Quando abbiamo sentito parlare di The Escapists per la prima volta, la nostra curiosità non ha potuto fare a meno di riversarsi sul progetto di Mouldy Toof Studios. Il gioco si presenta infatti come una "simulazione di prigione", dove l'obiettivo finale è quello di scappare dalla struttura di detenzione in cui ci si trova. Un'idea interessante, come vedremo implementata in modo più che adeguato, arricchita da uno stile vintage a 8-bit con cui gli sviluppatori hanno superato con successo la mini-campagna su Kickstarter, portata a termine esattamente un anno fa. Nonostante lo storico rapporto divergente tra crowdfunding e publisher, Mouldy Toof ha poi deciso di affidarsi a Team17 per la pubblicazione di The Escapists, non senza suscitare un po' di scalpore nella comunità online che aveva finanziato il progetto: se da un lato è stata vista come un mezzo tradimento, la mossa ha indiscutibilmente permesso a questo titolo di ottenere ulteriore risalto, grazie al nome dello storico studio creatore di Worms e di tanti altri capolavori dell'epoca d'oro di Amiga. Dopo un anno di lavorazione, The Escapists è arrivato pochi giorni fa su Steam nella solita formula Early Access, permettendoci quindi di provarlo mentre aspettiamo l'arrivo della versione finale, fissato per la seconda metà del 2015.
Tutti galeotti in cerca di libertà con The Escapists, disponibile su Steam in Early Access
Vita da galera
Come dicevamo, The Escapists si svolge interamente dentro una prigione, dalla quale il giocatore deve cercare in tutti i modi di evadere. Un'impresa non facile, visto che ci sono praticamente ovunque guardie con gli occhi aperti, pronte a compiere perquisizioni ai detenuti, sequestrare loro oggetti sospetti e a riempirli di manganellate per metterli in riga, qualora la situazione lo richieda. Come se non bastasse, per non attirare attenzioni sgradite occorre partecipare a quella che è la vita di tutti i giorni dietro le sbarre, attraverso una serie di attività ricorrenti alle quali bisogna essere necessariamente presenti: tre pasti al giorno, sessioni di allenamento in palestra, lo svolgimento di un eventuale lavoro e le adunate nel cortile centrale, il tutto intervallato da alcune ore libere da spendere come meglio crediamo.
Una routine da non spezzare, visto che altrimenti si rischia di far sì che le guardie s'insospettiscano nei nostri confronti, fino a venirci a cercare. Occorre dunque lavorare su due diversi fronti, mantenendo una vita che non desti sospetti per elaborare contemporaneamente un piano di fuga, mettendolo a punto poco alla volta fino a scegliere il momento giusto per darsela a gambe levate. Fortunatamente, gli altri carcerati possono darci una mano col commercio di materiali vari, fornendoci utensili già pronti per l'uso o elementi da elaborare tra loro, attraverso il sistema di crafting, con cui è possibile creare attrezzi particolari a partire da oggetti d'uso comune. Nello smercio clandestino tra carcerati, è naturalmente fondamentale avere soldi: questi possono essere accumulati svolgendo alcuni lavori come quello nella lavanderia della prigione, oppure facendo favori ai compagni di prigionia, che tipicamente ci chiederanno di recuperare oggetti rubati o eseguire un pestaggio. In quest'ultimo caso, entrano in gioco le statistiche fisiche del nostro personaggio, che possiamo mantenere in forma sostenendo allenamenti per migliorare forza e velocità durante le scazzottate. Un po' fastidiosa a questo proposito risulta la modalità d'esecuzione delle ripetizioni degli esercizi in palestra, affidata alla pressione alternata dei tasti Q ed E: una scelta un po' singolare, tenuto conto che invece un elemento importante come il combattimento è effettuato in modo automatico dopo avere attaccato il proprio bersaglio, senza richiedere ulteriori azioni. Ai due parametri riguardanti il fisico, sopra descritti, si unisce un terzo dedicato all'intelligenza, da incrementare allo stesso modo usandolo poi per compiere operazioni che richiedano una mente sveglia.
Cosa manca?
Gli elementi di base di The Escapists, a quanto pare, ci sono già tutti. Per la versione definitiva gli sviluppatori hanno infatti promesso di ampliare ulteriormente i contenuti già esistenti, soprattutto per quanto riguarda l'inserimento di vie di fuga aggiuntive e altri oggetti da usare per i propri scopi, oltre naturalmente a una ripulita generale al gioco. L'esperienza risulta comunque perfettamente godibile anche a questo punto della gestazione di The Escapists: per valutare l'acquisto in Early Access, segnaliamo anche la possibilità di avere accesso a una prigione esclusiva, la Fhurst Peak Correctional.
Torte e lime
Dimenticandoci volutamente che la serie televisiva Prison Break ha già dato vita a un videogioco ai limiti dell'orrido, in termini di gameplay The Escapists è ciò che maggiormente si può avvicinare alla vita dell'aspirante Michael Scofield. Il giocatore è chiamato infatti a sopportare la vita monotona della prigione, che potrebbe andare avanti quasi all'infinito senza un piano di fuga: da questo punto di vista, la libertà offerta da The Escapists si dimostra praticamente sconfinata.
L'approccio prevede infatti una fase di studio della prigione-mappa, selezionata tra quelle disponibili, ognuna delle quali con un diverso livello di difficoltà: una volta individuata una vulnerabilità nel sistema di sorveglianza, si può iniziare a lavorare per sfruttarla, tenendo presente che da una stessa prigione è possibile scappare in più modi. Scavare un tunnel, calarsi dal tetto, reperire le chiavi e andarsene dalla porta oppure tagliare la recinzione: sono tutti metodi validi per raggiungere il proprio scopo, dando così al giocatore una grandissima possibilità di scelta. Non bisogna però fare l'errore di concentrarsi solo sul trovare il modo per raggiungere la tanto agognata libertà, visto che anche il coprire le proprie tracce è fondamentale: cosa pensate possano fare le guardie, se durante una delle perquisizioni in cella dovessero trovare un bel buco nel pavimento? La risposta si chiama cella d'isolamento, e quel che è peggio il completo azzeramento del lavoro svolto fino a quel momento per dare vita al proprio piano. Prima di concludere, un paio di note sul comparto tecnico: il già citato stile a 8-bit fa di The Escapists un gioco di quelli che proprio Team 17 avrebbe potuto pubblicare anni e anni fa, risultando nel complesso gradevole e ben curato nei dettagli. Segue grossomodo lo stesso stile il comparto audio, accompagnato da una colonna sonora che supporta a dovere le varie fasi di gioco. In conclusione, anche se siamo ancora lontani dalla sua uscita, ci sentiamo di consigliare The Escapists per la buona dose di divertimento che già offre, appoggiata su delle solide basi esenti da bug di rilievo. A questo punto, non resta che darci appuntamento alla recensione.
Conclusioni
PRO
- Concept originale e ben eseguito
- Libertà assoluta d'evasione
- Stile grafico carino e accattivante...
CONTRO
- ...per alcuni però troppo fuori moda
- Monotonia in agguato
- Qualche scelta discutibile