Vi abbiamo proposto solo qualche settimana fa i motivi per cui Rainbow Six Siege è tornato sulla cresta dell'onda. Abbiamo analizzato i numeri della community, la frequenza degli aggiornamenti e persino dato uno sguardo ai piani futuri di Ubisoft per questo sparatutto tattico risorto dalle proprie ceneri. Ciò di cui non abbiamo quasi parlato invece, è di come affrontare i match, quali sono le informazioni più importanti da tenere in considerazione quando si mette coda nelle partite libere e classificate di Siege. Con questo articolo cercheremo quindi di colmare la lacuna, andando incontro alle esigenze di chi ha preso in mano Rainbow Six Siege per la prima volta in questi mesi con l'avvento della seconda stagione. Consigli generici dunque ma anche qualche informazione più dettagliata sugli operatori, vero cuore pulsante della produzione.
Ad armi spianate
I giochi della serie Rainbow Six non sono mai stati particolarmente semplici: hanno sempre richiesto tanta dedizione, pazienza e tattica e anche se in questo Siege tutte queste caratteristiche vengono limate verso il basso, è indubbio che per approcciare bene i match ci sia la necessità di agire con la dovuta calma e intelligenza. Le mappe, rispetto al passato, si sono ristrette e ora svolge un ruolo fondamentale avere sempre bene in testa la possibile posizione di ogni singolo nemico, magari sfruttando droni e camere di sorveglianza per avere un quadro che sia il più preciso possibile. I veterani della serie che si avvicinano al titolo per la prima volta troveranno un ritmo di gioco sicuramente più frenetico e partite molto più rapide, ma sotto questa virata verso l'esaltazione dello spettacolo batte ancora un cuore da strategico puro. Il punto fondamentale del successo di ogni singolo match su Siege arriva dunque dalla comunicazione, che svetta per importanza su tutte le altri componenti del gioco. Che siate in partita con giocatori casuali o in squadra con altri vostri amici, parlare in continuazione è l'unico modo dominare i match. Si parte dai droni, che devono essere mandati in avanscoperta alla ricerca dei punti chiave e del posizionamento dei nemici, che poi devono essere nascosti prima dell'inizio della partita per essere sfruttati in un secondo momento come camere nascoste. Spesso questa parte della fase iniziale della partita viene dimenticata, perdendo un vantaggio strategico particolarmente importante. Ricordatevi che è difficile sfondare una porta e uscirne sulle proprie gambe se non sapete esattamente cosa c'è dall'altra parte e chi è abituato a correre all'impazzata e a sparare a qualsiasi cosa gli capiti a tiro su Siege farà quasi sempre una brutta fine. Chi si apposta, chi mantiene una linea di vista pulita sugli ingressi e riesce a prevedere l'arrivo dei nemici avrà sempre quella marcia in più che gli permetterà di uscire vincitore dallo scontro a fuoco. Call of Duty, qui, non è il benvenuto, insomma.
Respira
Prendete tutto il tempo che vi serve per attaccare il vostro obiettivo. Non buttatevi dentro sperando di risolvere tutto con qualche colpo ben piazzato. Chi difende, se sa difendere bene, non vi darà nemmeno il tempo di sporgervi per osservare la situazione. Siege diventa così un gioco di scacchi, dove prevedere la mossa dell'avversario è importante tanto quanto riuscire a sparare per primi. E' importante dunque prestare molta attenzione all'ambiente che vi circonda, alle pareti che potrebbero essere perforate e fungere da feritoia e drizzare le orecchie al minimo rumore sospetto. Ricordatevi che in Rainbow Six Siege è possibile sfondare una discreta moltitudine di pareti e soffitti (comunque meno di quanto presentato inizialmente), pertanto le regole di ingaggio cambieranno partita dopo partita. Ed è proprio questo uno dei maggiori punti di forza dello sparatutto Ubisoft: la capacità di rendere ogni azione differente rispetto alla precedente. Certo a livelli competitivi le tattiche tendono a somigliarsi un po' tutte ma i giocatori possono davvero fare la differenza sfruttando l'elemento sorpresa. Ci vuole poco, inoltre per sovvertire le sorti di una partita e sottovalutare anche un solo minuto gli avversari in inferiorità numerica potrebbe voler dire esporsi a pericoli enormi. Giocate le vostre calma con costanza e cautela e verrete premiati, al contrario fatevi prendere dalla foga di vincere o recuperare un'apparente situazione di svantaggio e le cose potrebbero finire nel peggiore dei modi. Per ciò che riguarda il sonoro cercate quindi di giocare sempre con un livello audio accettabile, possibilmente con casse o cuffie dotate di surround e in un ambiente senza distrazioni: se vorrete eccellere a Rainbow Six Siege dovrete giocare con la massima dedizione possibile. Non c'è niente di più facile che prendere possesso di un punto di controllo se viene difeso come fosse una stanza blindata. Si vedono spesso partite in cui cinque giocatori si barricano all'interno della stessa location facendosi forti del numero e del sostegno costane dei propri alleati, ma il gioco e il tempo ci hanno invece insegnato che costruire un perimetro solido, che compra un'area più vasta risulta quasi sempre più efficace. Spesso le migliori partite vengono proprio vinte grazie agli aggiramenti e al fuoco incrociato, laddove i nuovi operatori sembrano fatti appositamente per stanare ed eliminare velocemente le sacche di resistenza. Estendere il perimetro non vuol dire però giocare come lupi solitari girando alla cieca, ricordatevi sempre di comunicare ogni spostamento con la vostra squadra.
Segui la tua strada
Veniamo infine a un paragrafo che per forza di cose sarà probabilmente quello più criticato o che darà i maggiori spunti di discussione. Parliamo infatti degli operatori e piuttosto che fornirvi una lunga esamina di ogni singolo soldato vi presentiamo quelli che per noi sono i migliori e i peggiori in linea generale. Ci teniamo infatti a precisare che la grande disponibilità di operatori offre un'ampia gamma di scelta, scelta che poi è da adattarsi allo stile preferito di ogni giocatore. Ci sono tuttavia alcuni gadget e alcune armi che nelle partite riescono a fare davvero la differenza e altri che invece risultano molto complessi da usare o semplicemente richiedono un livello di coordinazione troppo elevato per essere utili a trecentosessanta gradi. Partiamo allora da i due operatori che meglio riescono a sfruttare la sorpresa, creando varchi inaspettati e di fatto rompendo le strategie dei difensori. Stiamo parlando ovviamente di Hibana e Thermite entrambi dotati di armi capaci di creare brecce nei muri per aprire nuove linee di ingaggio. Hibana, inoltre è dotata di una delle armi migliori per il combattimento, con una potenza di fuoco davvero devastante. Se preferite usare maggiormente il cervello potreste optare invece per Tatcher visto che le sue granate EMP possono sostanzialmente smantellare tutte le difese del nemico in un istante oppure buttarvi su Blackbeard e andare in avanscoperta grazie ad una barriera antiproiettile montata proprio sul fucile per ripararvi dai colpi alla testa. In difesa invece potreste scegliere qualcosa che sorprenda il nemico, qualcuno che possa addirittura optare per una difesa offensiva. Jager è l'operatore che fa al caso vostro in questo caso, quello dotato di una delle armi migliori sulla media e lunga distanza e che è in grado di mettere pressione agli avversari già dal loro spawn. Non vi stiamo certamente consigliando di fare spawn killing, ma questo operatore costringerà sempre gli avversari a muoversi con circospezione sin dai primi istanti facendo perdere secondi preziosi sul timer. Con Rook invece potrete rendere più resistente al fuoco diretto la vostra squadra al completo e con Doc persino riportare in salute compagni gravemente feriti. Gli anelli deboli invece sono da ricercarsi in Blitz, Kapkan e Tachanka, fermo restando che ogni operatore può trovare il suo attimo di gloria ed è per quello che preferiamo definirli semplicemente meno performanti dei loro commilitoni piuttosto che operatori completamente inutili. La regola fondamentale comunque rimane sempre una: provarli tutti, adattarsi alle situazioni e scegliere quello che meglio si adatta al vostro stile di gioco, non sottovalutate mai il fattore sorpresa.