L'E3 2014 è stato teatro anche di una prova inattesa e sperata, ancorché stranamente sotto embargo fino ad oggi, di PES 2015, edizione PlayStation 4. In realtà siamo stati trasportati senza troppi fronzoli in un'area dove erano presenti diverse postazioni del gioco, senza presentazioni di sorta sulle caratteristiche e subito pad alla mano, per saggiare le novità iniziali in termini grafici e di gameplay sulle console di nuova generazione.
L'edizione 2015, infatti, sarà la prima ad arrivare sulle console attuali di Microsoft e Sony, oltre ovviamente quelle precedenti e PC, visto che lo sviluppatore giapponese si è preso un anno in più per apportare cambiamenti significativi sia in termini grafici che di gameplay ed opzioni. Cominciamo subito col dire che su PlayStation 4 la demo girava ad una risoluzione pari 1080p e sessanta fotogrammi al secondo, col motore grafico Fox Engine tirato a lucido per regalare anche in questa fase dello sviluppo un'azione sempre fluida e senza rallentamenti perfino nei replay delle azioni salienti, cosa che non ravvisavamo da tempo. L'impatto, da questo punto di vista, è stato davvero buono: la definizione di erba e campo è apprezzabile anche nei replay ravvicinati, i giocatori sono impressionanti per definizione e aderenza alle controparti reali, anche se dopo la "delusione" di questo aspetto in PES 2014 vogliamo vedere più squadre oltre a quelle preparate per questa demo. Ritorna a tal proposito il cosiddetto PES ID, con i giocatori e le squadre che si comportano in maniera verosimile in termini di corsa, animazioni e schemi; secondo Konami i giocatori che rassomiglieranno alle controparti reali saranno ben più di tremila, numero raggiunto dal precedente capitolo dopo le diverse patch pubblicate nel corso dei mesi. Lo stesso "lifting", a quanto abbiamo potuto vedere, lo ha ricevuto il pubblico, che innanzitutto partecipa maggiormente all'azione, ma è anche più definito, gode di animazioni migliori e quindi non sembra semplicemente "appiccicato" come in passato, ma rispondere a quello che accade sul campo di gioco.
L'E3 è stato anche teatro per la nostra prima prova assoluta di PES 2015 in versione next gen!
Dopo le prove generali di PES 2014 Konami sembra stia cominciando a sfruttare il nuovo motore grafico preso in prestito da Metal Gear Solid, per poi concentrarsi su quello che conta: il gameplay vero e proprio. Tornando alla demo, infatti, le uniche squadre presenti erano Bayern Monaco e Juventus, con tutti i menu bloccati, ed era possibile disputare solamente un'amichevole tra la compagine tedesca e quella italiana. Nelle tre partite giocate abbiamo scorto diverse nuove animazioni legate al controllo ed al tiro, ma la cosa più evidente sono i cambiamenti nella fisica del pallone e nelle collisioni dei giocatori, più realistici che in passato. Ad esempio ci è capitato di intercettare un cross in scivolata da una discreta distanza, oppure interferire quando posizionati sulla linea di tiro, oppure ancora assistere a scontri corpo a corpo molto efficaci e belli da vedere.
Per il resto non era possibile rovistare tra le opzioni, giocare contro l'intelligenza artificiale oppure selezionare altre squadre. La risposta ai comandi è immediata, si "sente" come siano stati fatti diversi cambiamenti in tal senso, e il controllo dei giocatori avviene in maniera classica o ravvicinata mediante la pressione del dorsale L2. Parlando con Kei Masuda, direttore creativo del gioco, ci è stato detto come gran parte delle animazioni e degli elementi del gameplay siano stati riscritti: si ritorna alle basi, il controllo di ogni giocatore permetterà di sfruttare le sue caratteristiche atletiche migliori, e per avere la meglio bisognerà sfruttare la protezione della palla ed il controllo ravvicinato, senza diavolerie irrealistiche o messe li per fare scena. Scatto e difesa della palla saranno i due elementi più importanti, quindi, ed effettivamente, giocando, abbiamo utilizzato i movimenti di base per liberarci negli spazi, passare la palla e trovarci in posizione favorevole per tirare in porta. Ovviamente i giocatori più forti saranno dotati delle abilità migliori in tutti i fondamentali, ma nell'idea di Konami movenze quali finte e giochi col pallone non saranno efficaci (e per larga parte non presenti) per portare a casa la partita. Dalla nostra intervista è emersa inoltre la volontà di voler ripartire quasi da zero per divertire in maniera realistica e genuina, dando pieno controllo dei giocatori e della palla; i binari sono un lontano ricordo ma rimangono per quanto abbiamo visto alcuni movimenti automatici in occasione di falli laterali e di fondo o contrasti con la palla nella terra di nessuno.
Sia ben chiaro, tre partite giocate per una mezz'ora sono ben lungi dall'essere sufficienti per maturare e quindi esprimere valutazioni dettagliate su come sarà PES 2015, soprattutto selle console di nuova generazione. Possiamo dire che però che abbiamo ravvisato qualcosa di fresco ed interessante nelle dinamiche di gioco, fisica della palla ed animazioni, oltre ad un comparto tecnico già fluido e bello da vedere a questo punto dello sviluppo. Da qui all'uscita ci saranno sicuramente nuove occasioni per provarlo, una davvero a breve, e Konami ha promesso una serie di modalità offline ed online alcune inedite per la serie. Noi siamo pronti col pallone tra i piedi, anche per "vendicare" l'indecorosa prestazione dell'Italia ai mondiali!
CERTEZZE
- Il Fox Engine sembra mostrare i muscoli tecnicamente
- Si avvertono diverse novità e cambiamenti nel gameplay
DUBBI
- I dubbi verranno sciolti quando potremo provare il gioco in maniera più approfondita