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Di Bravely non ce n'è mai abbastanza

La nostra prima prova assoluta con Bravely Second, il seguito dell'ottimo jRPG Bravely Default

PROVATO di Antonio Fucito   —   20/09/2014
Bravely Second: End Layer
Bravely Second: End Layer
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Quando Bravely Default è arrivato sul nostro Nintendo 3DS ce ne siamo letteralmente innamorati. Molti lo hanno definito come il nuovo Final Fantasy a livello concettuale, ed effettivamente si è rivelato essere un RPG giapponese di grande spessore, con una bella storia e soprattutto un sistema di combattimento fantastico basato sulle classi. Il tutto innestato in un eccellente impianto artistico, soprattutto per quanto riguarda i villaggi, ed in uno dei migliori utilizzi del 3D per quanto riguarda la console portatile Nintendo. Al Tokyo Game Show 2014 abbiamo avuto la possibilità di giocare con Bravely Second, sequel ufficiale ambientato nello stesso mondo, ma che ovviamente racconterà nuove vicende e vedrà l'introduzione di classi e personaggi inediti. La demo presente nello stand di Square Enix ci ha permesso di apprezzare una nuova città, la foresta nelle sue vicinanze e qualche scontro fino ad un boss rappresentato da un personaggio che sembra in realtà essere connesso con i protagonisti. Anche solo navigando nella mappa di gioco abbiamo notato miglioramenti visibili nel dettaglio delle costruzioni e nella complessità dello scenario, sembrano esserci più piani di movimento e il magistrale uso del 3D da ancora più profondità grazie a queste modifiche alla composizione della scena. Il sistema di combattimento come impostazione è identico a Bravely Default: i personaggi sulla griglia sono quatto e posizionati sulla destra, ognuno ha una serie di attacchi e magie relativi alla propria classe, e la possibilità di conservarne fino a quattro con il Default oppure consumarli subito in anticipo al costo poi di aspettare quattro turni. Un mix che necessita pianificazione e strategia per avere la meglio degli avversari, visto che per impostazione i combattimenti non sono affatto facili se non si va ad operare sul livello di difficoltà. In realtà qualcosa di nuovo l'abbiamo sperimentato, ovvero la classe Wizard (equiparabile probabilmente allo Stregone) e un nuovo personaggio principale, tale Magnolia Arch.

Di Bravely non ce n'è mai abbastanza

Questa classe ha la peculiarità di poter utilizzare un attacco in due fasi, che di contro necessita di due turni: nella prima si seleziona il tipo di elemento che accompagna l'attacco, come ad esempio fuoco o ghiaccio, nella seconda il tipo di attacco, se indirizzato a tutti i nemici, uno specifico oppure sotto forma di veleno (denominato Mist), con danni per i tre turni successivi dopo il primo. Ovviamente non abbiamo avuto tempo a sufficienza per testare l'impatto di questa classe nell'economia del gioco, ma viene facile pensare che possa essere determinante in diversi frangenti e fare la gioia per tutti gli amanti della strategia. Un'altra piccola novità che abbiamo apprezzato è il fatto che, dopo aver impartito i comandi in modalità Brave o Default e prima di passare al personaggio/azioni successivi, viene proposta una schermata che riassume i comandi inseriti, cosa che avremmo gradito non poco nelle centinaia di combattimenti del precedente capitolo. In definitiva l'impatto con Bravely Second è stato molto simile con il titolo originale e ci siamo ritrovati da subito a casa. Questo non toglie che le nuove classi, la grafica migliorata e magari una bella storia con i relativi colpi di scena non siano sufficienti per immergersi altre decine di ore nel fantastico mondo creato dai Silicon Knights e Square Enix.

La nostra prima prova assoluta con Bravely Second, il seguito dell'ottimo JRPG Bravely Default

CERTEZZE

  • Comparto grafico migliorato
  • Nuove classi e personaggi
  • Lo stesso ottimo gameplay dell'originale...

DUBBI

  • ...ma le tante similitudini potrebbero incidere sulla varietà