L'universo cinematografico di Batman non è stato più lo stesso dopo l'uscita del film di Tim Burton, che ha dipinto il cavaliere oscuro con toni che hanno definito il mito. Lanciato con un battage pubblicitario senza precedenti e nomi da capogiro, la pellicola del 1989 ha sbancato i botteghini e ci ha consegnato, grazie alla grande interpretazione di Michael Keaton, uno dei migliori Batman della storia del cinema. Carismatico, tecnologico ma immerso in uno stile gotico ricco di tonalità surreali, quasi horror, che contribuiscono alla creazione di universo parallelo sospeso nel tempo, l'uomo pipistrello di Keaton assumeva i connotati del simbolo. Questo è ciò che contraddistingue i due film, non è da meno il seguito con Danny de Vito e Michelle Pfeiffer, dalla trilogia di Christopher Nolan, affascinante e amatissima, ma troppo ancorata al suo tempo. Rocksteady Studios ha invece un altro merito, quello di aver realizzato forse le migliori trasposizioni videoludiche basate sul personaggio di Bob Kane, la serie di Arkham. Ma ora che questa saga si è conclusa, è tempo di pensare a qualcos'altro. Dal momento che la casa di sviluppo si è divertita a citare qualche elemento della pellicola del 1989 proprio in Arkham Knight, ci siamo chiesti che cosa potrebbe venire fuori se si cimentasse in un remake ispirato alle pellicole di Burton, o un vero e proprio reboot.
Lemon Crush
I più stagionati tra di voi non solo conosceranno, ma avranno già vissuto i numerosi tie-in basati su questi film, citiamo i titoli di Sunsoft, ma soprattutto la conversione di Konami di Batman Returns, uscita su Super Nintendo, e che portava i personaggi dell'omonima pellicola in una struttura da picchiaduro a scorrimento.
Si trattava indubbiamente di una delle migliori interpretazioni del film di Burton. Dal lato dei personal computer il più eclatante fu ovviamente l'omonimo videogioco di Ocean Software, pubblicato su svariate piattaforme Commodore e Spectrum, con quella Amiga in testa tra le più apprezzate. Proprio questa edizione si faceva notare per il fascino esercitato dalla Batmobile, a cui era dedicata una sezione apposita, ma anche il Batplane, che proprio nel film di Burton era protagonista di una delle scene più spettacolari. Come dicevamo, la serie di Arkham prodotta da Rocksteady Studios si è ritagliata un posto come una delle migliori trasposizioni videoludiche del fumetto, riaccendendo la fiamma della speranza verso i tie-in. Lo studio inglese è riuscito a integrare anche la Batmobile nell'ultima iterazione della saga, Batman: Arkham Knight. Ripetendoci ancora, tra i vari DLC rilasciati per il prodotto è stato distribuito anche un piccolo contenuto dedicato al film di Burton, nella forma della tuta di Michael Keaton e la skin molto fedele per la Batmobile. A nostro avviso si tratta anche di una delle migliori incarnazioni della mitica vettura del cavaliere oscuro, perché non produrre un intero titolo in grado di esprimere in pieno la magnificenza di pellicole praticamente senza tempo?
Cosa potrebbe succedere se Rocksteady si cimentasse in un remake delle pellicole di Tim Burton?
Party Man
Le scelte per questo ipotetico reboot nostalgico potrebbero essere molteplici: si potrebbe replicare la struttura dei due film di Tim Burton, oppure costruire una vicenda alternativa basata su quell'universo, mantenendo inalterati i personaggi. Potrebbe essere anche una grande occasione per richiamare in causa i nomi illustri dell'originale: l'immenso Jack Nicholson, Michael Keaton e Kim Basinger per i rispettivi Joker, Batman e la sexy giornalista Vicky Vale, ma anche Michelle Pfeiffer per Catwoman e Danny de Vito per il Pinguino.
Operazioni come quella di SEGA per Alien: Isolation, che ha chiamato il cast di attori originali per doppiare il DLC dedicato al primo film di Ridley Scott, dimostrano come la cosa non sia impossibile. Non dimentichiamo poi Prince, il musicista icona degli anni '80 che si prese cura della colonna sonora, sfornando brani memorabili come The Future ed Electric Chair. La stessa Gotham City rimarrebbe protagonista indiscussa della produzione, con le sue atmosfere dark e gotiche, ma aggiungendo anche sequenze diurne, magari incentrate sul personaggio di Bruce Wayne, per aggiungere maggiore varietà. Il film offriva inoltre splendide location, assolutamente adatte per una trasposizione videoludica: come dimenticare la splendida sequenza nella Axis Chemicals, il museo e il gran finale nella cattedrale? Tutte e tre si presterebbero per sequenze adatte sia per meccaniche di combattimento o stealth. Indimenticabile anche la sequenza della parata del Joker, dove Batman era impegnato nella distruzione del famigerato gas Smilex, la mortale arma del celebre criminale dal sorriso perenne, aiutandosi con il suo Batplane. Tenendo sempre in considerazione una struttura free roaming simile ai titoli Arkham, sarebbe l'occasione per includere anche le sequenze aeree nella formula.
Batdance
Non di secondo piano Batman Il Ritorno, il secondo film della serie diretto da Burton nel 1992, maggiormente ispirato alle atmosfere di Edward Mani di Forbice. La pellicola era sempre più vicina alla dimensione della favola nera, ma questo non la rendeva incompatibile con il mondo di Bob Kane.
Nonostante i sottintesi da fumetto e le venature fortemente grottesche, il regista approfittava della bizzarria dei personaggi per raccontare un universo affascinante di disadattati, Batman compreso, ricchi di contraddizioni. Azzeccatissima anche l'idea di ambientare la vicenda nel periodo natalizio, con una Gotham sonnecchiante sotto i fiocchi di neve e il Pinguino che trama nell'ombra delle sue labirintiche fogne. Altrettanto efficaci le spettacolari sequenze di combattimento tra Batman e Catwoman. Un possibile scenario per la trasposizione videoludica potrebbe essere rappresentato dalla fusione delle due pellicole, sfruttandone la mitologia e garantendo la quantità di materiale necessaria per un'avventura, che dura mediamente una decina di ore, ma nel caso delle produzioni Rocksteady il valore sale di parecchio. Protagonista ovviamente la classica tuta di Batman già vista come DLC a pagamento in Arkham Knight, quindi con gli affascinanti giochi cromatici oro e nero, stemma in bella vista e lo spirito inconfondibile di fine anni ottanta. Speriamo che anche Warner Bros e la talentuosa casa inglese abbiano la nostra stessa intuizione, in modo da trasformare questo sogno in realtà. Il cavaliere oscuro ha ancora molto da dare ai videogiochi.