Nella sua lunghissima storia, la serie regolare di Final Fantasy ha visto protagonisti decine di personaggi principali alle prese, tra gli altri, con svariati tipi di mostri e creature: alcune benigne, altre cattive o comunque avverse. Ciascuna caratterizzata da un suo design, da una sua "storia", da caratteristiche fisiche e "tecniche" personali, che nel corso degli anni si sono poi ripresentate uguali, seppur magari in una forma estetica leggermente differente, nei vari capitoli. Quasi a voler dare continuità a una saga che invece si basa generalmente su racconti auto conclusivi. È così che episodio dopo episodio, alcune di queste creature sono entrate nel cuore dei fan e sono diventate delle vere e proprie icone, di quelle che quando le vedi appena un secondo subito le associ al brand Final Fantasy. Noi da questo punto di vista ne abbiamo selezionate dieci tra quelle che a nostro parere sono le figure più rappresentative di questa categoria di personaggi e delle loro "razze". Una scelta che abbiamo fatto come sempre senza la presunzione di voler rappresentare i gusti di tutti o di stilare una classifica definitiva sull'argomento.
Quali sono le creature simbolo della saga di Final Fantasy? Scopritelo con noi!
Chocobo, Moguri e Invocazioni
È la mascotte assoluta di Final Fantasy, e dunque non potevamo che cominciare con "lui", il Chocobo. Come abbiamo scritto in altre circostanze, ogni Final Fantasy ha almeno un protagonista che lo rappresenta, ma la serie nella sua interezza ha per testimonial proprio questi simpatici pennuti gialli ghiotti di erbe come la Gysahl e la Sylkis, e noci come la Porov o la Carob. Pennuti che si possono addestrare e allevare per cavalcarli in battaglia (Final Fantasy XIV: A Realm Reborn) oppure per gareggiare o esplorare le mappe in cerca di segreti (Final Fantasy VII). Proprio nell'avventura di Cloud e compagni, per esempio, far accoppiare e procreare dei particolari Chocobo come quello color oro, permettevano di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, come quello dove era possibile prendere la Materia indispensabile per l'invocazione Knights of the Round, la più potente in assoluto del gioco.
Ma quanta fatica procurarsi il "materiale" giusto per ottenere la combinazione perfetta per poi generarlo alla Chocobo Farm. Tra lui e l'altra mascotte di Final Fantasy, il Moguri (Moogle), è il primo a essere il più considerato dalla stessa Square Enix che infatti gli ha dedicato diversi spin-off, da Chocobo Racing a Chocobo's Mystery Dungeon. Tuttavia, seppur in tono minore rispetto al Chocobo, anche il Moguri ha una sua importanza nella serie, ed è stato presente praticamente in tutti gli episodi dal momento del suo esordio avvenuto in Final Fantasy III. Quella dei Moguri, però, non è stata una presenza sempre attiva, cioè a dire come personaggi giocabili o "viventi", ma spesso sono apparsi in semplici cammeo, magari in "forma" di Guardian Force o peluche, oppure "verbalmente", nel senso che sono stati citati da altri personaggi. Ad ogni modo, l'aspetto di queste creature dall'animo mite, che può ricordare un gatto antropomorfo, ma che in realtà trae le sue "origini" nel design da una talpa e un pipistrello, cambia leggermente in ogni singolo capitolo, anche se gli stessi mantengono alcune caratteristiche peculiari della loro razza: generalmente sono di bassa statura, con un corpo paffuto ricoperto da una soffice pelliccia chiara, una pallina rossa di pelo sul capo tenuta da una sorta di antenna, e due alette da pipistrello sulla schiena che consentono loro di rimanere a galla a mezza altezza, probabilmente anche grazie a qualche abilità magica. Tuttavia in Final Fantasy XII si "evolvono" come parte integrante della popolazione e della società di Ivalice, e si rivelano anche degli abili carpentieri. Tra i personaggi icona di Final Fantasy, sempre alla voce "alleati" (anche se a volte gli utenti hanno dovuto affrontarne alcuni come avversari), ci sono gli spiriti di invocazione, introdotti nella serie con Final Fantasy III. Tra questi abbiamo scelto Shiva, "l'Imperatrice dei Ghiacci", che oltre a essere con Ifrit e Bahamut una delle prime nonché più presenti nella saga, a occhio è pure la più amata dai giocatori di sesso maschile. Fisico femminile statuario appena coperto nei punti giusti da body o completi mini, dalla pelle color bianco azzurrino o violaceo, ma comunque sempre in grado di richiamare idealmente i toni del ghiaccio, questo spirito appare quasi sempre tra turbinii di vento e ghiaccio, con movimenti sinuosi e compassati. Ovviamente tutte le sue azioni, tutti i suoi attacchi sia normali che speciali nei vari giochi in cui è stata presente, sono legati al freddo e all'elemento ghiaccio. Per il resto di Shiva sappiamo davvero poco, se non che ha un compagno di nome Shivar e una figlia di nome Shivan, come si apprende in Final Fantasy XII: Revenant Wings.
Cactus, blob e palle di fuoco
Dai cosiddetti "buoni" passiamo ai "cattivi", i quali, spesso e nonostante tutto, godono comunque delle simpatie di tantissimi utenti. Uno di questi, apparso in quasi tutti i titoli, è Piros (Bomb), una creatura quasi sempre fiammeggiante, dunque associata all'elemento fuoco. Piccola e tondeggiante con braccine tozze e un volto ghignante, questa forma di fatto è rimasta praticamente inalterata nel corso degli anni, a parte piccole modifiche nei dettagli o per caratterizzarne delle varianti.
I membri di questa famiglia di Esseri non sono avversari particolarmente complicati da sconfiggere, anche se durante uno scontro bisogna stare attenti a una loro peculiarità: se subiscono troppi colpi ma non vengono di fatto eliminati dal campo di battaglia, si "gonfiano" e si fanno saltare in aria scagliandosi contro il nemico, come dei kamikaze. Oltre a Piros, un altro nemico medio basso (tranne rare eccezioni) ricorrente all'interno della serie è Budino (Flan). Questa tipologia di mostri vive prevalentemente in grotte e sotterranei, ma a volte si trovano anche all'aria aperta, in aree pianeggianti o boscose. Sono Esseri con grandi occhi e bocche, dalla forma molle, all'apparenza gelatinosa e dalla consistenza elastica, ragion per cui sono resistenti ai colpi fisici ma estremamente deboli alle magie. Esordiscono nel primo capitolo della saga e da allora sono comparsi praticamente in ogni episodio principale, tranne in Final Fantasy VII. Il loro aspetto si mantiene abbastanza simile di capitolo in capitolo, ad esclusione di quello di esordio e di Final Fantasy XIII, dove si presentano in forma sia di armi da guerra biomeccaniche, sia come mostri selvatici. Questi ultimi appaiono in gruppo, e amano fondersi per generare mostri più grandi e pericolosi. Un'altra delle creature più rappresentative dell'universo di Final Fantasy, almeno tra i nemici, è Kyactus (Cactuar), simpatico alla vista quanto estremamente letale da affrontare. Questo Essere somiglia infatti a un cactus, non a caso lo si trova in ambienti desertici, ma è dotato di due "gambe" e può spostarsi velocemente, nonostante la rigida e comica posa "da corsa". Essendo generalmente una grande fonte di guil, punti esperienza o abilità, diventa spesso una delle prede preferite dai videogiocatori, che però, proprio per le caratteristiche fisiche che abbiamo descritto, quando lo incontrano per la prima volta in assoluto, ne sottovalutano la potenza. In realtà Kyactus è uno degli avversari più difficili da sconfiggere, almeno in certi momenti del gioco, e a seconda dei giochi in cui lo si incrocia, basta un suo attacco per infliggere molte "ferite" o spedire al Creatore un membro del party grazie ai 1.000 o, talvolta, ai 10.000 aghi che può sparare (Gyaptus, Kyactus baffuto di Final Fantasy VIII) e che causano altrettanti danni.
Alito "forte" e i suoi amici
Ben più pericoloso, nonché brutto, è il Molboro (Malboro), creatura vegetale caratterizzata da un'enorme bocca spalancata contornata da tentacoli, foderata internamente da una serie di denti affilati come coltelli, da cui di solito escono effluvi a dir poco tossici. Tramite questi ultimi la creatura può infliggere pesanti status ai membri del party, provocandone un avvelenamento fisico che consuma energia vitale, stati confusionari o di furia incontrollata che portano i personaggi a colpirsi anche a vicenda, e via discorrendo. In casi estremi è capace di rendere inutilizzabile il party fino alla sua totale sconfitta. Esistono diversi tipi di Molboro che si differenziano principalmente per le dimensioni e qualche parametro, ma la loro peculiarità base, quella cioè di appestare i nemici col loro Alito fetido, rimane inalterata per tutti dal capitolo di esordio, Final Fantasy II, a oggi.
Decisamente più temibile è però un altro mostro della saga, cioè a dire Tomberry (Tonberry), il quale si incontra generalmente durante le fasi più avanzate dell'avventura. Trovarselo di fronte, a meno di non essere adeguatamente preparati ed equipaggiati, significa morte certa. Esordisce in Final Fantasy V e da quel momento in poi cambia sostanzialmente poco o niente del suo aspetto, se non qualche accessorio quando si presenta nelle varianti Re o Mastro: forma umanoide, testa simile a quella di un pesce dalla pelle liscia e verde, due occhi sporgenti gialli e una coda che esce da sotto la tunica straccia che veste. Cammina lentamente e con un'andatura goffa verso le sue vittime tenendo in una mano una lanterna, nell'altra un coltellaccio. E proprio con quest'ultimo è capace di infliggere enormi danni ai suoi avversari, fin a ucciderli. Per questo diventa vitale per i giocatori eliminarlo prima che sia a tiro di coltellata, cosa però non semplice vista la resistenza e i punti vita del mostro, e la sua capacità di contrattaccare usando le anime delle sue vittime che si trovano nella sua lanterna. Uno dei mostri più potenti in cui solitamente il videogiocatore si imbatte in un gioco di Final Fantasy è il Behemoth. E di solito l'impatto con questa creatura non è mai positivo. Questo perché non solo è caratterizzato da una forza sovrumana e ha l'abilità di evocare magie devastanti per spazzare via i suoi nemici, ma anche a causa del terrore che può incutere agli avversari per il suo aspetto. Ha infatti la forma di una grossa bestia quadrupede, con una folta criniera sul collo e due grosse corna sulla testa, muscolosa e ringhiante, dall'aria minacciosa e aggressiva. Alla sua famiglia appartengono perfino delle varianti più difficili da battere, come il Re Behemoth o il Behemoth Nero. Comunque sia, il mostro resta un avversario affascinante che dai tempi di Final Fantasy II, dove esordì come un boss, si è poi un po' evoluto, diventando capace negli ultimi capitoli per esempio di alzarsi sulle zampe posteriori o di impugnare un'arma. Piccola curiosità: la loro carne è molto nutriente ed è considerata una prelibatezza. Si è giocato il posto fino all'ultimo con Adamanthart e tutte le sue varianti, ma alla fine abbiamo scelto lui per una questione di "immagine". La Giara Magica, Pentola Magica o Vaso Magico se preferite, è a suo modo un'icona che ci piace stilisticamente perché è un personaggio curioso, insolito, e nel corso degli anni non è mai cambiato più di tanto come concept. Appare per la prima volta nel quinto capitolo, ed è uno strano spirito dall'aspetto simile a quello di un buffo goblin che si affaccia da dentro, appunto, un "contenitore" per chiedere un Elisir. Insomma, non è un "nemico" che attacca il party, a meno che quest'ultimo non commetta degli errori. A seconda dell'episodio, infatti, la Giara Magica può si premiare chi soddisfa la sua richiesta con grandi regali oppure lasciandosi sconfiggere per donare tanti punti, ma in caso di rifiuto, attacco subito preventivamente o perdite di tempo ad accontentarlo, si vendicherà rubando un elemento casuale prima di fuggire dalla battaglia, effettuando potenti attacchi oppure facendosi saltare in aria vicino al gruppo di personaggi per mettere così fine all'incontro. In Final Fantasy XII, per esempio, se ottiene l'Elisir inizia a saltellare felice e diventa vulnerabile agli attacchi. E con questo folle personaggio chiudiamo la nostra lista. E voi? Chi avreste inserito, in un elenco di creature, tra le dieci figure più iconiche di Final Fantasy?