Il PC ha da sempre uno scarso risalto durante le fiere di settore (Gamescom a parte), per l'ovvio motivo che non esiste un singolo produttore hardware che spinga la piattaforma. Così ogni anno vediamo i tripla A multipiattaforma fare da supporto alle conferenze di Sony, Microsoft e in misura minore Nintendo (almeno negli ultimi anni) e quasi ci si dimentica che usciranno anche su PC. Va anche detto che in generale il mercato PC è molto più fluido di quello console. Anzi, forse sarebbe più giusto parlare di mercati, perché la natura aperta della piattaforma ha consentito molti sbocchi differenti a livello videoludico.
Difficile che una fiera riesca a rappresentare tanta ricchezza. L'E3 non è mai stato l'evento di riferimento per i videogiocatori PC. Per gli annunci hardware i produttori di spicco (Nvidia, AMD, Intel e così via) hanno sempre preferito fiere dedicate come il CES o il Computex; solo l'anno scorso, con la prima edizione del PC Gaming Show, c'è stata una partecipazione più attiva da parte di AMD, che però ne era sponsor. A livello videoludico gli studi che pubblicano più esclusive per la piattaforma, come ad esempio Paradox o Blizzard, hanno sempre mantenuto un profilo molto basso, preferendo svelare i loro titoli più importanti in eventi dedicati, come la BlizzCon. Paradossalmente anche periferiche PC-centriche molto in vista, come i visori per la realtà virtuale, hanno sempre stentato a mettersi in mostra durante la fiera di Los Angeles, preferendo apparire in forze in altre manifestazioni (GDC su tutte). Insomma, da sempre per i giocatori PC, l'E3 è l'occasione per conoscere i nuovi titoli multipiattoforma in arrivo sul mercato e poco più. Quest'anno comunque potrebbe esserci una novità: Xbox. Suona strano, ma è probabile che l'annuncio più rilevante dell'anno per il PC gaming arrivi direttamente dal palco della conferenza di Microsoft, dove si dovrebbe parlare dell'unificazione degli ambienti operativi di PC e Xbox One, resa possibile da Windows 10. Inoltre, durante il PC Gaming Show potrebbero essere mostrate alcune esclusive interessanti, come il nuovo titolo di Bohemia Interactive. I nomi che saranno sul palco sono tanti, tra cui molti big. Insomma, staremo a vedere se ci sarà un'inversione di tendenza rispetto agli scorsi anni.
Guardiamo al mercato PC e cerchiamo di capire cosa attenderci dall'E3 2016
Le esclusive: voto 9
L'ultimo anno è stato davvero ricco di esclusive per i giocatori PC. Sviluppatori come Paradox, Firaxis e Creative Assembly hanno lanciato degli ottimi titoli e non sono mancate perle indipendenti che hanno fatto segnare dei numeri incredibili.
In particolare per gli appassionati di strategia gli ultimi mesi sono stati eccezionali. Paradox ha pubblicato l'attesissimo Stellaris riscuotendo un ottimo successo di pubblico, che continua a tributargli vendite ed entusiasmo, nonostante la critica si sia divisa nel giudicarlo. Nemmeno le polemiche nate da questioni razziali (il capo della Terra di colore nero) sono riuscite a rovinare il lancio del gioco. Negli stessi giorni abbiamo potuto giocare all'ottimo Total War Warhammer, che ha confermato la bontà della formula ludica di Creative Assembly, pur calata in uno scenario fantastico (e amatissimo). In questo caso i giudizi positivi sono stati quasi unanimi e per dare un'idea del successo del gioco basti citare il fatto che è dal giorno del lancio (24 maggio) che non abbandona la top 10 di Steam, nonostante il prezzo premium. Guardando più indietro nel tempo, precisamente a febbraio, troviamo l'eccellente XCOM 2 di Firaxis Games, che è riuscito a migliorare il primo capitolo in ogni possibile modo. Da notare che l'originale uscì anche su console, mentre per il seguito si è scelta la via dell'esclusiva, probabilmente perché ci si è resi conto che il pubblico console è poco affine alla strategia a turni. Un'altra nota interessante che riguarda tutti i titoli fin qui citati, è che nessuno di loro è stato annunciato durante un E3, segno che publisher e sviluppatori non hanno percepito alcun vantaggio nello svelarli durante un evento sì molto amato e di grande richiamo, ma incredibilmente dispersivo.
Vale lo stesso discorso anche per StarCraft 2: Legacy of the Void di Blizzard, che ha concluso in modo eccellente l'epopea del secondo capitolo di una delle serie di RTS più famose di sempre, portandosi a casa riconoscimenti e onori. Meno riuscito, ma comunque molto atteso per motivi tecnologici, è stato lo strategico in tempo reale Ashes of the Singularity di Stardock, il primo gioco a implementare nativamente le DirectX 12 e, soprattutto, a trarne vantaggio. Vedere flotte formate da centinaia di unità scontrarsi e produrre migliaia di particelle senza che il sistema stenti è davvero incredibile. Peccato che il gioco in sé non sia propriamente eccezionale, soprattutto per via di una campagna single player sottotono. Non si può avere tutto. Una citazione a parte meritano due titoli indipendenti che hanno ottenuto risultati davvero incredibili: Stardew Valley e Undertale. Il primo è un clone di Harvest Moon dalle grandi qualità che viene aggiornato di continuo dal suo sviluppatore. Il secondo invece è un simil gioco di ruolo giapponese dal piglio fortemente pacifista (si può finire senza uccidere nessuno) che ha fatto letteralmente innamorare chi lo ha provato. Da notare che entrambi hanno superato il milione di copie vendute, pur non avendo alle spalle un grosso publisher e pur non avendo potuto contare su delle campagne marketing battenti. Due piccoli miracoli del mercato PC, insomma.
I titoli multipiattaforma: voto 8
Paradossalmente nell'ultimo anno i titoli multipiattaforma hanno dato il loro meglio, ma anche il loro peggio su PC. La superiorità tecnologica è indubbia. Titoli come DOOM, The Division, Hitman, Overwatch, The Witcher 3: Blood and Wine e molti altri si sono mostrati al meglio proprio su PC. In particolare il titolo di id Software è stato lodato sia per la resa grafica, sia perché riesce a trarre il massimo dall'utilizzo di mouse e tastiera come sistema di controllo, grazie al suo rifarsi nelle meccaniche e nel gameplay ai primi capitoli della serie. Lo stesso si può dire per lo sparatutto online di Blizzard, la cui versione PC impostata al massimo mostra un mondo più ricco di dettagli delle versioni Xbox One e PlayStation 4. Non abbiamo fatto questi due esempi a caso, perché sono entrambi dei prodotti ottimamente confezionati e ottimizzati, che non hanno mostrato alcuna incertezza sin dal giorno di lancio. Non per niente sono stati realizzati da studi che hanno fatto la loro fortuna proprio su PC. Qualcosa di simile si può dire anche di The Witcher 3: Blood and Wine, la seconda espansione maggiore del gioco di ruolo di CD Projekt Red, che migliora ulteriormente la già eccellente resa grafica del titolo base, superiore a quella delle versioni Xbox One e PlayStation 4. Qui a livello di pulizia dai bug siamo messi leggermente peggio, ma visto il supporto post lancio fornito non ci si può lamentare più di tanto. Insomma, si è trattato di un anno impeccabile per il mondo del PC gaming? Non proprio, perché ci sono stati dei casi infausti che hanno mostrato ancora una certa sottovalutazione della piattaforma. Di solito parlare di fluidità su PC è superfluo e finanche pericoloso, visto che molto dipende dalle specifiche della macchina che si usa per giocare. Però débâcle come quella di Just Cause 3 di Avalanche Studios, che ancora oggi, dopo più di sei mesi dal lancio, non gira decentemente su molti sistemi; oppure quella di Quantum Break, lanciato con dei requisiti di sistema folli, che comunque non garantiscono un frame rate accettabile, si sono fatte sentire. Ovviamente il caso più eclatante, in senso negativo, rimane quello di Batman: Arkham Knight, lanciato, ritirato e rilanciato dopo mesi di aggiustamenti, non è comunque riuscito a raggiungere i livelli delle versioni console. Speriamo in futuro di dover assistere a sempre meno casi del genere.
Le prospettive future: voto 9
Senza dubbio il mercato dei PC da gioco è in crescita. Lo dimostrano i successi ottenuti, ma anche la quantità di giochi prima esclusivi per console che sono stati convertiti e lanciati su Steam negli ultimi mesi. Qualche anno fa chi avrebbe mai pensato di vedere un Danganronpa, un Gunvolt, un Dragon's Dogma Dark Arisen o un Senran Kagura girare su PC? Chi avrebbe mai ipotizzato che Square Enix avrebbe portato l'intera serie Final Fantasy su Steam, sviluppando port di capitoli prima esclusivi per console PlayStation come Final Fantasy IX e X?
Se partiamo da questi semplici indicatori, è lapalissiano rilevare che la piattaforma PC è diventata imprescindibile per gli sviluppatori. E lo diverrà ancor di più quando Microsoft annuncerà l'unificazione degli ambienti con installato Windows 10. Da quel momento sarà chiaro che su PC non vedremo mai girare soltanto le esclusive di Sony e quelle di Nintendo. Non abbiamo parlato volutamente delle esclusive di terze parti, perché casi come quello di Street Fighter V, uscito su PlayStation 4 e PC, e No Man's Sky, che uscirà su PlayStation 4 e PC, mostrano che solo i produttori hardware hanno ormai interesse a finanziare titoli per le singole piattaforme da gioco. Anche in ambito tecnologico il PC rappresenta l'avanguardia. Non ci riferiamo soltanto alle nuove schede video proposte da Nvidia e AMD, ma soprattutto ai visori per la realtà virtuale che sono realtà reale già da mesi. Certo, finora i risultati stentano a vedersi e probabilmente sarà PlayStation VR a mostrare il vero impatto sul pubblico di questa tecnologia, visto il prezzo inferiore. Comunque sia, è innegabile che il PC ha fatto da apripista e che, nonostante i molti dubbi sui visori attualmente in commercio, sia l'unica piattaforma su cui la realtà virtuale ha concrete possibilità di sviluppo. Insomma, qualsiasi sia il futuro del mondo videoludico, il PC ci sarà.
La redazione utilizza: MSI Nightblade X2 Gaming PC