra, mentre il punto interrogativo potrebbe fare riferimento alle Drive Form di Kingdom Hearts II: del resto, l'interfaccia in basso a destra non mostra soltanto i ritratti e gli indicatori vitali di Sora, Pippo e Paperino, ma anche la barra EX. In Kingdom Hearts III potrebbero tornare insomma le Drive Form o il sistema D-Link di Dream Drop Distance... o forse tutti e due. Per quale motivo, in fondo, Sora dovrebbe rifiutare l'aiuto dei Dream Eater nella più grande battaglia che abbia mai affrontato? Una cosa è sicura: il velo di mistero che avvolge Kingdom Hearts III sta cominciando ad alzarsi. Non ci resta che seguire attentamente lo sviluppo del gioco, nella speranza di vedere qualcosa di più concreto durante l'imminente Tokyo Game Show.
CERTEZZE
- Molti nodi verranno finalmente al pettine
- È il capitolo più ambizioso della serie
- Il gameplay sembra ancora più dinamico
DUBBI
- Speriamo che la storia questa volta sia meno convulsa
- In che modo gli spin-off influenzeranno il gameplay?
- Agli utenti Xbox One non servirà un riassuntone iniziale?