Come ogni anno in questo periodo, pochi giorni ci separano da uno scontro che ormai è diventato un classico nel mondo dei videogiochi, quello tra FIFA e Pro Evolution Soccer. Una partita che si gioca da tantissimo tempo e che ha visto entrambi gli schieramenti trionfare e cadere nella polvere, ma che mai come quest'anno si preannuncia particolarmente incerta. Nonostante gli ottimi voti e le vendite alle stelle, negli ultimi tempi la gallina dalle uova d'oro di Electronic Arts sembra aver riposato un po' troppo sugli allori, senza dubbio appagata dal successo della modalità FUT. Un po' come una squadra vincente ma non sicura, dopo aver fatto goal il team di FIFA si è limitato a fare lo stretto necessario per congelare il risultato, ma il pressing degli avversari ultimamente si è fatto serrato e la minima distrazione potrebbe portare a un capovolgimento di fronte. Dal canto il suo, il pubblico ha fatto capire a gran voce di volere un cambiamento, soprattutto nella meccanica di gioco, nella gestione delle quotazioni FUT e nella modalità Carriera. Per capire meglio quali carte ha in serbo Electronic Arts a pochi giorni dal suo debutto sugli scaffali, siamo dunque volati fino a Vancouver per dare un'occhiata più da vicino a FIFA 16 e agli studi in cui viene sviluppato.
Siamo volati fino a Vancouver per scoprire gli ultimi dettagli su FIFA 16!
Gioco Totale
La prima cosa che il team di sviluppo ha voluto chiarire è che, pur avendo un proprio punto di vista sulla progressione del gioco, è molto aperto al cambiamento e che per tutto l'anno ha ascoltato il feedback dei giocatori, della community, degli YouTuber e di chiunque avesse una critica costruttiva. Lo stesso Nick Channon, senior producer di FIFA, ha ammesso più volte che l'anno passato era stata data troppa libertà alle ali veloci, che era fin troppo facile saltare il centro campo e che le difese erano spesso eccessivamente sguarnite. In poche parole, la velocità aveva il predominio sulla tecnica e questo non era assolutamente giusto.
Per correre ai ripari, Electronic Arts ha adottato una serie di cambiamenti che avrete sicuramente notato nella demo e che erano assolutamente evidenti nella build che abbiamo provato (e che quasi certamente sarà quella definitiva). Innanzitutto il ritmo è stato ridotto per rendere la partita più simile alla sua controparte reale ed evitare che il gioco fosse esclusivamente impostato sulla pura e semplice velocità. Certo, un giocatore veloce è sicuramente utile sulle fasce e per i contropiedi, ma adesso non siamo più obbligati a scegliere sempre la solita tattica per cercare di scardinare le difese. Un po' come nel poker, anche la giocata migliore potrà essere sconfitta, dunque potremmo affidarci al classico tiki taka, cercare di colpire in contropiede o il gioco sulle fasce, ma nessuna di queste scelte ci garantirà il predominio del match. L'unica certezza è che il centrocampo è tornato ad essere il fulcro del gioco e la zona che bisogna imparare a dominare se vogliamo evitare che l'avversario detti il ritmo dell'azione. Certo possiamo sempre sperare di scavalcarlo, ma riuscirci col nuovo sistema di difesa non sarà affatto semplice. Per quanto riguarda i portieri, diciamo che aspettiamo a esprimere un giudizio finale. Sono molto più coriacei e non si fanno più scavalcare facilmente dai pallonetti, ma ci sembrano ancora un po' troppo sonnolenti nelle uscite e segnare su punizione è quasi più facile di battere un rigore, se sai come farlo. Niente da eccepire invece dal punto di vista grafico o delle animazioni, che risultano sempre più convincenti anno dopo anno, peccato che nei replay si accusino pesanti cali di frame rate, ma forse era solo colpa della versione testata.
Difese d'acciaio e passaggi letali
Un classico difetto di FIFA è che basta un passaggio al momento giusto per passare in un attimo da una situazione difensiva alla tre quarti avversaria. Nella versione di quest'anno è stato posto rimedio a quest'assurda possibilità con un sistema difensivo drammaticamente orientato verso l'anticipo e l'intercetto.
Capiterà dunque molto più spesso che i passaggi lunghi vengano contrastati, che un filtrante o un uno-due venga interrotto da un intervento provvidenziale o che il difensore si trovi semplicemente nel posto giusto al momento giusto. Questo cambio di attitudine è stato reso possibile intervenendo sull'intelligenza artificiale difensiva che rende i giocatori più attenti allo spazio che hanno intorno e agli eventuali giocatori che lo occupano. Dunque, capiterà più spesso che un centrocampista torni in difesa per aiutarci in caso di inferiorità o che due difensori che devono coprire un contropiede si muovano in modo da minimizzare i danni. Inoltre, i giocatori sono molto più veloci nel reagire ai cambi di fronte. In passato poteva capitare di vedere un difensore che continuava a muoversi verso l'attacco, anche quando gli avversari avevano recuperato palla da un paio di secondi, e ciò favoriva l'opportunità per i contropiedi. Adesso non appena perdiamo il possesso la squadra reagisce e si muove di conseguenza, rendendo le difese più credibili. Anche la scivolata è stata rivista, non solo con nuove animazioni e una maggiore forza d'impatto, ma aggiungendo la possibilità di rialzarsi molto più velocemente. Per farlo basta premere nuovamente lo stesso tasto durante l'animazione, una funzione decisamente molto utile quando l'intervento non è andato a buon fine e si vuole rimanere incollati all'attaccante.
Addirittura, potremo fingere un tackle per sbilanciare un attaccante e sperare che controlli male la palla. In generale, sia l'attacco che la difesa adesso beneficiano in modo molto più realistico della fisicità e dell'inerzia dei giocatori. Dunque se un difensore corre verso un attaccante che sta andando piano, è più facile che possa spostarlo e rubargli la palla, sempre che questi non sia particolarmente ben piazzato. Dal punto di vista dell'attacco è stata inoltre introdotta una nuova modalità di passaggio più rapida, attivabile premendo l'apposito tasto e un dorsale, che permette di trovare spazi anche nelle difese più serrate. Tuttavia, essendo una palla molto veloce, sarà più difficile da controllare per i giocatori meno esperti. L'altra grande aggiunta all'attacco è la possibilità di effettuare finte di corpo, senza neppure sfiorare il pallone, così da mandare fuori tempo eventuali difensori che cercano di difendere in modo più fisico o che stanno accorciando le distanze. Ovviamente questi nuovi trucchetti vanno usati con parsimonia, perché il rischio di fare una figuraccia è sempre dietro l'angolo. Se invece le nuove finte vi permetteranno di arrivare in gol, sappiate che adesso potrete festeggiare anche correndo verso la telecamera e i compagni a bordo campo, dando così il via a esultanze tutte nuove.
Assistenza in tempo reale
FIFA si sa, è un gioco complesso. In totale la mappa dei comandi vanta circa settanta differenti input che possiamo inserire sul controller e ogni anno si aggiungono nuovi giocatori che lo provano per la prima volta, persone che di sicuro non hanno voglia di imparare in una modalità apposita. Per aiutare le nuove leve e per far scoprire qualche altro trucchetto ai giocatori più navigati gli sviluppatori hanno ideato FIFA Trainer, una sorta di assistente virtuale che ci mostra in tempo reale alcuni comandi particolarmente indicati per la situazione, basandosi anche sul nostro livello di abilità.
Dunque, se siamo in attacco vedremo illustrati accanto al giocatore che stiamo utilizzando il comando per passare o correre, se siamo sulla fascia vedremo come crossare, in difesa quale tasto usare per un tackle o il raddoppio. FIFA Trainer tuttavia non è ideato solo per i principianti, ma pensa di aver qualcosa da insegnare anche a chi ormai ci gioca da qualche anno. Potremo dunque decidere il livello degli aiuti, da 1 a 6, o lasciare che sia il sistema a valutare quanto siamo bravi e capire che non ha più senso dirci che con X facciamo un passaggio, ma che potrebbe esserci utile sapere il comando per far iniziare lo scatto a un compagno senza palla. Come soluzione non è male, soprattutto per i principianti totali, ma sulla lunga distanza non pensiamo che gli esperti abbiano molto da imparare da FIFA Trainer, ed è anche giusto così, perché altrimenti che esperti sarebbero? Inoltre il suo utilizzo non è così immediato: bisogna farci un po' l'abitudine e si rischia a volte di distrarsi a leggere cosa c'è scritto invece di capire cosa sta succedendo attorno a noi.
Celo, celo, manca!
Ma le novità non riguardano solo il motore di gioco e le animazioni, ma anche Fifa Ultimate Team, croce e delizia di milioni di giocatori in tutto il mondo. Da quest'anno potremo non solo giocare nella modalità che già conosciamo ma anche nel FUT Draft, opzione completamente diversa e senza dubbio ispirata dai giochi di carte collezionabili. In FUT Draft, sia online che offline, dovremo creare la nostra rosa scegliendo tra cinque giocatori per ogni posizione, che saranno presi a caso tra tutti i giocatori gold, quelli storici e alcuni silver.
In totale parliamo di un database di più di un migliaio di possibilità, in cui faranno senza dubbio discutere alcune scelte per quanto riguarda i personaggi storici in esclusiva per Xbox One e 360. Senza nulla togliere ai calciatori in questione, vedere Alexi Lalas e Donovan accanto a Best o Baresi fa un po' sorridere. Nell'assemblare il nostro dream team dovremo ovviamente tenere conto non solo dell'abilità del singolo, ma anche della sua chimica con i compagni; sarà dunque fondamentale fin da subito adottare una strategia di massima e portarla fino in fondo. Ad esempio, potremmo pensare di essere così forti da poter fare a meno dell'affinità, scegliendo solo i giocatori migliori per ogni ruolo, oppure puntare su una squadra bilanciata ma priva di quel fuoriclasse che ci sarebbe tanto piaciuto, ma che non lega in alcun modo. Per migliorare ancora di più la chimica potremo inoltre scegliere anche il tecnico, sempre tra cinque a caso e sperare di alzare ancora di più le statistiche. Per chi non avesse capito di cosa stiamo parlando, ricordiamo che nella modalità FUT se facciamo giocare tra di loro calciatori che militano nella stessa squadra, nello stesso campionato, hanno la stessa nazionalità e sono nella posizione giusta questi svilupperanno una "chimica", ovvero un punteggio che renderà le loro abilità migliori e, di conseguenza, renderà migliore anche la squadra. Per fortuna in questa nuova edizione le leggende si legano praticamente con tutti i compagni, senza vincoli di nazionalità. Una volta scelto il nostro squadrone non resta altro da fare che scendere in campo. Obiettivo del FUT Draft è vincere quattro partite consecutive e ottenere così i premi più ambiti, tuttavia anche chi verrà sconfitto al primo turno otterrà qualcosa, giusto per non andarsene a mani vuote. I premi non cambiano in base al livello di abilità prescelto, così come non cambia il prezzo del biglietto d'ingresso. Chiunque voglia cimentarsi con questa modalità dovrà infatti sborsare 15.000 gettoni. Il FUT Draft è dunque un "investimento" da valutare con accortezza, perché se non si è particolarmente bravi o fortunati con le estrazioni, si rischia di tornare a casa con le tasche quasi vuote.
Il duro lavoro paga
In molti chiedevano miglioramenti anche nella modalità carriera e, anche se ancora non si parla di una completa rivoluzione che permetta di gestire ogni aspetto del nostro club, Electronic Arts ha aggiunto un paio di novità che faranno senza dubbio piacere ai molti commissari tecnici là fuori. La prima è che finalmente le amichevoli pre-campionato acquistano un senso e diventano un mezzo per ottenere ulteriori fondi da investire nel mercato. Se prima infatti la pre season era fatta di partite che spesso venivano saltate, adesso il nostro club sarà invitato a tornei più o meno di lusso in base al suo prestigio, dai quali potremo ricavare un bel po' di soldi.
L'altra novità decisamente più interessante è l'introduzione dell'allenamento per i giocatori. Ogni settimana potremo allocare cinque slot di allenamento ad altrettanti calciatori, oppure tutti gli slot su un giocatore che abbiamo deciso di spingere in modo particolare. A questo punto potremo decidere se effettuare l'allenamento, ovvero dei minigiochi, oppure simularlo. In caso di simulazione non sempre otterremo il punteggio più alto, se invece decidiamo di scendere in campo il risultato sarà ovviamente basato sulla nostra performance. Ovviamente a beneficiare maggiormente dell'allenamento saranno i giocatori che ne hanno bisogno, come quelli delle giovanili, difficilmente potremo migliorare ulteriormente le statistiche di Cristiano Ronaldo! L'aspetto più interessante di questa nuova variabile è che cambia completamente la gestione del team e permette di effettuare strategie sul lungo termine. Vogliamo diventare un team che ha come obiettivo l'allevamento di giovani promesse da rivendere a caro prezzo oppure decidiamo di potenziare i nostri titolari, ottenerne il massimo e sperare di aver abbastanza soldi per sostituirli quando il loro talento calerà?
L'altra metà del campo
Arriviamo dunque alle discusse nazionali femminili, che da una parte rappresentano senza dubbio una gradita introduzione ma che dall'altra hanno scontentato alcuni fan, che avrebbero preferito vedere impiegate le risorse in maniera differente.
Innanzitutto vi diciamo che chi voleva nuove squadre potrebbe avere delle sorprese interessanti; poi è bene ricordare che, anche se da noi così non sembra, il calcio femminile è uno passatempo estremamente diffuso nei paesi in cui questo sport non ha una lunghissima storia ed è visto con fervore meno religioso. Dunque la scelta di Electronic Arts ha assolutamente senso, visto che le permette di aprirsi a mercati totalmente nuovi e difficili per il calcio, come gli Stati Uniti. Per quanto riguarda invece le differenze, è evidente che non bastava semplicemente posizionare la testa di una donna su un corpo maschile. Le calciatrici calciano, si scontrano, corrono, saltano e parano in modo totalmente differente dagli uomini, quindi il lavoro è stato svolto su due fronti: da una parte c'è stato bisogno di un motion capture totalmente nuovo, dall'altra bisognava regolare le impostazioni con accuratezza. Il calcio femminile non è infatti semplicemente "peggiore" di quello maschile, ma basato su parametri fisici totalmente diversi, che influiscono sul tiro, sull'altezza media dei portieri, sui contrasti, ma che non intaccano più di tanto la tecnica. Il risultato ottenuto è senza dubbio molto particolare e per certi versi permette di avere un'esperienza di gioco totalmente diversa. Il ritmo è più lento, gli spazi sono un po' più ampi, c'è grande enfasi sulla corsa e sulla tecnica, ma i tiri sono più deboli, così come i colpi di testa. I portieri sono reattivi, ma saltano meno rispetto agli uomini, quindi è più facile segnare con tiri particolarmente alti e angolati, che però sono più difficili da eseguire. Insomma, è senza dubbio un calcio inferiore sotto alcuni aspetti, ma non per questo meno divertente, bisogna semplicemente sapersi adattare e in certi momenti ammettiamo senza vergogna di esserci divertiti persino di più giocando con l'altra metà del cielo.
CERTEZZE
- Miglioramenti del sistema difensivo
- Maggior bilanciamento tra attacco e difesa
- Ritmo di gioco più veritiero
- Molto divertente il FUT Draft
- Particolare e interessante il calcio femminile
- La possibilità di allenare i giocatori
DUBBI
- Prezzo del FUT Draft
- Portieri ancora da rivedere
- Poche aggiunte alla modalità carriera
- Carriera del giocatore singolo sottotono