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Strategia per pochi

Il complesso RPG strategico di Kadokawa Games si mostra alla GamesCom 2014

ANTEPRIMA di Vincenzo Lettera   —   26/08/2014
Natural Doctrine
Natural Doctrine
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Riuscire a comunicare bene un gioco come Natural Doctrine durante una fiera come la GamesCom e avendo a disposizione soltanto una manciata di minuti è un'impresa veramente impossibile, e in effetti la presentazione del nuovo jRPG tattico di Kadokawa Game Studio ha scalfito soltanto la superficie di quello che sembra essere uno dei più ostici titoli nella line-up di NIS America per le prossime settimane. Nel mostrarcelo, Armin Collosi lo ha definito "un incrocio tra X-Com e Dark Souls, in cui ci si abitua a perdere il conto delle volte in cui si muore". E guardando il PR di NIS America giocare un breve livello ci siamo resi conto che non stava affatto scherzando.

Natural Doctrine è un RPG strategico che unisce il tatticismo di X-Com al tasso di sfida di Dark Souls

Dal giappone con cattiveria

Uscito in Giappone lo scorso aprile, Natural Doctrine è stato accolto in maniera piuttosto tiepida, piazzando complessivamente poco più di 50.000 copie. Collosi ce ne spiega la genesi, partendo dai nomi che hanno lavorato alla sua realizzazione e le diverse ispirazioni: "Il gioco nasce dal desiderio del producer Kensuke Tanaka di realizzare un vero titolo strategico di stampo giapponese, in grado di offrire una profondità e un livello di sfida elevato".

Strategia per pochi

Alla direzione fa quasi strano trovare Atsushi Li, level designer di quell'emblema di semplicità e immediatezza che era Patapon. Natural Doctrine è l'esatto opposto, con mille severe variabili da tenere costantemente in considerazione turno dopo turno. "Una delle maggiori fonti d'ispirazione è stata senza dubbio Warhammer", ed effettivamente la struttura a griglia dello scenario può ricordare un gioco da tavolo. In questo caso però, più membri del proprio party possono essere collocati all'interno della stessa casella, ed è questa l'idea alla base del cosiddetto Linking System. In sostanza è possibile eseguire un'azione "collegando" due o più personaggi, in maniera tale da sferrare un attacco combinato. Un attacco eseguito con il Linking System ha due vantaggi evidenti: il primo è legato alla quantità di danno nettamente superiore che si può infliggere in un solo turno, utile soprattutto per far fuori un nemico prima che questo abbia l'occasione di attaccare; il secondo è dato dalla possibilità di cambiare l'ordine in cui le unità sul campo di battaglia attaccano, facendo in modo che un proprio personaggio scavalchi il turno. A dirla tutta non è un'idea molto originale, visto che molti esponenti del genere permettono di eseguire combo tra le varie unità. Tuttavia in Natural Doctrine assume uno spessore e una complessità abbastanza rara: un esempio è la presenza del fuoco amico, che obbliga a fare molta attenzione quando si posizionano i vari personaggi o si eseguono degli attacchi rischiosi. Soprattutto, poi, perché basta che soltanto uno dei membri del party finisce K.O. ed è subito game over; proprio per questo motivo bisogna pensare bene prima di ogni mossa, perché basta una svista o un errore e si può compromettere del tutto una lunga partita. Uno dei pochi aiuti che Natural Doctrine concede al giocatore è la possibilità di ridistribuire liberamente le abilità sbloccate per ciascuno dei personaggi; utilizzando Geoff, un guerriero versatile e adatto per i giocatori alle prime armi, Collosi ci mostra come in pochi secondi sia possibile sottrarre punti da una particolare abilità per poterne attivare altre, e il tutto senza alcun tipo di penalità.

Strategia per pochi

Questo vuol dire che tra un livello e l'altro ci si può divertire a sperimentare e creare nuove build, magari adattando il proprio personaggio per renderlo più efficace utile all'interno di un particolare livello. In poche parole ci viene anche descritto il sistema di Pluton, il minerale che i personaggi utilizzano per eseguire delle magie: a differenza del classico Mana presente in altri giochi, il Pluton è un oggetto consumabile e raro, cosa che costringe chi gioca a scegliere con attenzione il momento più opportuno per utilizzare una magia. Non ci sono state mostrate le modalità multiplayer, ma in compenso ci viene spiegato che saranno presenti diverse opzioni competitive basate su un sistema di carte collezionabili, grazie alle quali giocare sia nei panni dei personaggi che dei boss incontrati nel single-player. Sfortunatamente Natural Doctrine si presenta piuttosto male, con modelli dei personaggi e fondali talmente scialbi da sfigurare su PlayStation 3 e Vita. Figurarsi su PlayStation 4. Si spera che la profondità del gameplay e la quantità di carne al fuoco (ci saranno 40-50 ore di gameplay e NewGame+ con finale alternativo) possano far pendere la bilancia in favore del nuovo e ostico gioco di Kadokawa Game Studio.

CERTEZZE

  • Meccaniche di spessore
  • Livello di sfida elevato...

DUBBI

  • ...ma rischia di esserlo anche troppo
  • Graficamente obsoleto