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PC Magazine #178

Calcio, podcast, colossal e indie: una settimana ricca su PC!

RUBRICA di La Redazione   —   11/10/2014

FIFA 15 è nei negozi da qualche settimana e oramai sembra che sia passata una vita, travolti come siamo dalle continue uscite del periodo pre natalizio. Su PC, però, il calcistico di Electronic Arts ha rappresentato un importante passo in avanti, allineandosi per contenuti alla versione delle più recenti console, FIFA Ultimate Team incluso. Questo bell'articolo analizza proprio l'ultima versione della modalità che appassiona ogni anno milioni di fan e di cui dovreste sapere tutto prima di mettervi a comprare bustine e collezionare carte. Gustoso anche l'articolo di Polygon su Blizzard, software house che non ha bisogno di presentazioni e che viene raccontata attraverso le sue tre vite, fino alla recente cancellazione di Titan. Infine se volete ascoltare qualcosa - e se avete una buona comprensione dell'inglese - vi consigliamo il podcast The Crate & Crowbar, dedicato unicamente al gioco su PC.

Tutto il mondo del gioco su PC nella rubrica settimanale di Multiplayer.it!

PC Magazine #178
COMPONENTECARATTERISTICHEPREZZO
ProcessoreIntel Core i5-4430 € 190.00
Scheda MadreASRock Z97 Pro4 € 100.00
Scheda Video Radeon R9 280x € 190.00
RAM Corsair XMS3 8gb (2x4gb) ddr3 1600 MHz € 80.00
Alimentatore SeaSonic S12II 520 Bronze 520W € 60.00
Hard DiskHard Disk Seagate - Barracuda 500 GB + Samsung 830 128GB € 140.00
Lettore-Masterizzatore Ottico Samsung SH-S223Q SATA € 25.00
CaseCooler Master 690 II Advanced € 85.00
CONFIGURAZIONE COMPUTER DA GIOCO € 870.00
PC Magazine #178


 Ancora una volta è la depressione il tema dominante di un gioco indipendente. Neverending Nightmares mette in scena il grave disagio psicologico del suo creatore. Disturbante, orrorifico, doloroso, Neverending Nightmares sublima il male del suo creatore in un'opera horror che sfrutta ogni mezzo a sua disposizione per trasmettere l'angoscia da cui è stata generata. Leggete la recensione del burbero Tagliaferri e poi fate vostro questo gioco.

Se ci avete seguiti quando abbiamo parlato di NaissancE, sapete già che ci è piaciuto molto. Perciò siamo solo contenti che Limasse Five abbia deciso di aggiungere la possibilità di esplorare il suo mondo suggestivo con un visore Oculus Rift . Nel caso cerchiate un buon titolo con il quale mettere alla prova le potenzialità delle nuova realtà virtuale, NaissancE vi aspetta su Steam a 14.99 euro.

Sempre a proposito di titoli che si aggiornano, Metal Dead è finalmente approdato su Steam, e per l'occasione offre nuovi segreti da scoprire e dialoghi rivisti. L'umorismo e il livello di scrittura di Metal Dead è stato paragonato a quello di Ron Gilbert e Tim Schafer. In Metal Dead trovate orde di zombie, personaggi folli e irresistibili, situazioni bizzarre, colpi di mitra alla testa e puzzle da risolvere. Il tutto permeato da una personalità potente che lo fa spiccare tra la folla di uscite indie. Imperdibile.

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Per adesso abbiamo solo un trailer sul quale basare le nostre teorie, ma è di quelli che fanno gridare dalla voglia di saperne di più. Children of Morta è sviluppato da Dead Mage e sembra trarre ispirazione dal folclore orientale, mescolando spiriti ostili, faide famigliari, antichi segreti custoditi da una montagna maledetta e lunghi viaggi con eroici compagni d'avventura. Di certo dovremo combattere armati della nostra katana, ma è possibile che oltre a scene di azione ed esplorazione ci siano anche aspetti presi in prestito dai giochi di ruolo. In attesa di saperne di più vi invitiamo ad ammirare la preziosa pixel art del gioco e ascoltarne l'avvincente colonna sonora.

Aerannis è un intenso sparatutto bidimensionale che riesce comunque a trovare lo spazio per narrare una storia di pregiudizio e identità sessuale. In un futuro violento, oppressivo, dove gli uomini sono scomparsi ed esistono solo le donne, Ceyda, assassina di professione, si trova davanti a un grosso dilemma. I suoi incarichi le hanno fatto scoprire infatti una cospirazione che esiste fin dagli albori della civiltà e che minaccia ora di annientare ciò che resta del genere umano. Ceyda potrebbe quindi svelare il male che si nasconde dietro ogni svolta storica e salvare le sue compatriote, se non fosse per un dettaglio: è transessuale . Proprio a causa della sua identità di genere è stata screditata e respinta dalle altre donne. Varrà quindi la pena salvare un mondo che la rifiuta? Lo sapremo solo nel 2015.

Finanziato con successo su Kickstarter, quando ancora si chiamava Spirit, il gioco di Holden Boyles è comparso nella vetrina di Steam. Difficile definire l'esperienza offerta da Qora, un'avventura nella quale possiamo mettere in pausa l'azione per entrare in contatto telepatico con la natura circostante. Di sicuro la scelta di inquadrare il protagonista da lontano è interessante, perché trasmette bene l'idea di un viaggio lunghissimo attraverso paesaggi maestosi, con l'obiettivo finale di svelare il mistero che si nasconde dentro un antico tempio. Niente male per essere il lavoro di due persone realizzato con un budget di diecimila dollari.

Se non fosse per le poche tonalità che dominano ossessivamente le immagini del video, For Each Our Roads of Winter sembrerebbe ispirato a Dear Esther. Invece i suoi sviluppatori citano Myst, Riven e The Void e affermano che si tratterà di un gioco episodico di esplorazione nel quale riveleremo i segreti di un passato mai esistito. For Each Our Roads of Winter è ancora in fase pre-alfa e ogni dichiarazione ci appare criptica. Al momento possiamo solo ammirare la resa visiva del gioco, spinto dalla potenza dell'Unreal Engine 4, e alzare il nostro pollice verde su Steam Greenlight, nella speranza di potere giocare quanto prima a una versione di prova.

di Andrea Rubbini

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Questa settimana ci dedichiamo a tre classici di Sid Meier, provenienti dalla seconda metà degli anni '80 e dai primi anni '90, in occasione della loro ripubblicazione su Steam. Due su tre hanno figliato anche delle versioni moderne, facilmente reperibili in digital delivery.

Sid Meier's Colonization (Classic)

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Cominciamo dal titolo più recente del terzetto. Dopo il successo di Civilization, Sid Meier e i suoi vollero esplorare un aspetto particolare della civilizzazione, ossia la fase coloniale. Colonization aveva un'interfaccia quasi identica a quella di Civilization, ma invece di guidare il giocatore dall'alba della civiltà alla conquista dello spazio, gli chiedeva di avventurarsi per il nuovo mondo, entrare in contatto con le popolazioni indigene, scoprirne e sfruttarne le risorse e via dicendo. Pur avendo ottenuto un grande successo di critica, Colonization non ne ottenne altrettanto a livello di pubblico, nonostante non vendette malissimo. Oltre alle qualità ludiche, indubbie, la sua pubblicazione fu utile anche per mostrare la versatilità e l'adattabilità del sistema creato da Meier, in grado sia di gestire contesti più grandi, sia più particolari, con un minimo lavoro di aggiustamento. Come molti altri titoli del genere, nonostante graficamente sia ormai sorpassato (non era bellissimo nemmeno nel 1994 a dirla tutta), il gameplay rimane ancora divertente e molto profondo, segno dell'ottimo lavoro svolto all'epoca, lavoro che ancora si ripercuote sulle versioni più moderne dei titoli di Sid.

Pirates! Gold Plus (Classic)

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Pirates! qui in versione Gold Plus, cioè con grafica rifatta e alcuni aspetti rivisti, fu un titolo amatissimo all'epoca dei sistemi a 8-16 bit. Non solo riusciva a riprodurre fedelmente la vita dei pirati letterari, ma lo faceva con quel piglio simulativo tipico di Microprose e di Meier, che incantò diversi giocatori, all'epoca meno drogati di azione a tutti i costi. L'idea era quella di prendere un pirata imberbe e di fargli scalare i vertici del sistema, portandolo ad accumulare un numero di risorse sempre maggiore e a eseguire azioni di pirateria spettacolari, senza dimenticarsi di curare la micro gestione delle proprie finanze. Non mancavano delle sequenze arcade, che avevano l'obiettivo di dare un taglio più cinematografico al gioco e di spezzare le fasi strategiche. Di Pirates! rimangono echi in moltissimi giochi moderni, anche i più impensabili. Diciamo che la formula: esplora, accumula, gestisci e conquista è valida ancora oggi e, nonostante sia stata fatta evolvere in diverse direzioni, il seme piantato sul terreno buono ha dato ottimi frutti.

Sid Meier's Covert Action (Classic)

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L'ultimo titolo del terzetto è anche il meno conosciuto. Sid Meier's Covert Action è un Pirates! declinato verso il mondo dello spionaggio, in cui I nemici sono spacciatori, politici fin troppo spregiudicati, dittatori e così via. Nei panni della super spia Max Remington il giocatore doveva scegliere come agire per neutralizzare gli schemi criminali dei vari malviventi sparsi per il globo, fermando azioni terroristiche, estorsioni, traffici di stupefacenti e altro. Remington aveva a disposizione alcuni strumenti, ma su tutto doveva contare sulla sua intelligenza per riuscire a concludere con successo le missioni. Tra un volto da riconoscere, un codice da decifrare, un granata da lanciare e tre continenti da visitare, Covert Action raccontava in modo originale un mondo che i videogiochi fino ad allora avevano affrontato in modo molto più superficiale. Peccato che non ebbe il successo che meritava, nonostante sia diventato un punto di riferimento per le produzioni di genere.

di Simone Tagliaferri

Titolo: Sid Meier's Colonization (Classic) - Pirates! Gold Plus (Classic) - Sid Meier's Covert Action (Classic)
Sviluppatore: MicroProse Software
Anno di pubblicazione: Colonization 1994, Pirates! 1987, Covert Action
Come reperirlo: Potete acquistarli comodamente su Steam.
Perché giocarlo oggi: Per amore della storia dei videogiochi.

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World of Warcraft
E venne il giorno in cui i giocatori del tronista Blizzard si unirono, a prescindere dalla fazione o dalle divinità in cui credevano, e acclamarono con squilli di trombe e rulli di tamburi l'avvento del messia, il tanto atteso aggiornamento 6.0.2, La Marea di Ferro. E non crediate che si stia facendo dell'ironia: è passato praticamente un anno dall'ultimo aggiornamento di World of Warcraft, e per i fan duri e puri, quelli che hanno continuato a pagare la sottoscrizione ogni mese e a collegarsi più o meno quotidianamente, la nuova patch rappresenta l'alba di una nuova era in tutti i sensi. Si tratta, infatti, dell'aggiornamento che rivoluzionerà il modo di giocare World of Warcraft introducendo le nuove meccaniche, aggiungendo e togliendo statistiche, alterando drasticamente le abilità e gli incantesimi dei giocatori... e il loro aspetto, dato che con la patch 6.0.2 arriveranno i primi modelli poligonali modernizzati. Un update potentissimo, insomma, che farà tornare all'ovile moltissimi giocatori i quali potranno approfittare di quest'ultimo mese prima del lancio di Warlords of Draenor per prendere la mano con tutte le novità del gioco. A fare da corollario a questo rilancio ci saranno dei contenuti esclusivi e temporanei che serviranno da prologo all'espansione: i primi orchi del passato invaderanno l'Azeroth del presente passando per il Portale Oscuro, e i giocatori potranno affrontare un dungeon di livello 90 concepito per l'occasione, cioè la versione riveduta e corretta di Upper Blackrock Spire (o i Bastioni di Roccianera Superiori, all'italiana). Disponibile per i personaggi di livello 90 per un tempo limitato, questa speciale versione aggiornata da 5 giocatori dei Bastioni di Roccianera Superiori prepara il terreno per l'imminente contrattacco contro l'Orda di Ferro, dove affronteranno il Plasmarocce Gor'ashan, Kyrak e il Comandante Tharbek in cerca di nuovi bottini che daranno una marcia in più alle loro nuove avventure su Draenor. La patch 6.0.2, intitolata la Marea di Ferro, è veramente immensa: ne riparleremo a fondo la settimana prossima in un articolo dedicato, ma per ora vi consigliamo di leggere la lunghissima pagina dei dettagli. E se siete in vena di letture, e avete ancora fame di World of Warcraft, non possiamo fare a meno di suggerirvi la nuova anteprima ufficiale sulle guarnigioni, che illustra la funzione dei seguaci e la filosofia dietro a questa particolare feature.

A Realm Reborn: Final Fantasy XIV
Restando in tema di theme park, c'è un altro aggiornamento importante all'orizzonte, ed è quello della quattordicesima fantasia finale. Non abbiamo ancora una data ufficiale, ma ormai dovrebbero mancare poche settimane all'esordio di uno dei primal più attesi, la sexy Shiva dei ghiacci. Il sito ufficiale, infatti, propone un'interessante panoramica di quello che ci aspetta nella patch 2.4 di A Realm Reborn, che proseguirà la complessa trama del gioco inoltrandosi, finalmente, tra le mura di Ishgard, una città che finora abbiamo solo potuto vedere da lontano.

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Come al solito dovremo indagare sul risveglio di questa nuova divinità e porre fine alla minaccia nella battaglia dell'Akh Afah Aphitheatre, proposta in due versioni: normale per chi si limiterà a seguire la storia ed Extreme per chi sconfiggerà Shiva e avrà anche battuto Ramuh in modalità Extreme. La patch 2.4, come di consueto, proporrà anche altri contenuti: continua la minitrama dell'ispettore Hildibrand, per esempio, che ci vedrà affrontare in un'arena uno dei cattivi più famosi nell'universo di Final Fantasy, e cioè il tentacolare Ultros del sesto capitolo. Come se non bastasse, la patch sarà particolarmente memorabile perché introdurrà anche un nuovo job... anzi due: il Rogue, che si evolverà nell'attesissimo Ninja, anche se non è ancora noto quale altro job servirà a sbloccarlo. Che il Ninja fosse nell'aria i veterani di Final Fantasy l'avevano capito sin dall'arrivo dei rifugiati di Doman alla fine della patch 2.2, ma è bello avere la conferma che non dovremo aspettare un'espansione per cominciare a lanciare incantesimi elementali a destra e a manca.

WildStar
I ragazzi di Carbine Studios hanno pubblicato una nuova bloggata che si sofferma sullo stato del gioco e che ha rassicurato i fan di WildStar circa la nuova patch, presumibilmente in arrivo a novembre.

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Ve ne avevamo già parlato in uno speciale dedicato, e vogliamo ricordarvi che si tratta di un aggiornamento molto importante perché prosegue la storia del pianeta Nexus, grazie a nuove sfide e contenuti, e perché, da un punto di vista logistico, si tratta del primo major update dopo la decisione di non pubblicarli più mensilmente ma aperiodicamente e solo quando gli sviluppatori sono positivi riguardo alla loro qualità. La nuova patch, per esempio, oltre a una valanga di correzioni e modifiche, proporrà una serie di missioni e combattimenti per ogni tipo di giocatore, dal più casual al più hardcore, passando per zone che richiedono coordinazione e gioco di squadra.

Il Signore degli Anelli Online
Si avvicina la resa dei conti cinematografica tra Bilbo, i Cinque Eserciti e il drago Smaug, perciò non è un caso se i ragazzi di Turbine vogliono approfittare dell'hype per il capitolo conclusivo nella trilogia filmica de Lo Hobbit per rilanciare un po' il loro apprezzato MMORPG.

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Il nuovo Update, il quindicesimo, è già sui test server e promette grandi cose ai fan de Il Signore degli Anelli Online. Ne ha parlato estensivamente sui forum proprio producer Aaron Campbell: essendo l'ultimo aggiornamento del 2014, la nuova patch schiererà finalmente la classe del Beorning e aprirà i cancelli della zona centrale di Gondor, proseguendo l'epica sottotrama della battaglia del Pelargir. L'attesissima classe mutaforma del Beorning potrà contare su tre specializzazioni diverse e su una peculiare introduzione ambientata nelle vallate di Anduin. L'unico problema di questa patch è che non apporterà gli attesi cambiamenti agli oggetti leggendari, rimandati al sedicesimo aggiornamento previsto per l'inizio del 2015.

di Christian La Via Colli

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RFID alla riscossa
Ci prendiamo una pausa dalla componentistica classica per parlare di un misterioso fenomeno chiamato Internet delle Cose. Il nome è paradossale, vista la natura digitale di internet, ma identifica con una discreta precisione quell'ambito in cui rientrano oggetti reali capaci di proiettarsi attraverso la rete per comunicare con altri oggetti, con persone o con servizi. Una sveglia che suona prima in caso di traffico è uno degli esempi più utilizzati da chi si interessa a una sfera che ha sicuramente potenziale in abbondanza permettendo un gran numero di interazioni automatizzate senza badare alle distanze. A permettere a una scarpa di comunicare con sensori e lettori sono tecnologie come l'identificazione a radio frequenza, una delle prime e più diffuse, che non è ancora stata sconfitta dalla crescente concorrenza e potrebbe addirittura tornare sulla cresta nell'onda, almeno nei desideri di chi lavora negli uffici di Alien Technology. La compagnia in questione è nata nel 1994 e si è da subito interessata alle potenzialità legate alla connettività applicata agli oggetti diventandone pioniera.

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Ma negli ultimi tempi le cose non sono andate troppo bene. Il tentativo, nel 2006, di entrare nel mercato azionario non ha avuto buon fine e si sono manifestati problemi legati alla manifattura che hanno costretto la compagnia a cambiare i propri partner commerciali. In tutto questo i dipendenti sono calati da un totale di oltre 230, nel 2010, a soli 100 ma il nuovo CEO, Chris Chang, confida in un recupero il cui indizio più chiaro è un netto aumento di ordini di targhette RFID. A quanto pare il cosiddetto Internet delle Cose è tornato di moda grazie al moltiplicarsi delle applicazioni su smartphone e grazie alla domotica che con la diffusione della connettività sta passando da un miraggio per ricconi a un qualcosa che potremmo davvero vedere nelle case di tutti in una manciata di anni. Uno scenario, questo, che ha permesso a Alien Technology di attirare nuovi investitori tra cui, manco a dirlo, c'è un'azienda cinese. E con gli investitori arrivano anche i soldi che verranno ovviamente investiti nello sviluppo di nuove tecnologie tese a esplorare un settore che secondo Chang andrà incontro a una costante crescita. Ovviamente speriamo che le previsioni di Alien Technology si rivelino esatte, soprattutto per il bene della compagnia e dei suoi dipendenti, ma l'intera questione pone una serie di dubbi sui benefici effettivi legati a una diffusione capillare di questa tecnologia. L'alienazione dovuta ai troppi automatismi non è infatti un elemento da trascurare.

Tagli di prezzo non ufficiali per le Radeon R9 290 e 290X
Torniamo finalmente a parlare di componentistica PC e in questo momento parlare di computer significa parlare di schede video. La serie 900 si è rivelata sorprendente e i bassi consumi hanno prevedibilmente scatenato i partner con schede capaci di spingersi a clock sempre più elevati. Ma questa volta non siamo interessati alle nuove GeForce bensì alle Radeon già in circolazione. Dopo la mossa di Nvidia il mercato si è messo in attesa di una risposta da parte di AMD e questa è giunta anche se solo attraverso rumor e promesse che potremo verificare solo nel 2015. Per il resto c'è stato silenzio e questo silenzio ha incluso i prezzi della R9 290 e della R9 290X, le due schede sfidate direttamente da Nvidia con i suoi nuovi prodotti. Nessun taglio, insomma, nonostante la GeForce 970, le cui prestazioni sono piuttosto vicine a quelle della GTX 980, abbia un prezzo di listino di 329 dollari che risulta decisamente inferiore a quello di 399 dato per consigliato nel caso di una R9 290. Ma, come avranno già notato i più attenti al mercato dell'hardware, a bilanciare il silenzio di AMD ci hanno pensato negozi online e produttori che hanno effettuato autonomamente tagli piuttosto corposi. E i nuovi prezzi, inferiori a quelli delle controparti Nvidia, rendono le 290 e le 290x decisamente appetibili. Se non avete problemi di consumi, in sostanza, si apre una finestra interessante per chi è desideroso di acquistare una nuova scheda video ma questa finestra potrebbe chiudersi rapidamente vista la non ufficialità dei tagli.

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AMD sembra infatti intenzionata a non sminuire i propri prodotti di fronte a quelli della concorrenza e il silenzio della compagnia potrebbe celare la preparazione di una contromossa in grande stile con una serie R9 300 aggressiva, caratterizzata dall'uso del processo produttivo a 20 nanometri e da consumi record. Ma anche se tutto questo dovesse tramutarsi in realtà dobbiamo considerare che nella migliore delle ipotesi il lancio delle nuove Radeon non avverrà prima di quattro o cinque mesi e non possiamo negare che una scheda di fascia alta venduta a meno 300 euro faccia gola. L'attesa, però, potrebbe avere comunque senso. A breve arriveranno titoli importanti come Dragon Age e Assassin's Creed: Unity ma è probabile che entrambi girino agevolmente anche su schede di fascia media. Sul breve periodo, in sostanza, l'unico titolo a beneficiare effettivamente di un hardware piuttosto potente potrebbe essere Project CARS ma anche in questo caso, restando ancorati al 1920x1080 come risoluzione massima, dovrebbero bastare le schede di fascia medio alta delle serie Radeon 7000 e GeForce GTX 600. Dunque, a meno di non avere una scheda video datata, sembrerebbe sensato aspettare le eventuali novità di un 2015 che sotto il profilo tecnico, complice l'uscita delle DX12, promette di essere importante. Sono infatti molti i titoli previsti per il prossimo anno che promettono di mettere sotto torchio anche GPU discretamente potenti e i primi che vengono in mente sono, con pochi dubbi, The Witcher 3, Star Citizen e Kingdome Come: Deliverance. Inoltre nel 2015 arriveranno parecchi altri titoli potenzialmente esosi come Batman: Arkham Knight, Dead Island 2, Dying Light, The Division, Hellraid, Mad Max e Metal Gear Solid V. Tutti giochi di peso che dovrebbero regalare parecchie soddisfazioni agli utenti PC sempre che i publisher non giochino brutti scherzi come nel caso di Dark Souls o Watch Dogs.

di Mattia Armani