Come abbiamo avuto modo di vedere, ci sono ottimi motivi per amare State of Decay, soprattutto se si è fan di quell'atmosfera da vero survival che ne contraddistingue le meccaniche. Un'esperienza che per molti versi rende il titolo di Undead Labs quanto di più vicino si sarebbe potuto desiderare da un gioco dedicato a The Walking Dead, lasciando stare l'imbarazzante Survival Instinct e senza nulla togliere a quanto realizzato da Telltale Games, in un genere videoludico completamente diverso. Sin dall'arrivo di State of Decay su Xbox 360, i giocatori hanno chiesto a gran voce agli sviluppatori di dare loro una modalità di gioco basata soprattutto sulla componente di sopravvivenza, punto forte del gioco, in grado di far dimenticare alcuni difetti tecnici piuttosto evidenti; una richiesta che Undead Labs esaudirà proprio oggi, 29 novembre, con l'arrivo del DLC Breakdown su entrambe le piattaforme PC e Xbox 360, al prezzo di 6.99 dollari.
Arriva State of Decay: Breakdown. Quanto riusciremo a sopravvivere?
Da una valle all'altra
Le fondamenta sulle quali è stato costruito Breakdown sono rappresentate dalle necessità più "semplici" imposte dal vivere in un mondo infestato dagli zombie, dove le esigenze primarie sono quelle collegate al reperimento di cibo, medicinali e altri generi di prima necessità. La trama, già poco più che abbozzata nella versione base di State of Decay, in Breakdown non può nemmeno essere definita tale, visto che gli elementi narrativi si limitano a poche informazioni necessarie per spiegarci con un minimo di plausibilità quanto vediamo accadere sullo schermo.
Il DLC inizia infatti come l'avventura principale, con lo spawn casuale in un luogo che ha ben poco da offrire al giocatore e alla sua unica compagna, la vecchia conoscenza Lily che come nell'avventura principale si dedicherà principalmente alla comunicazione via radio. Il primo obiettivo dei due è quello di trovare una sistemazione con dei nuovi compagni, visto che la cittadina in cui si trovano ha ormai esaurito le sue risorse: scelto il nuovo campo base, il neonato gruppo dovrà preoccuparsi di reclutare altri membri e continuare a raccogliere quando necessario alla sopravvivenza dall'area circostante. Arrivati al loro naturale esaurimento, si dovranno raccogliere di nuovo armi e bagagli per muoversi verso un altro centro abitato, dove ripetere tutte le operazioni, e così via fino all'infinito. Messa così, la situazione potrebbe suonare piuttosto ripetitiva ma ovviamente gli sviluppatori di Undead Labs hanno pensato a come spezzare la noia. L'idea di Breakdown prevede infatti un aumento del livello di difficoltà a ogni spostamento e a ogni respawn degli zombie, collegato all'arrivo del giocatore presso una nuova cittadina. Come se non bastasse, lo spazio a disposizione sul mezzo di trasferimento è limitato, per cui ogni volta siamo costretti a scegliere chi lasciare dietro (condannandolo a morte certa), ma soprattutto a ripartire nella nostra nuova sistemazione coi pochi sopravvissuti rimasti nel gruppo.
Un lavoro da eroi
La difficoltà di Breakdown aumenta dunque gradualmente, rendendo via via più complicato ogni aspetto del gioco. Scordatevi di girare liberamente come poteva avvenire in alcune fasi dell'avventura principale, visto che di pari passo alla difficoltà aumenteranno anche le unità di infetti che popolano la città, insieme alla loro capacità di creare grane al giocatore anche grazie ai mostri speciali. Ma non solo, visto che i rifornimenti diventano sempre più scarsi e difficili da raggiungere, e le automobili funzionanti si possono contare sulle dita di una sola mano, costringendoci a lunghe camminate.
Se in State of Decay amavate salire a bordo del vostro pick-up per sbaragliare le orde di zombie, in Breakdown occorrerà infatti pensare bene alle proprie mosse, fino ad arrivare ad avvalersi delle auto solo in casi eccezionali. Rimanendo in ambito trasporti, anche il mezzo con cui abbandonerete l'area del livello per approdare in quello nuovo porterà le sue problematiche, richiedendo un po' di lavoro per effettuare le riparazioni ma anche solo per individuarlo sulla mappa. In una situazione così, in cui mantenere la propria pelle lontana da morsi indesiderati è decisamente più complicato rispetto al gioco base, Undead Labs ha aggiunto anche le nuove figure degli eroi: si tratta di una serie di personaggi speciali, sbloccabili raggiungendo determinati obiettivi e rappresentati da alcuni volti conosciuti nella modalità principale, ma allora non controllabili dal giocatore. Al di là delle fattezze fisiche, l'utilità degli eroi è soprattutto quella di possedere abilità speciali e armi non comuni, in grado di fare la differenza nei livelli più avanzati. A completare il quadro dell'offerta proposta da Breakdown, troviamo anche un sistema di classifiche riservato alla modalità sandbox, nelle quali concorrere per il maggiore punteggio insieme ai propri amici. Peccato invece per la presenza degli ormai noti problemi, con zombie impantanati da compenetrazioni poligonali e respawn in alcuni casi un po' troppo aggressivi, in aree appena ripulite. Chiudiamo la recensione di Breakdown ricongiungendoci al suo inizio: se di State of Decay avete amato soprattutto la componente dedicata alla sopravvivenza e all'esplorazione, questo DLC è quello che fa per voi, visto che le esalta entrambe. La sua struttura lo rende inoltre praticamente infinito, a patto che sappiate fare i conti con una difficoltà in progressivo aumento, che porterà gli zombie a essere sempre più pericolosi per la vostra incolumità.
Conclusioni
PRO
- Finalmente il sandbox chiesto dai giocatori
- Raccogliere obiettivi ed eroi funziona
- Esperienza di sopravvivenza ai massimi livelli
CONTRO
- Restano i difetti tecnici
- Nessuna nuova mappa