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Chi è lo re?

Uno sguardo a un particolare browser game gratuito che si fonda sulle interazioni tra giocatori

SPECIALE di Mattia Armani   —   24/10/2013
eRepublik
eRepublik
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L'affollato panorama del social gaming si fonda su premesse decisamente semplicistiche e propone spesso cloni di scarsa rilevanza, ma talvolta regala perle inattese. Forse non si tratta di veri e propri videogiochi, anche nel caso delle esperienze più complesse, ma si tratta comunque di esperienze ludiche capaci di esaltare l'interazione tra i giocatori. Uno dei primi titoli a sfruttare con successo queste dinamiche è stato lo strategico spaziale Ogame e uno dei più celebri è stato il primo Mafia Wars, che paradossalmente si è arenato proprio quando ha cercato di inseguire il videogioco in senso classico acquisendo, con il secondo capitolo, elementi di gameplay più classici. Ma torniamo alle esperienze quasi esclusivamente testuali che riscuotono ancora un discreto successo e che, da qualche tempo, includono un interessante esperimento chiamato eRepublik. Lanciato nel 2008, il titolo è interamente fruibile in italiano ed è in continua evoluzione tanto che abbiamo deciso di dare un'occhiata alla situazione attuale.

eRepublik è un incrocio tra il classico casual game da browser e qualcosa di decisamente più complesso

Limitatamente lungimirante

Come accade in molti titoli del genere, gran parte del gameplay di eRepublik si risolve attorno a scontri diretti basati su tiri di dado invisibili, il tutto sostenuto da un farming sfrenato volto a migliorare abilità ed equipaggiamento. Ma eRepublik aggiunge grandi e piccole alleanze, l'appartenenza nazionale, le regioni, un'interfaccia complessa e un sistema lavorativo necessario per ottenere fondi virtuali. Fondi che sono fondamentali per allenarsi e per recuperare la "stamina" senza la quale è impossibile compiere azioni o combattere.

Chi è lo re?

Come in molte esperienze di questo tipo, tutte basate sul modello free to play, è possibile comprare il denaro di gioco mettendo mano al portafogli reale, ma in eRepublik risulta ben più soddisfacente cercare i lavori migliori, creare aziende che possano dare lavoro ad altri giocatori, speculare sul mercato e intraprendere una carriera come politico o affarista. Ed è anche possibile occuparsi dell'informazione, compito piuttosto utile in un mondo zeppo di conflitti, capovolgimenti di fronte e nazioni bisognose di propaganda. Possibilità interessanti per un gioco che, pur limitato da meccaniche di stampo "web", offre parecchie sorprese anche sul piano dell'interazione tra giocatori. È possibile anche attaccare e investire in solitaria, a proprio rischio e pericolo, decidendo in modo indipendente se spalleggiare l'invasore o la propria nazione, intervenendo in favore di un alleato estero o scegliendo la fazione più forte. Ma è nel gioco sociale, come abbiamo anticipato, che eRepublik trova un senso. Unirsi a un partito significa abbracciarne il pensiero e influenzarlo nelle decisioni difficili come quella di spalleggiare il proprio paese oppure di sostenere un invasore con l'obiettivo di ricavarci qualcosa. E radunando e organizzando un gran numero di sostenitori diviene possibile avere un peso nella risoluzione delle questioni nazionali e dei conflitti militari. Scontri che si risolvono quasi esclusivamente attraverso battaglie semplicistiche ma sostenute da un background sociale decisamente attivo, fatto di credi e di propaganda, di simboli di partito e di promesse.

La modalità strategica rimossa per questioni di bilanciamento dell'esperienza
La modalità strategica rimossa per questioni di bilanciamento dell'esperienza

Perchè non posso essere io lo Re?

I gruppi, dicevamo, sono strumenti fondamentali per la coordinazione degli sforzi bellici e possono anche creare aziende condivise che sono capaci di generare grandi guadagni se gestite con un occhio attento al mercato. Ma anche i singoli giocatori hanno un ruolo attivo nella politica del paese. Il presidente, scelto tramite elezioni a cadenza piuttosto rapida, può proporre guerre e alleanze e sceglie i ministri che hanno inevitabilmente un livello di influenza minore ma sempre decisivo. E c'è anche un congresso che può sfiduciare il presidente portando a capovolgimenti e strategie sociali decisamente violente. Le dinamiche di gioco, in sostanza, possono diventare piuttosto complesse, con tanto di propaganda avversa e movimenti ribelli, e includono guide create appositamente per pubblicizzare le organizzazioni che possono essere tanto un gruppo di battaglia senza troppe pretese quanto un vero partito. Un elemento, quest'ultimo, che ha inevitabilmente portato a una contaminazione del gioco da parte della realtà.

Chi è lo re?

Nomi, promesse e simboli si allacciano spesso alla storia del relativo paese e questo vale anche per il nostro paese, nella sua versione digitale chiamata eItaly, con partiti come La Giovane eItalia e il Partito Comunista eItaliano. Questo tipo di contesto potrebbe infastidire qualcuno, ma è anche capace di aumentare lo spessore e il realismo dell'esperienza. Questo, a patto di ricordare che si tratta di finzione e che la netiquette e un pizzico di gioco di ruolo autoprodotto sono elementi importanti per esaltare le dinamiche di un'esperienza le cui peculiarità sono tutte legate alla sfera sociale. Esiste, comunque, una possibilità di entrare in azione e di sparare anche in eRepublik, sebbene questa dinamica sia coerente con le meccaniche del gioco. Durante le battaglie è infatti possibile, consumando ovviamente "stamina", lanciarsi in duelli diretti per sfoltire le linee nemiche. Le uniche possibilità sono, in un ambiente rigorosamente 2D e popolato da modelli praticamente inanimati, quelle di spostarsi e sparare, sperando che l'avversario manchi o sia più debole. Ma, come abbiamo più volte ribadito, il fulcro dell'esperienza è un dinamismo di tipo sociale che include anche continue trasformazioni nella formula del gioco. Alcune di queste, come le unità temporali e le battaglie interattive su mappa a celle esagonali, non sono state molto popolari ma gli sviluppatori hanno dato ascolto ai suggerimenti dell'utenza e si sono dimostrati sempre pronti a tornare indietro se una novità non funziona. Purtroppo con la versione 2 del titolo questo si è tradotto in un impoverimento, ma è probabile che le novità eliminate vengano sostituite da qualche nuovo esperimento che speriamo si riveli più funzionale.

Un giudizio sommario

eRepublik appartiene a un genere limitato per definizione con i giocatori più connessi e meglio equipaggiati che risultano immancabilmente più utili di chi ha meno tempo o è arrivato da poco. Da questo punto di vista eRepublik non rappresenta certo una ventata d'aria fresca ma il tentativo di esaltare il ruolo dei giocatori è ammirabile e apre la strada a dinamiche intriganti.