The Denpa Men è sempre stata una serie sulla lama di un coltello: è facile imbattersi nei suoi artwork, magari mentre si sta navigando l'eShop di Nintendo, e liquidarla immediatamente come una roba per bambini. I personaggi raffigurati, gli omonimi Denpa Men, sono buffi e coloratissimi e ricordano un abominevole incrocio tra i Teletubbies e i Pikmin (ecco, stanotte avremo gli incubi). La verità, però, è che The Denpa Men: They came by waves e The Denpa Men 2: Beyond the waves sono stati due RPG old school pensati specialmente per i veterani del genere che sono cresciuti per anni a pane e Dragon Quest. Le meccaniche, accessibili e molto semplici, li rendevano dei veri e propri titoli "entry level" per i più piccoli che venivano a patti per la prima volta con un RPG, ma progredendo nel gioco non mancavano le frustrazioni e i momenti davvero hardcore che sono piaciuti a quella che è diventata una vera e propria nicchia di fan. The Denpa Men 3: The Rise of Digitoll è dedicato a loro... ma non solo.
The Denpa Men 3 straripa di contenuti ed è pensato per i fan della serie e i nuovi giocatori di RPG
Sono tutt'intorno a noi
The Denpa Men 3 si fonda sulle medesime basi dei suoi prequel, che vale la pena ripassare nel caso non conosciate la serie, anche perché è passato un po' di tempo dalla nostra ultima recensione. Tutto - o quasi - si concentra sulla fotocamera di Nintendo 3DS e alla realtà aumentata: questo minigioco ci permette infatti di scorgere i Denpa Men che vivono nelle onde radio tutt'intorno a noi.
Basta guardarsi intorno con la console sollevata per trovare queste creaturine, generate casualmente magari sotto il letto o sopra la scrivania: le loro statistiche e potenzialità dipendono dall'etere, perciò non sarà facile trovarne due uguali, anche se le differenze non sono poi così marcate. I Denpa Men possono infatti distinguersi per le loro proprietà elementali o per le abilità che conoscono, per la stazza e per i parametri di base, e starà poi a noi costruire un primo party con cui cominciare l'avventura. La storia è quasi un pretesto e, nonostante si sviluppi moderatamente nella decina di ore necessaria a concluderla, rimane sempre sullo sfondo senza particolari acuti. Non aspettatevi una trama alla Final Fantasy, insomma, e non crediate che la scomparsa del Denpa Man che ci sarà chiesto di trovare inizialmente nasconda chissà quali sorprese o colpi di scena. Il gioco, ancora una volta, ruota tutto intorno all'esplorazione dei numerosi dungeon generati casualmente che dovremo completare per raggiungere nuove zone e, soprattutto, potenziare i nostri Denpa Men, facendoli aumentare di livello in modo che diventino sempre più forti. Fortunatamente, rispetto ai due prequel sono state apportate delle modifiche alla curva della difficoltà, ora molto più morbida che in passato grazie alla presenza di svariati checkpoint presso cui rigenerare le forze del nostro party senza essere costretti a tornare regolarmente in superficie. I nemici sapranno essere comunque fetenti, attenzione: visibili nei corridoi dei dungeon ma quasi impossibili da schivare, saranno spesso in superiorità numerica e richiederanno una discreta dose di strategia per essere sconfitti, specie nel caso dei boss. In questo frangente The Denpa Man 3 condivide con i suoi predecessori gli stessi difetti, e cioè una varietà di abilità e opzioni appena discreta, nonché una notevole lentezza nello sviluppo delle battaglie soprattutto quando si completa il party e si combatte con ben otto Denpa Men contemporaneamente.
L'effetto 3D
Come nel caso dei precedenti The Denpa Men, il minigioco basato sulla realtà aumentata è molto convincente e godibile, ma per tutto il resto del gioco l'effetto tridimensionale è decisamente leggero e poco marcato.
Bigger 'n better?
La crescita e la personalizzazione dei Denpa Men resta comunque un elemento cruciale del gameplay, basato non soltanto sulla cattura dei Denpa Men migliori attraverso il minigioco a realtà aumentata, ma anche sulla gestione dell'equipaggiamento e dei costumini grazie ai quali i Denpa Men possono migliorare le loro caratteristiche e adattarsi alle varie sfide proposte nei dungeon.
In certi momenti si tratta di un micromanagement fondamentale che potrebbe spiazzare i più piccini o i neofiti del genere RPG, riportandoci al discorso del delicatissimo equilibrio che tiene in piedi il titolo Genius Sorority. Le modalità automatiche di combattimento, ad esempio, non sono proprio ottimali e possono trasformare i nostri Denpa Men in veri e propri kamikaze quando si affrontano i nemici più coriacei contro i quali andrebbero impiegate strategie ben precise. I dungeon, poi, nonostante la varietà sicuramente maggiore rispetto al passato, restano comunque un esercizio di linearità e ripetitività che potrebbe far storcere il naso a chi si aspettava un'avventura relativamente svecchiata. Per fortuna The Denpa Men 3 implementa anche tutta una serie di meccaniche, già accennate in The Denpa Men 2, che servono a diversificare l'esperienza e migliorare la qualità generale della vita. A un certo punto del gioco, per esempio, è possibile costruire un apparato che si occuperà di catturare i Denpa Men al posto nostro, esonerandoci dal ripetitivo minigioco a realtà aumentata, e sarà inoltre possibile inviare un party di Denpa Men all'avventura, così da poterne crescere un altro mentre siamo impegnati a far combattere il nostro gruppo principale nei dungeon. La modalità multigiocatore è limitata ma interessante: ci permette di affrontare i Denpa Men dei nostri amici in combattimenti asincroni e di noleggiare i Denpa Men altrui o cedere i nostri in affitto. Non mancano i minigiochi: torna la pesca, per esempio, resa maggiormente interattiva grazie a una nuova e simpatica meccanica, e Genius Sorority ha avuto anche la pensata di integrare una specie di "mini Animal Crossing", permettendoci di ammobiliare le casette dei nostri Denpa Men con gli oggetti trovati durante le nostre scorribande.
Conclusioni
The Denpa Men 3 eredita tutte le buone idee e i miglioramenti del suo predecessore, ammorbidendo la difficoltà e ampliando l'offerta con minigiochi e modalità che spezzano il ritmo, purtroppo ancora decisamente ripetitivo, del gameplay centrale. In questo senso, il terzo episodio del fortunato franchise si colloca ancora più vicino a quel punto d'incontro tra i veterani degli RPG old school e i nuovi giocatori, strizzando l'occhio ai più giovani con la sua grafica spartana ma colorata e la semplicità delle sue meccaniche di base. Permangono, bene o male, gli stessi problemi di fondo dei prequel, ma i miglioramenti sono nettamente visibili e il prezzo budget fa ridere se confrontato ai contenuti del software.
PRO
- Pieno zeppo di contenuti a un prezzo contenuto
- Buona varietà di minigiochi e attività extra
- Difficoltà bilanciata rispetto ai prequel
CONTRO
- È comunque un gameplay parecchio old school
- Tecnicamente modesto
- Dungeon crawling e battaglie molto ripetitive