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La nuova generazione del Re

La famosissima serie di picchiaduro targata SNK approda su PlayStation 4

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   08/12/2015
The King of Fighters XIV
The King of Fighters XIV
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È buffo pensare che molti dei nostri lettori non hanno mai giocato un The King of Fighters, ma purtroppo il franchise di SNK negli ultimi anni ha goduto di sempre minor visibilità, a causa anche dei problemi della società che gli ha dato i natali, e in effetti è dal 2011 che non esce un nuovo capitolo. Ed è buffo perché c'è stato un tempo in cui SNK era la più grande rivale di Capcom, nel campo dei picchiaduro, tant'è che da quello storico quanto sportivo conflitto nacque Capcom Vs. SNK, ancora oggi considerato uno dei migliori picchiaduro crossover della storia. SNK Playmore aveva abbandonato la numerazione "annuale" già nel 2005, quando i The King of Fighters avevano smesso di uscire ogni anno, per passare al suffisso in numeri romani. Eccoci quindi a The King of Fighters XIV: annunciato allo scorso Tokyo Game Show, mostrato un po' di più durante il recente PlayStation Experience, il nuovo picchiaduro di SNK Playmore segna il passaggio alla nuova generazione, sfidando nuovamente lo strapotere di Capcom in un testa a testa a dir poco simbolico.

The King of Fighters XIV si prepara a sfidare i picchiaduro di nuova generazione

Attenti a quei tre

È difficile spiegare a parole il "feeling" di The King of Fighters (e delle altre serie firmate SNK che ne formano, insieme, il complesso universo narrativo e videoludico) perciò l'unica cosa che possiamo consigliare ai più curiosi è di procurarsi un vecchio episodio, impugnare il joypad/joystick e giocare.

La nuova generazione del Re
La nuova generazione del Re
La nuova generazione del Re

C'è comunque un motivo se spesso i fan del genere si sono divisi tra la fazione di Street Fighter e quella di The King of Fighters, un po' come SEGA e Nintendo si contendevano la scena dei platform con Super Mario e Sonic The Hedgehog. In ogni caso, la caratteristica distintiva di The King of Fighters è sempre stata la suddivisione in "squadre" del roster: nei match si affrontano tradizionalmente sei personaggi, tre contro tre, e la storia propone delle squadre predefinite che legano i vari combattenti, dando loro scopi e motivi per i quali partecipare al torneo. Nulla vieta al giocatore di inventarsi squadre tutte sue, e questo ovviamente incide sul gameplay: non c'è tag team e persino scegliere chi scende in campo per primo è una specie di strategia. The King of Fighters XIV manterrà la stessa impostazione dei precedenti, proponendo almeno sedici squadre in un roster imponente di ben cinquanta personaggi. SNK Playmore promette un arco narrativo completamente nuovo che si lascerà alle spalle le lunghe sottotrame di Orochi e del NEST, ma i protagonisti storici della saga non mancheranno: nel trailer abbiamo riconosciuto Kyo Kusanagi, Iori Yagami, Leona Heidern, Andy Bogard, Billy Kane, King e altri ancora. La vera novità, comunque, è la cosmesi del gioco, che abbandona i tradizionali, meravigliosi sprite bidimensionali che hanno caratterizzato i tredici episodi precedenti - nonché i picchiaduro più famosi nella libreria SNK - per appoggiarsi a un motore tridimensionale che, però, ci ha lasciato un po' interdetti. Anche se le scene d'azione, nel trailer, si sono susseguite frenetiche e dinamiche come ci si aspetterebbe da un The King of Fighters, la resa grafica complessiva, per quanto sicuramente ancora in divenire, ci è sembrata piuttosto fredda, anonima e i modelli forse un po' troppo rigidi. Certo, alla fin fine è il gameplay quello che conta, e su questo frangente dovremmo essere più sereni: al timone troviamo infatti Yasuyuki Oda, che ha lavorato per Dimps allo sviluppo di Street Fighter IV e Super Street Fighter IV. Prima, però, Oda ha contribuito al successo della prima generazione di The King of Fighters quando lavorava per SNK tra il 1993 e il 2000. L'intenzione di Oda è quella di preservare la tradizionale impostazione bidimensionale del gameplay, impiegando il motore poligonale solo nella realizzazione dei modelli e degli scenari. I veterani del franchise, insomma, si sentiranno subito a casa e non dovranno fare i conti con preoccupanti stravolgimenti. La scelta del 3D potrebbe essere un modo pratico di adeguarsi ai tempi, e consentirebbe a SNK Playmore di sfornare costumi alternativi e nuovi combattenti molto più facilmente e velocemente. Dobbiamo aspettarci una situazione alla Street Fighter IV, insomma? È ancora presto per dirlo, ma di sicuro è entusiasmante rivedere questi due giganti che hanno fatto la storia del genere agli angoli opposti del ring, pronti a lottare per stabilire chi dei due sarà il nuovo campione nei cuori degli amanti dei picchiaduro.

CERTEZZE

  • Sarà fedele al gameplay 2D originale
  • Ci saranno tantissimi lottatori vecchi e nuovi

DUBBI

  • La nuova grafica 3D non ci fa impazzire
  • Dobbiamo aspettarci valanghe di DLC?