Il pinguino che avete visto nell'artwork non è l'immagine di qualche cartone animato o gioco social ma l'icona che identifica la società cinese Tencent: un gigante delle telecomunicazioni che fa impallidire le più grandi compagnie occidentali e che potrebbe proporsi come un'alternativa tanto a Facebook quanto ad Amazon2. Su FastCompany viene presentata l'azienda e il suo potenziale, una lettura interessante perché nonostante le dimensioni si tratta ancora di una realtà da noi poco nota e approfondita dai non addetti ai lavori. ArsTechnica ha invece approfondito le statistiche disponibili sui titoli più giocati tra quelli presenti su Steam, una collezione di dati da cui si desumono interessanti conclusioni e qualche sorpresa. Come l'evidenza sorprendente che sei prodotti hanno totalizzato sommate le stesse ore di gioco ottenute da tutti gli altri assieme. Infine vi lasciamo con mezz'ora di epica battaglia su Planetside 2, uno scontro tra 480 giocatori che hanno dato vita ad una sfida epica tra server.
Tutto il mondo del gioco su PC nella rubrica settimanale di Multiplayer.it!
COMPONENTE | CARATTERISTICHE | PREZZO |
Processore | AMD FX-6350 | € 100.00 |
Scheda Madre | ASUS M5A99X EVO R2.0 AM3+ | € 105.00 |
Scheda Video | AMD Radeon R7 265 | € 115.00 |
RAM | CORSAIR XMS3 8Gb (2x4Gb) ddr3 1600 MHz | € 80.00 |
Alimentatore | CORSAIR cx500 v2 500 Watt | € 55.00 |
Hard Disk | € 45.00 | |
Lettore-Masterizzatore Ottico | Masterizzatore Samsung SH-S223Q | € 20.00 |
Case | Cooler Master Elite 360 | € 40.00 |
CONFIGURAZIONE COMPUTER ENTRY LEVEL | € 560.00 |
"La mia unica spiegazione è che così come i fatti reali si dimenticano, alcuni che non si sono mai prodotti possono anche inserirsi tra i ricordi come se fossero stati." - Gabriel García Márquez
Questa settimana Underground vi saluta definitivamente. Arrivata al numero 157, questa rubrica sente di non avere più nulla da dare a questo logoro mondo.
Quindi la redazione si è riunita intorno al fuoco e ha deciso di sostituirla con i video di una youtuber circondata da pupazzoni festosi che parla di cose che non capisce standosene a gambe larghe (in realtà sarà il Rubbini con la parrucca, visto che non abbiamo un grosso budget per pagare belle donne... in leggings attillati sta davvero bene, fidatevi). Scherzone! Ma davvero pensavate che la rubrica che non leggete con così tanto piacere vi avrebbe abbandonato così facilmente? È impensabile, visto che poi scorrendo il PC Magazine avreste impiegato mezzo secondo in meno a raggiungere il fondo e ve ne sareste sicuramente accorti! Undeground, la rubrica che ha una bassissima stima di sé!
Iniziamo questo numero con due storie edificanti che riguardano la scena indipendente. La prima vede l'appianarsi della querelle copyright aperta da King, lo sviluppatore di Candy Crush Saga, contro Stoic, per The Banner Saga e contro l'autore di un altro puzzle game mobile a base di dolcetti: CandySwipe (ricordate, la storia delle parole "Candy" e "Saga"). Bene, sappiate che è finito tutto a tarallucci e bukkake, con le parti che si sono accordate per chiudere quest'assurda storia. Ognuno dei giochi coinvolti manterrà il suo titolo e tutti sono ora felici e pieni d'amore da spargere nel mondo. Insomma, dopo il clamore sollevato dalla vicenda, speravamo quantomeno che un po' di sangue vichingo scorresse sui maledetti dolcetti di Candy Crush, e invece niente.
La seconda storia edificante della settimana è che non c'è nessuna seconda storia edificante e che quindi possiamo iniziare a parlare di qualche titolo indipendente pubblicato per noi tutti in remissione dei nostri peccati.
Prendiamo ad esempio The Hong Kong Massacre, tornato a mostrarsi con un filmato che ha fatto salire alle stelle il tasso adrenalinico della scena indipendente. Sì, è un clone spudorato di Hotline Miami, ma è uno di quei cloni che aggiunge parecchio di suo grazie al bullet time e ad alcune dinamiche più action che lo rendono quanto mai affascinante. Trovate il video da qualche parte in giro per questo articolo e se volete c'è anche una pagina Facebook da seguire.
Veniamo ora a un platform brasiliano davvero bello in cui incredibilmente non ci sono natiche esposte! Stiamo parlando di Daily Espada di Pidroh, che unisce un gameplay classico alla mitologia brasileira. No, non si affronta Pelé in combattimento (noi occidentali siamo pieni di luoghi comuni su certi paesi, diciamolo). Il gioco è davvero molto difficile e c'è parecchio da rivedere dal punto di vista dei dettagli, ma in generale è fatto molto bene, offre una grande sfida ed è caratterizzato da uno stile visivo intelligente che ricorda titoli come Guacamelee!, ma anche Another World. Dategli una chance, anche perché costa davvero poco.
Project Adventure Game di Domenec è invece un platform classico con un gameplay alla metroidvania che ricorda molto alcuni titoli dell'epoca 8 bit. Si tratta di un titolo completamente gratuito, quindi potete provarlo senza troppi timori. Vi troverete immersi in un mondo sotterraneo pieno di misteri da risolvere e segreti da scoprire.
Simpatica la grafica minimale, con il gameplay che ci ha ricordato a tratti quello di Wonderboy in Monster Land. Insomma, andate e siate coscienti del fatto che se non lo scaricate il vostro uovo di Pasqua avrà il sapore di un tarzanello rancido.
Cambiamo completamente genere e parliamo di The Rats in the Walls di Shilov, una piccola avventura grafica gratuita d'ispirazione lovecraftiana, inquietante nella sua semplicità. Il protagonista si deve fare strada in una magione completamente vuota. Chi ci abita? Impossibile dirlo, anche se dai rumori sembra che sia infestata dai topi... Anche in questo caso vi invitiamo a scaricare il gioco e a provarlo, visto che non costa davvero nulla.
Concludiamo con un paio di uscite particolarmente interessanti su Steam. La prima è NEStalgia di Silk Games. Si tratta di un MMORPG, realizzato con lo stile visivo di un gioco di ruolo per l'indimenticabile console casalinga di Nintendo (il NES, se non si fosse capito). Quindi tanta grafica pixellosa per tutti, ma anche alberi delle abilità e boss da abbattere insieme agli amici. In realtà si può giocare anche da soli, ma in questo caso non ne vale proprio la pena, come ammesso anche dagli sviluppatori.
La seconda uscita di cui parliamo è Secrets of Rætikon di Broken Rules, gli sviluppatori di And Yet It Moves. Si tratta di un platform adventure pieno di stile ambientato in un mondo aperto 2D in cui bisogna esplorare una misteriosa zona alpina, interagendo con rocce, alberi, piante, animali e così via. Sicuramente merita di essere trattato più a fondo in una recensione dedicata. Intanto ve ne segnaliamo l'uscita.
di Simone Tagliaferri
Era da un po' di settimane che su Kickstarter non si vedevano progetti capaci di farci brillare gli occhi, ma questa volta c'è poco da dire: i titoli grossi ci sono e i finanziatori hanno generosamente aperto il portafogli, sicché basta chiacchiere e via con tre titoli che dovete assolutamente segnarvi quest'anno.
Accidenti, che presentazione avvincente quella di Last Life: un'avventura noir di fantascienza nella quale dobbiamo investigare sul nostro omicidio. In una colonia marziana transumana, un detective viene ucciso.
Ma cosa succederebbe se lo stesso detective tornasse in vita grazie alla stampa 3D e potesse aprire un caso su se stesso, rivelando una trama di portata planetaria che si ricollega alla distruzione della Terra? A questa domanda daremo risposta in questo incredibile videogioco firmato da Sam Farmer, che si è già guadagnato l'agognato supporto spontaneo di Tim Schafer e Double Fin. Le fonti di ispirazione di Last Life sono avventure punta e clicca contemporanee come Kentucky Route Zero e The Walking Dead. Pertanto atmosfera e narrazione sono le caratteristiche su cui il gioco punta di più, lasciando comunque spazio a interrogatori e investigazione. Il mondo di MarsTopia è vasto e vibrante, fatto di chiari e scuri. Si passa dalle lussureggianti case dei ricchi agli anfratti sporchi e pericolosi dove l'intoccabile Tiny porta avanti i suoi loschi traffici. Sarebbe bello prendersela con calma in questo affascinante affresco umano, ma Jack Parker, il redivivo investigare privato, ha le ore contate. Il tempo corre nella clessidra della sua seconda e ultima vita. Riuscirà a risolvere in tempo il caso della sua morte? Mancano poco più di diecimila dollari affinché Last Life possa cominciare a darci le risposte che cerchiamo nel primo dei tre episodi previsti. A questo punto vi invitiamo a guardare il video per ammirare lo stile del gioco e a visitare la pagina ufficiale per innamorarvi di ogni dettaglio di Last Life.
C'è un mondo sul punto di essere divorato da uno spirito e c'è un giovane stregone, Alicia, in grado di salvarlo. E ci sono anche centinaia di videogiochi che si propongono di catturare lo spirito degli anni Novanta, ispirandosi a titoli come Castlevania e Metroid.
Heart Forth, Alicia si differenzia da tutti questi perché ci riesce veramente, offrendo un gameplay che sulle basi classiche del genere innesta i propri elementi di modernità. Il risultato è apprezzabile già dal video della pagina Kickstarter, che vi invitiamo a visitare per ammirare le tante gif animate e scoprire tutti i dettagli del gioco, alcuni senza dubbio sorprendenti. Alicia per esempio non è uno stregone qualunque e oltre agli incantesimi sa usare un vasto numero di armi da mischia. Le abilità di combattimento, magiche e non, si possono poi potenziare nel corso del gioco e usare anche per risolvere puzzle. Gli elementi presi in prestito dai giochi di ruolo sono diversi e includono missioni secondarie, bottini da ritrovare, un sistema di crafting e molto altro ancora. Heart Forth, Alicia offre inoltre vaste possibilità di esplorazione all'interno di un mondo intricato e pieno di strade da seguire alla ricerca di tesori e mostri rari. Un vero scrigno del tesoro, questo gioco, che ha già incassato oltre 90.000 dollari a fronte dei 60.000 richiesti. E mentre scriviamo mancano ancora ventisette giorni allo scadere del bando. Capolavoro annunciato?
The Red Solstice ha raggiunto in pochissimo tempo un grosso successo, superando il traguardo prefissato quando mancavano ancora più di trenta giorni allo scadere della campagna.
Parte dell'isteria che ha colto i finanziatori è dovuta alla formula del gioco: un cooperativo tattico per otto giocatori contro orde di nemici controllati dal computer. Nel corso delle varie missioni, tutte generate casualmente, il gruppo di valorosi marine del futuro deve tenere d'occhio le proprie risorse e adattare la strategia ai cambiamenti dello scenario. Riuscire a non farsi sopraffare dalle orde avversarie e completare nel contempo gli obiettivi secondari è questione di abilità, coordinazione e pianificazione strategica. Inoltre sulle mappe si trovano sempre nuovi equipaggiamenti, che però non possono essere trasportati tutti insieme. Diventa perciò vitale decidere in fretta qual è l'arma più adatta alla situazione del momento e scartare tutte le altre possibilità. Con otto classi diverse a disposizione e il caso a decidere la disposizione delle risorse e il punto d'ingresso dei nemici, nessuna partita può essere affrontata alla leggera. Questo ci pare sufficiente a stuzzicare il palato dei giocatori più competitivi, che potranno sollazzarsi con classifiche e livelli di difficoltà brutali. Ma non è tutto: pare certo che sarà inserita anche una campagna per giocatore singolo, che però raggiungerà il suo picco di epicità solo se sarà raggiunto un certo traguardo in denaro. Comunque se ancora non siete convinti c'è una demo pronta che vi aspetta. E in ogni caso sulla pagina Kickstarter del gioco trovate numerosi video e aggiornamenti che dovrebbero farvi salire la febbre da The Red Solstice.
di Andrea Rubbini
The Elder Scrolls Online
State esplorando l'incarnazione MMORPG di Tamriel? Noi sì, e presto vi proporremo la nostra recensione. Nel frattempo, però, stiamo anche monitorando il supporto di ZeniMax Online, fattore importantissimo nel lancio di un nuovo MMORPG, e quello che abbiamo visto finora ci è piaciuto. Il lancio non ha avuto intoppi - in Europa, quantomeno - e alcuni tra i bug più fastidiosi sono stati prontamente corretti dalla patch 1.03 da poco pubblicata. E a proposito di patch, ne sta per arrivare una decisamente corposa e per la quale è stato aperto anche un sito web: si intitolerà Craglorn, proprio come la nuova "zona avventura" che sarà aggiunta al gioco. L'aggiornamento servirà principalmente a gonfiare un endgame al momento abbastanza deludente, proponendo nuove sfide per i giocatori al massimo livello: missioni, dungeon per quattro giocatori, una nuova questline sulle "costellazioni scomparse" e una serie di prove che richiederanno l'impegno di dodici giocatori contemporaneamente. Senza contare la moltitudine di oggetti, armi e armature relativi. In un recente Q&A, i devs hanno anche chiarito alcuni dubbi della community in merito ai nuovi contenuti, che a quanto pare offriranno ricompense a tutti i giocatori da rank 11 a salire e approfondiranno l'inedita storia dei Celestiali. I fan di The Elder Scrolls sono avvisati.
Il Signore degli Anelli Online
Per restare in tema di mitologia fantasy, l'annuncio di Turbine in merito alla classe misteriosa che stava per essere aggiunta a Il Signore degli Anelli Online giunge più o meno inaspettato.
Diciamo "più o meno" perché ci aspettavamo che il gioco cavalcasse l'onda dei recenti film su Lo Hobbit, però ci ha stupito la scelta del Beorning: il produttore esecutivo Aaron Campbell lo ha definito una classe magica che indossa armature leggere e si concentra sul controllo del campo di battaglia. "Quando un Beorning accumula rabbia a sufficienza", ha spiegato Campbell, "può trasformarsi in un orso"... proprio come Beorn, il mutaforma che abbiamo visto ne La Desolazione di Smaug. Campbell ne ha approfittato per annunciare anche la pubblicazione dell'aggiornamento 13, intitolato The Breaking of Isengaard, e l'imminente revamp del sistema di housing, ma anche per anticipare alcuni dei contenuti che arriveranno nel 2015, tra i quali la battaglia del Pelennor e di Minas Tirith. Il Signore degli Anelli Online sta per raggiungere la conclusione della trilogia, dunque?
Rift
Tempo di patch anche per il MMORPG di Trion Worlds, il cui client è stato appena aggiornato alla versione 2.6.1 con l'aggiunta di un po' di nuovi contenuti, tra i quali un nuovo raid dungeon Tier 3 intitolato Bindings of Blood.
La peculiarità di questo dungeon sta nel fatto che i giocatori vivranno in prima persona uno dei momenti più importanti nella mitologia di Telara, e cioè l'imprigionamento dei draghi, finendo con l'alterare la storia presente del loro mondo. In che modo si svilupperà questo nuovo arco narrativo è difficile da prevedere, ma i devs hanno spiegato che il nuovo raid per venti giocatori sarà diviso in quattro ali ben distinte in cui si dovranno affrontare vari miniboss e un drago. Due sono già accessibili, ma per le altre bisognerà aspettare il mese prossimo, e i boss in questione sono delle versioni rivedute e corrette di Greenscale, Akylios, Laethys e Maelforge. Neanche a dirlo, il bottino includerà le armi e le armature migliori del gioco.
Guild Wars 2
Dopo un mesetto di relativa quiete che ha permesso ai giocatori di riflettere sulla dipartita di Scarlet Briar e sulla chiusura del primo arco della living story, si è aggiornato anche il MMO free to play di ArenaNet con il tanto atteso "feature pack".
Si tratta di una patch che introduce tutta una serie di nuove utilità, tra le quali spiccano il sistema guardaroba, che permette di collezionare e registrare ogni oggetto trovato nel gioco per mutare più facilmente l'aspetto degli equipaggiamenti, e l'azzeramento dei costi di respec dei tratti, deciso per consentire ai giocatori una maggiore libertà di sperimentazione. Non si dovrà pagare più neppure per riparare, a proposito, ma questi vantaggi saranno controbilanciati da una riduzione per quanto riguarda i bottini dei boss. Se giocate a Guild Wars 2 vi consigliamo di studiare bene le nuove patch notes, perché sono piuttosto interessanti. Inoltre, vi farà piacere sapere che ArenaNet ha finalmente messo in funzione i cosiddetti megaserver: per ora sono stati attivati solo per alcune zone, ma nei prossimi giorni ne saranno convertite altre fino a offrire questa nuova tecnologia in tutta Tyria.
Chiudiamo questa settimana ricca di notizie in pillole con l'annuncio di Curse of Icewind Dale, il nuovo modulo che Cryptic pubblicherà il 13 maggio per espandere il suo recente MMO free to play ambientato nei Forgotten Realms. Considerabile come una vera e propria mini-espansione, l'aggiornamento aggiungerà al gioco due nuove zone d'avventura, un'area PvP all'aperto inedita e nuove fazioni a cui i giocatori potranno unirsi. I devs ne hanno approfittato anche per implementare un nuovo percorso Paragon per il Ranger Arciere. L'elemento cruciale di questo modulo, però, è l'ambientazione: i giocatori potranno visitare Icewind Dale, che per i più anzianotti che giocarono l'omonimo RPG anni fa sarà un vero e proprio colpo al cuore. A quanto pare dovremo indagare sul conflitto che sta scuotendo l'intera regione e sugli obiettivi delle varie fazioni che si contendono il potere del famigerato quanto prezioso Ghiaccio Nero...
di Christian La Via Colli
Schermi pieghevoli, portatili Ultra HD e hard disk sperimentali
Dopo aver parlato delle nuove memorie DDR4 e del formato USB 3.1, torniamo a dare un'occhiata alle novità del panorama PC nella speranza che questi sguardi al futuro ci aiutino a rendere meno greve l'attesa delle presentazioni delle nuove serie di GPU, dei nuovi processi produttivi e della discesa in campo della realtà virtuale. Tra le varie tecnologie in ballo per il 2014 non possiamo non menzionare i pannelli OLED, quegli schermi capaci di piegarsi e produrre colori sgargianti che hanno dominato lo showfloor del CES 2013 per diventare quasi invisibili nel caso del CES 2014. Da cosa è dipesa questa brusca frenata per un qualcosa che sembrava già lanciato verso un luminoso futuro? D'altronde la promessa di questa tecnologia, basata su sottili strati di materiale organico, è decisamente intrigante ed è quella di portarci verso lo schermo del futuro, un oggetto tanto sottile e malleabile da poter essere piegato e maneggiato come se si trattasse di una cartina geografica. Ebbene, a quanto pare la tecnologia OLED è andata incontro a questioni di tipo produttivo.
Gli schermi dei grandi produttori sono già in vendita da tempo ma i prezzi, ovviamente nel caso dei pannelli di grandi dimensioni, sono ancora estremamente elevati e questo sembrerebbe dipendere, almeno secondo la divisione NPD dedicata all'osservazione di queste tecnologie, da problemi di produzione che avrebbero costretto diversi produttori a buttare letteralmente nella spazzatura un enorme numero di pannelli. La speranza è che questi problemi non derivino da complicazioni insite nella tecnologia ma dipendano dalla troppa fretta di immettere nel mercato qualcosa di nuovo per corroborare le vendite. Eppure, anche in questo caso, il ritardo rispetto ai pannelli LED classici, già proiettati verso soluzioni 4K a basso prezzo e alta qualità, potrebbe impedire ai pannelli a LED Organici di essere competitivi in tempi relativamente brevi. Non a caso passiamo a parlare del Toshiba Satellite P55t, un laptop con schermo 4k che sarà venduto in america entro fine mese. Il pannello del portatile è da 15.6 pollici per una risoluzione di 3,840 x 2,160 punti che si traducono in una densità di pixel da 282 PPI. Non è certo un record prendendo in considerazione i dispositivi mobile ma lo è nel caso dei computer. Tanto per intenderci il definitissimo Macbook Pro da 15 pollici si ferma a 220 PPI e, per restare in tema Apple, secondo una delle ultime affermazioni di Steve Jobs il numero magico di punti per pollice per una definizione ottimale sarebbe di circa 300. Il nuovo Satellite di Toshiba, a quanto pare, ci si avvicina molto e per donare linfa vitale a tutti quei pixel equipaggia un Haswell quad Core i7 di Intel sostenuto da 16 GB di RAM e affiancato da una Radeon r9 M265X con 2GB di memoria video.
Non parliamo, questo è evidente, di specifiche da Alienware ma la dotazione non è male e il tutto verrà venduto, a partire da martedì 22 aprile, a 1.499 dollari che non sono poi moltissimi per un 4k compatto almeno restando nel campo degli sfizi non indispensabili e considerando che il portatile include un ovvio lettore Blu-ray e integra una coppia di speaker stereo di buona qualità. Certo, sempre di lussi si parla e per compensare ci lanciamo nella nobilitazione della ricerca italiana che potrebbe aver inanellato l'ennesimo successo in barba allo scarso sostegno di uno stato sempre più autoreferenziale. Stiamo parlando di hard disk e nello specifico di una tecnologia concettualizzata da un team che unisce i nomi del Cnr di Trieste, di Elettra Sincrotone Trieste e del Politecnico di Milano. Al momento il tutto si limita a un esperimento, a quanto pare andato a buon fine, mirato a valutare la possibilità di sfruttare un campo magnetico per gestire immagazzinamento e conservazione delle informazioni. Attualmente a magnetizzare il piatto del disco fisso è un elettromagnete che deve essere sollecitato e questo porta a un dispendio di energia elevato che, secondo il summenzionato team di ricercatori, potrebbe essere ridotto in modo drastico dotando i dischi fissi di un campo magnetico permanente e controllabile. Nel caso dell'esperimento italiano questo è stato creato contrapponendo uno strato di ferro e uno di titanato di bario, materiali da cui deriva l'appellazione Fe/BaTiO3 Interface.
di Mattia Armani