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Il Dracula che tutti aspettavamo

Castlevania: Lords of Shadow 2 sembra essere quell'avventura che tutti si aspettano; ecco il nostro provato

PROVATO di Antonio Fucito   —   24/08/2013
Castlevania: Lords of Shadow 2
Castlevania: Lords of Shadow 2
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Se la nostra prima prova avvenuta durante l'E3 di Los Angeles ci aveva lasciati piuttosto soddisfatti, quella della Gamescom di Colonia ha confermato le nostre buone impressioni su Castlevania: Lords of Shadow 2 e, anzi le ha rafforzate, complice una bella chiacchierata con Dave Cox, produttore del gioco, e la nuova demo che ci è stata mostrata. Anche il titolo originale ci era piaciuto pur con tutti i suoi limiti, un reboot per la saga convincente nonostante i pochi punti di contatto rispetto ai capitoli storici in due dimensioni.

Il Dracula che tutti aspettavamo

Castlevania: Lords of Shadow 2 comincia esattamente dopo il primo capitolo e quel Mirrors of Fate per Nintendo 3DS che uscirà a breve anche in HD, con Gabriel Belmont che dovrà affrontare la minaccia di Satana ma anche di chi lo reputa un infedele. Le novità che saltano subito all'occhio ancor prima di mettere le mani sul pad sono tante; innanzitutto il livello grafico ed artistico, un bel passo avanti rispetto al prequel, con scorci mozzafiato, una complessità dello scenario eccellente e un taglio più cinematografico e spettacolare; il tutto condito da un character design che può essere definito di prim'ordine. Rimane ancora un po' troppo aliasing per le versioni console, ma mancano ancora parecchi mesi all'uscita di fine febbraio e, ovviamente, per la versione PC già sappiamo che non ci saranno questi problemi. I caricamenti sono un lontano ricordo, perché Mercury Steam ha scelto saggiamente di renderli invisibili all'utente e regalare una sensazione di continuità del mondo di gioco anche quando si passa da un'ambientazione all'altra. Dulcis in fundo, la telecamera è stata resa completamente libera e, inoltre, funziona decisamente bene anche senza "ritoccarla" manualmente con l'analogico destro, perlomeno nelle sezioni che abbiamo affrontato.

Gambe in spalla ed esplorazione

Seppur le dinamiche di base siano simili a quelle dell'originale, il sistema di combattimento è più vario e fluido che in passato. Nei nostri quindici minuti di demo abbiamo sperimentato le diverse mosse a disposizione di Gabriel e alternato senza alcun problema la schivata con la difesa e gli attacchi, "danzando" sul pad ed esibendoci in azioni molto spettacolari. Gabriel dispone della frusta che rappresenta l'arma principale, ma i due dorsali permettono di accedere alla spada Void e a quella Chaos; la prima permette di recuperare energia vitale per ogni colpo mandato a segno, la seconda di distruggere eventuali scudi o corazze nemiche.

Il Dracula che tutti aspettavamo

Queste armi così potenti non possono essere utilizzate all'infinito, però, perché hanno un'energia che si esaurisce e che può essere ripristinata solamente se si colpisce i nemici in maniera costante evitando di subire danni; in tale maniera si ottiene del sangue che funge da energia per le spade. Come se non bastasse, queste due armi hanno un livello che può essere aumentato per affrontare i nemici più coriacei che si incontrano proseguendo nell'avventura; per farlo non si accumulerà la classica esperienza, perché Mercury Steam ha deciso di rendere le combo protagoniste assolute nel potenziamento. Ogni volta che si utilizzano, infatti, un'apposito cerchio per ognuna di esse si riempirà poco alla volta fino a raggiungere il massimo ed alimentare la relativa barra che sancisce l'aumento del livello. Questo significa che se si utilizzano sempre due combo in croce sarà molto più difficile aumentare di livello fino a diventare quasi impossibile; è una scelta decisamente intelligente che premia i giocatori più bravi, invita tutti a migliorarsi e, ovviamente, aumenta la varietà delle mosse da utilizzare. Un'altra differenza sostanziale rispetto al primo capitolo è quella che in Castlevania: Lords of Shadow 2 la parte esplorativa sarà ancora più preponderante, e anzi ci saranno diversi percorsi multipli e oggetti raggiungibili solo dopo aver appreso abilità avanzate. Completando il titolo senza badare a tutte queste cose si potrà esplorare solo il 60% dell'area totale; la struttura quindi suggerisce e premia il backtracking (facilitato dall'apertura di nuovi passaggi e dallo spostamento veloce) e l'ulteriore esplorazione.

Il Dracula che tutti aspettavamo

La durata del gioco sarà perlomeno identica al primo capitolo, ma grazie a tale struttura più "aperta" i giocatori potranno prolungare l'esperienza, magari dedicandosi alla collezione degli oggetti anche dopo aver portato a termine la storia. Nella demo mostrata, Gabriel si trovava ad affrontare un golem di sangue che dopo essere stato sconfitto ha dato al protagonista principale l'abilità di poter congelare oggetti e corsi d'acqua. Grazie a tale possibilità, quindi, Gabriel riusciva a scalare alcune asperità e a raggiungere un ragazzino che, dopo un breve dialogo, è stato attaccato da alcuni nemici corrotti col sangue. Dopo aver visto Gabriel difenderlo, abbiamo apprezzato alcune sezioni platform molto dinamiche e fluide nella loro esecuzione, fino a scorgere i menu per la storia dei personaggi e per i potenziamenti. Del sistema di controllo e combattimento vero e proprio (che non proponeva ancora la suddetta gestione delle spade Void e Chaos) ne abbiamo parlato in dettaglio nel nostro precedente provato. In definitiva, Castlevania: Lords of Shadow 2 ci è parso uno dei migliori titoli di questa Gamescom 2013 e sicuramente sarà oggetto di un'ulteriore prova prima dell'uscita nei negozi: sembra avere tutte le carte in regola per fare il salto di qualità rispetto al suo predecessore, posizionandosi in una scala ideale molo alta all'interno del panorama degli action adventure.

Castlevania: Lords of Shadow 2 sembra essere quell'avventura che tutti si aspettano, il nostro provato

CERTEZZE

  • Tenicamente bello e artisticamente eccellente
  • Gameplay più vario e struttura di gioco più aperta

DUBBI

  • La grafica è ancora un po' pasticciata in termini di pulizia
  • Che il taglio cinematografico e spettacolare non sia troppo forzato a discapito delle meccaniche di gioco