Ci sarebbe davvero piaciuto durante questa GamesCom 2015 poter mettere le mani direttamente su una versione giocabile di XCOM 2, dopo l'antipasto molto limitato offerto da Firaxis in occasione dello scorso E3. Al contrario, in una sorta di poco prevedibile passo indietro, la presentazione in terra teutonica si è risolta nella semplice visione di un esteso filmato che ha aggiunto dettagli soprattutto per quanto riguarda la nuova base dei ribelli, senza proporre alcuna sezione in-game rilevante. Una scelta che ci ha lasciato l'amaro in bocca soprattutto considerando che non manca poi molto all'uscita sul mercato del prodotto finito, prevista per il prossimo novembre. Se 2K abbia in programma di organizzare un evento per la stampa nelle prossime settimane, o se piuttosto preferisca arrivare direttamente nei negozi senza nemmeno un hands-on, non sappiamo dirlo: sta di fatto che in questa sede non possiamo fare altro che riportare le comunque numerose notizie interessanti raccolte durante l'appuntamento.
A Colonia abbiamo scoperto nuovi dettagli sulla parte gestionale di XCOM 2
Falling Skies
XCOM 2 ha luogo vent'anni nel futuro rispetto alle vicende narrate nel precedente capitolo, con gli alieni che hanno vinto la guerra e preso il controllo della Terra. Ora l'organizzazione che il giocatore è destinato a controllare non è quindi pubblica e finanziata dai governi di tutto il mondo, ma è piuttosto un gruppo di ribelli che si sta cercando di ricomporre e strutturare per poter dare un'ultima speranza all'umanità.
Come ben sa chi ha giocato al predecessore, XCOM è fondamentalmente diviso tra la parte di combattimento sul campo e quella puramente organizzativa e gestionale. La nuova base è ora all'interno di un enorme mezzo volante senza una sede fissa: pur diversa nell'aspetto, segue però per larghi tratti lo stesso funzionamento del passato, con aree e laboratori in cui sono presenti scienziati, ingegneri e dottori che svolgono diversi ruoli strategici. Nella presentazione sono quindi stati introdotti i "capi" di ognuno di questi reparti, che sono personaggi nuovi e a cui si è cercato di dare un certo spessore in maniera tale da garantire anche un valore narrativo al tutto. Nelle singole "stanze" vengono assegnate operazioni di ricerca, di costruzione di oggetti o di miglioramento genetico e fisico dei soldati: ci sono anche strutture nuove, come quella che consente di mettere al lavoro gli ingegneri per sviluppare armi e strumenti sperimentali, in una sorta di roulette nella quale i risultati sono imprevedibili. Tramite un'altra nuova area invece sarà possibile assegnare una classe specifica ai propri uomini, che invece in passato era preassegnata, così da sviluppare questa sorta di piccolo esercito esattamente nella direzione voluta. Più nel dettaglio poi c'è l'opportunità di personalizzare ulteriormente i soldati sia per quanto riguarda l'albero delle abilità, sia per l'affinità con le armi, che semplicemente a livello puramente estetico agendo su moltissimi parametri tra cui addirittura l'attitudine comportamentale. Avevamo accennato alla base volante, che non ha solo una funzione estetica o di contorno: al contrario questo aspetto riveste un ruolo importantissimo, perché questa può essere letteralmente spostata in diverse zone del mondo dove poi decidere se instaurare contatti con i gruppi di resistenza locali reclutando così nuove truppe, o accedere al mercato nero per recuperare preziose risorse, o accelerare le ricerche. È evidente quindi come l'aspetto strategico e gestionale di XCOM 2 sia stato pesantemente approfondito, e sarà quindi necessario comprendere se Firaxis sia riuscita a mantenere un equilibrio tra i vari elementi che compongono il prodotto. Senza dubbio un miglioramento notevole è stato fatto sotto il punto di vista grafico, con un livello di dettaglio enormemente superiore e una maggiore cura nella realizzazione di ogni aspetto. L'uscita di novembre è stata confermata nuovamente solo per PC e Mac, laddove una eventuale conversione su console potrebbe eventualmente arrivare in un secondo momento. Già il solo fatto che non sia esclusa a priori ci fa però ben sperare, anche se in ogni caso non se ne parlerà prima del 2016 inoltrato.
CERTEZZE
- Grande profondità strategica
- Nuovi elementi interessanti
- Tecnicamente molto migliorato
DUBBI
- Bilanciamento degli elementi da verificare
- Senza hands-on i punti oscuri sono ancora parecchi