A Seattle abbiamo passato parecchie ore in compagnia di Destiny 2. Dopo avervi raccontato le attività della European Dead Zone, è ora giunto il momento di analizzare un po' anche la storia del nuova titolo Bungie. Ovviamente senza anticiparvi nulla di significativo sulla trama.
L'incipit di Destiny 2 è semplice, ma non per questo meno affascinante. Con la Cittadella caduta, i guardiani si ritrovano dispersi sulla terra, privati della loro zona sicura e decisi più che mai a prendersi una rivincita. Hanno però perso la luce e, con essa, anche i poteri acquisiti nel corso del primo capitolo. Quello della luce è quindi un utile espediente, che giustifica l'impossibilità di importare i vecchi personaggi. Il nuovo capitolo sembra infatti più un gioco pensato per i nuovi fan piuttosto che un titolo che punti a dare una sorta di continuità ai vecchi appassionati. L'impostazione rimane comunque quella del primo Destiny, nonostante la presenza di molte migliorie e di tante cose da fare. La longevità della sola campagna dovrebbe infatti superare le cinquanta ore, senza contare la possibilità di ripetere le attività per aumentare la reputazione del proprio guardiano.
Per quanto riguarda la crescita del personaggio, le varie specializzazioni sono andate perdute insieme alla luce. Tuttavia le varie sottoclassi possono essere sbloccate attraverso alcuni artefatti recuperabili durante il gioco. Ci aspettano poi modifiche nella gestione delle armi e una serie di location non particolarmente vaste, ma ben costruite e ricche di dettagli.
Di questo e molto altro parliamo nella nostra nuova videoanteprima che trovate in testa all'articolo.
