Fin dalla notte dei tempi l'uomo ha sempre dato sfogo alla sua fantasia e alle sue paure, immaginando e inventando storie su fenomeni che non sapeva capire o su fatti a cui non riusciva a dare una spiegazione logica. A volte anche per il semplice gusto di stupire o spaventare gli altri. La cosa ha riguardato e coinvolto qualsiasi aspetto della sua vita, compreso ovviamente l'arte in ogni sua forma: ecco quindi racconti su libri maledetti o su quadri che si animano, fino a sculture viventi e film dai poteri subliminali in grado di spingere lo spettatore a uccidere. E in tale contesto, chiaramente, nemmeno il mondo dei videogiochi è rimasto immune al fenomeno. Di miti e di leggende legate al mondo dell'intrattenimento elettronico ne abbiamo già parlato più volte in precedenti articoli, da quelli generici, vale a dire dedicati a diversi racconti, a quelli concentrati su una serie specifica, come per esempio quella dei Pokémon. D'altronde quando in tal senso una saga diventa molto famosa è "facile" che magari dietro a un errore di programmazione, a uno scherzo degli sviluppatori o alla semplice fantasia di qualche giocatore, si costruiscano storie più o meno paurose o comunque insolite su un personaggio, un utente o un particolare evento di gioco. Noi, da questo punto di vista, abbiamo pensato di raccoglierne per gioco e per curiosità qualcuna delle più conosciute anche per Final Fantasy, anche se a dire il vero quelle carine sono poche, e il grosso delle leggende su questa serie è concentrato quasi esclusivamente su Final Fantasy VII e Final Fantasy VIII.
Dalla morte di Squall alla Weapon nascosta: miti, curiosità e leggende dal mondo di Final Fantasy
Spettri e risorte
Proprio da quest'ultimo gioco iniziamo con la leggenda di uno spettro. Può sembrare uno scherzo, ma in realtà tanta gente per anni è stata convinta che la teoria che vi racconteremo fosse vera o comunque plausibile. Secondo questa leggenda metropolitana sulla popolare saga di jRPG targata Square Enix, il protagonista di Final Fantasy VIII, Squall Leonhart, sarebbe morto. Secondo una teoria diffusa fra alcuni fan, infatti, lo schivo e introverso eroe morirebbe alla fine del primo CD del gioco quando veniva colpito al petto da una lancia di ghiaccio lanciata dalla strega Edea. Pertanto tutto ciò che il giocatore vivrebbe da quel momento in poi, a partire dal secondo CD, sarebbe solo il frutto di un sogno o di una allucinazione pre-morte del personaggio, oppure di una serie di eventi successivi alla sua dipartita, che Squall, e dunque i giocatori, vivrebbero come "fantasma". Tutto nasceva dal fatto che quando iniziava il secondo disco, Squall si presentava alla vista senza una sola ferita sul suo corpo e non dava nemmeno spiegazioni su come e perché fosse non solo vivo, ma anche integro. Questo elemento avrebbe quindi convinto alcuni giocatori a credere alla sopra citata teoria.
Il tutto sarebbe poi stato ulteriormente corroborato da un a serie di frasi, dialoghi e scenette che secondo i teorici della dipartita di Squall avallerebbero questa tesi nel corso dell'avventura. C'è perfino un sito interamente dedicato a questo mito, vale a dire squallsdead.com, dove troverete evidenziato ogni aspetto della teoria. Altro che Paul McCartney, insomma, con la storia della sua morte e del suo sosia che l'avrebbe sostituito nei Beatles! A proposito, quello di morti che rivivono in qualche forma e di gente che ritorna dall'Aldilà, in Final Fantasy è un argomento sempre "d'attualità", nel senso che c'è un altro personaggio che per anni si è immaginato potesse essere vivo nonostante in realtà faccia una brutta fine. Stiamo parlando di Aeris (o Aerith) di Final Fantasy VII, ancora oggi considerato uno dei migliori giochi di ruolo mai realizzati per gameplay, storia e personaggi. In tal senso i tre più amati dagli appassionati sono il "cattivo" Sephiroth, la dolce e solare Aeris e l'enigmatico Cloud Strife, ex soldato al servizio di una multinazionale chiamata ShinRa. Tutti e tre sono protagonisti di una delle scene sicuramente più drammatiche della storia dei videogiochi. Sarà forse perché nessuno poteva aspettarsi una simile sequenza o perché raramente, all'epoca, uno dei protagonisti principali di un videogioco veniva ucciso, fatto sta che la morte di Aeris per mano di Sephiroth ha finito per colpire e sconvolgere una generazione di videogiocatori su PlayStation. Nel gioco la giovane era l'ultima superstite di un'antica tribù nonché membro di un gruppo di ribelli che lottava per la salvezza del mondo. Senza soffermarci troppo su tutta la trama, a un certo punto della storia, la ragazza si recava da sola nella città dei Cetra per invocare l'aiuto del pianeta per tentare di fermare la follia di Sephiroth. Quando il suo gruppo si accorgeva della sua assenza, decideva di andare a cercarla, trovandola assorta in preghiera, poco prima che Sephiroth, nascosto nell'ombra, intervenisse per fermarla.
Nude è bello
Inizialmente provava a farla uccidere da Cloud stesso prendendone il controllo, ma il giovane riusciva a resistere a quel potere e mostrando una grande forza di volontà riusciva a respingere l'impulso mentre si trovava davanti alla ragazza. Così, mentre sembrava che il rischio fosse passato, o perlomeno limitato, quasi dal nulla saltava fuori la figura in nero di Sephiroth, che con una mossa rapida trafiggeva da dietro la giovane fioraia. Era un attimo, ma li per lì sembrava durare un'eternità sotto lo sguardo allibito e incredulo dei giocatori. Sullo schermo la scena proseguiva, Cloud correva ad afferrare l'amata prima che cadesse a terra, con in sottofondo le note della splendida Aerith's Theme del grande Nobuo Uematsu. L'ex soldato urlava disperatamente che tutto ciò non poteva essere reale, e balbettava altre parole: "Sento un formicolio alle dita. Le mie labbra sono secche. I miei occhi bruciano". Sephiroth, però, nella sua ormai "follia" non poteva capirlo e andava via, lasciando Cloud disperato in ginocchio a non darsi pace per quanto accaduto. Consumato da un dolore pari quasi a quello del giocatore totalmente calato nella parte e che prova empatia con quell'ammasso di poligoni che riesce a trasmettere mille emozioni. L'ex soldato della ShinRa non poteva più nulla per aiutare la sua bella, così la prendeva tra le braccia e la portava in un lago dove l'avrebbe lasciata "andar via" per riposare in eterno. Ma era davvero così? Si, certamente.
Però, "grazie" ad alcune delle principali riviste cartacee dell'epoca e al solito tam tam tra amici, sui banchi di scuola o nelle piazze dei paesi, in tutto il mondo nelle settimane successive all'uscita del gioco crebbe la speranza che la dolce Aeris potesse in realtà essere restituita all'amore del suo Cloud: di fatto, si sparse la voce che la ragazza poteva essere protetta e dunque salvata, o in casi estremi, riportata in vita! Nel primo caso sarebbe bastato, si fa per dire, portare tutti i personaggi a un livello pari a 99: in questo modo si sarebbe sbloccato un evento che avrebbe portato Cloud e il resto del party a combattere Sephiroth e a salvare di conseguenza Aeris prima che questa venisse ferita a morte. Altrimenti sarebbe bastato trovare una particolare materia nascosta per sprigionare una potente magia, o un oggetto segreto dai poteri sovrannaturali per risvegliarla dal sonno eterno. Ovviamente niente di tutto ciò era vero, ma per settimane migliaia di appassionati di videogiochi persero minuti preziosi della propria esistenza nel tentativo di ritrovare improbabili artefatti magici o a ideare macumbe e combinazioni di tasti utili sul joypad per lo scopo. Un po' come gli inutili tentativi di ottenere un Chocobo d'argento facendo accoppiare come dei forsennati dei poveri pennuti allevati alla fattoria, col quale si sarebbe potuto raggiungere quei punti dei fondali marini più inesplorabili, e andare a combattere la fantomatica Weapon nascosta sott'acqua in un'area non esplorabile col normale sottomarino. E tralasciamo il trucco per poter vedere Tifa con il seno al vento. D'altronde, il "desiderio" da aprte di tanti giovani utenti di poter ammirare la propri beniamina digitale come "mamma" l'ha fatta non è legato solo alla figura di Lara Croft. Tant'è che passando a un altro Final Fantasy, questa volta lo spin-off tutto al femminile X-2, c'era una diceria secondo la quale era possibile avere una versione nude look delle tre protagoniste grazie a una apposita Sfera ottenibile solo dopo aver partecipato ad almeno 10.000 battaglie. Ve li immaginate orde di ragazzini infoiati con le occhiaie per via delle notti insonni trascorse nel tentativo di raggiungere l'agognato numero di combattimenti richiesti, e l'elevato numero di televisori rotti a causa del joypad lanciato contro lo schermo da coloro che ottenuto il numero giusto, rimanevano con un palmo di naso senza nessuna Sfera magica? Bei tempi, però, quando si percepiva ancora nell'aria una certa ingenuità da parte dei giocatori, e a volte ci si divertiva anche così, a "giocare" con la fantasia e con la speranza di scoprire davvero qualcosa di strano, per la gioia degli sviluppatori che vedevano allungare la longevità dei loro titoli grazie a queste dicerie. E chissà che, in fondo, in alcuni casi certi miti non siano stati corroborati proprio dagli stessi autori!