Un giugno pieno di novità ci ha fatto sobbalzare, con una panoramica su quanto ci attende per gli ultimi mesi del 2009 e per il 2010. Nel frattempo entriamo nel pieno del periodo vacanziero, che seppur di norma avido di novità, quest'anno riserva qualche bomba degna del miglior Maurizio Mosca. In vetrina non può che esserci l'inatteso addio di Mark Jacobs a Mythic, che lascia di stucco le redini della creatura su cui tanto aveva puntato, tra stupore e, a sentire la comunità di Warhammer, anche qualche sospiro di sollievo. D'altra parte il popolo dei videogiocatori, spesso estremamente esigente, difficilmente dimentica gli sgarbi. A torto o ragione, tutto fa parte del grande calderone in cui siamo immersi. E' un mondo difficile, cantava Tonino Carotone...
Farewell Mr. Jacobs
Fulminea e spiazzante, tanto quanto una palla di fuoco lanciata in bocca all'ultimo degli ignari. Così si chiude, con qualche secco comunicato, la pluriennale esperienza di Mark Jacobs all'interno di Mythic, la compagnia che, dal nulla, rese un importante punto di riferimento per le comunità di appassionati MMORPG nei primi anni del nuovo millennio. E per quanto non si possa nascondere che Warhammer Online abbia decisamente deluso chi stava attendendo con fervore il nuovo DAoC, difficilmente qualcuno poteva attendersi un cambio di rotta così repentino, a neanche un anno dal lancio del prodotto di Mythic Entertainment. Sta di fatto che le dure leggi di mercato e il pragmatismo economico di Electronic Arts non lasciano scampo a tentativi. Il mercato dell'online si è ingigantito notevolmente, è divenuto un mostro gargantua pronto a divorare chi non riesce a staccarsi dalla mediocrità, e nonostante l'amore e i buoni propositi che ci si possano mettere, non c'è scampo per chi manda in fumo investimenti milionari, in un periodo in cui l'austerity è una necessità con cui spesso fare i conti. A conferma di tutto ciò, l'annuncio che la settimana dello sconto proporrà anche la fusione tra Mythic e Bioware, al fine di orientare i due studios verso un più ampio progetto dedicato agli RPG/MMORPG. Resta un'amara consolazione per chi ritiene che con Jacobs se ne vadano come d'incanto tutte le problematiche legate ad Age of Reckoning. Tra le pecche che l'utenza furiosa può additare all'ex numero uno di Mythic, di sicuro non si può aggiungere la mancanza di comunicazione. Sempre con ottimismo, a volte surreale, mister J. ha dimostrato come la vicinanza alla community deve rimanere una priorità per le aziende che si avventurano in questo business, a prescindere dagli esiti commerciali. Così era ai tempi della Grab Bag di Sanya Thomas, così è stato con Warhammer Online. Non ci resta che sperare che tutti gli addetti ai lavori abbiano fatto tesoro di questa esperienza e che tornino sul campo prendendo il toro per le corna e inaugurando una stagione di cambiamenti che un brand così importante come quello di Games Workshop merita.
Esperienza Mortale
Uscito un pò dal nulla e senza credenziali particolarmente di spicco, come un brand pesante o angeli mezzi nudi, il prodotto della svedese Star Vault ha catturato nelle ultime settimane l'attenzione dei più, se non altro per una serie di particolarità inserite nell' ennesimo setting fantasy, che pur non promettendo clamorosi colpi di scena, intende ritagliarsi una specifica collocazione, dove probabilmente l'acerbo Darkfall Online, al quale Mortal Online per alcuni versi somiglia, non è pienamente riuscito. Supportato dall'ultima incarnazione dell'Unreal Engine, il primo colpo d'occhio non può che soffermarsi sulla scelta di sbattere la porta in faccia all'onnipresente terza persona, e relegare l'esperienza di gioco alla prima persona, scelta decisamente atipica e che probabilmente farà storcere il naso a molte persone.Di certo la maggiore immersione e l'incremento di difficoltà nell'affrontare il PvP, che promette di essere parte molto importante del gioco, saranno due fattori da tenere in considerazione nel momento in cui si dovrà decidere se tuffarsi o meno in questa nuova avventura. Allo stesso modo di Darkfall, anche Mortal tenterà di spostare nuovamente la bilancia del gameplay verso il sandbox, per cui niente livelli da scalare a suon di grinding, ma un ritorno ai primordi dello skill system, a detta di molti troppo frettolosamente abbandonato. Non vi saranno nemmeno macro classi di personaggio, ma gilde di NPC a tema, in cui il personaggio potrà entrare ed uscire a discrezione, per migliorare un settore specifico delle abilità. Queste ultime sono divise in primarie e secondarie, e in tre ulteriori sotto categorie, che coprono dalle skill attive e migliorabili con la pratica a quelle conoscitive passive, per chiudere con un gruppo speciale, chiamato Deva skill, condivise tra tutti i personaggi dell'account. Altro fiore all'occhiello, decisamente attraente per i giocatori hardcore, sarà il sistema di combattimento, dove non vi saranno tiri fortunati di strani algoritmi a salvare i giocatori, ma solamente un buon mouse e una buona coordinazione. Detto questo e nonostante le premesse interessanti, attendiamo l'ultimo quadrimestre dell'anno, periodo annunciato per l'uscita del prodotto, prima di gridare nuovamente "E' nato l'erede di Ultima Online!".
Stessa spiaggia, stesso mare
Dalle soleggiate spiagge californiane, gli impiegati del colosso americano Blizzard sembrano scordare la parola "vacanze", e alla faccia di chi gusta un Mojito sotto l'ombrellone, annunciano importanti novità in arrivo con la patch 3.2, che verrà servita con buona probabilità al rientro dalle ferie estive, a settembre. Molti fix alle classi, come ormai da tradizione, nuove texture per i druidi che da anni chiedevano a gran voce un revamp delle vetuste forme animali. Ancora aggiunta di diverse cavalcature e modifiche al costo e all'accessibilità delle stesse. Questo è l'antipasto. Le vere portate riguarderanno i contenuti end-game. Mentre si combatte ancora aspramente sui server di mezzo mondo per ripulire ogni angolo di Ulduar, viene annunciata la presenza di una nuova istance raid nella zona di Icecrown. Ebbene sì, i lavori di allestimento del Crusader Coliseum avranno finalmente termine e metteranno a disposizione una nuova istanza da 5 persone e una raid zone da 10 e 25 persone, affrontabile eventualmente in Heroic Mode in entrambe le versioni e con quattro distinti timer per il reset settimanale. Peculiarità di questa nuova raid istance, oltre alla presenza del set di armature Tier 9, nuovo di zecca, sarà il sistema Tribute, che limiterà nelle versioni eroiche delle istanze il numero di tentativi settimanali che il raid potrà effettuare per sconfiggere i boss. Ovviamente per invogliare i giocatori a migliorarsi costantemente, minori tentativi si impiegheranno a completare il raid, maggiori saranno le ricompense ottenute. Con questo sistema verosimilmente la Blizzard vuole cercare di rafforzare la possibilità per i giocatori hardcore di essere ricompensati, pur lasciando la possibilità a tutti di godersi i contenuti. L'altra novità che farà sicuramente piacere agli amanti del bistrattato PvP è l'introduzione di un nuovo Battleground, con il quale in parte si ritorna alle origini: infatti Isle of Conquest, accessibile a due schieramenti di 40 giocatori, riporterà lo scontro ad un concetto di "battaglia di massa" (con le dovute virgolette), ove il tanto criticato e poi rimpianto Alterac Valley versione 1.0 aveva terminato. Scopo ultimo di questa nuova terra di scontri, che vedrà i due schieramenti darsi battaglia per il controllo di risorse con l'utilizzo di mezzi d'assedio, sarà conquistare la fortezza avversaria e sconfiggere l'NPC a capo delle opposte difese. Insomma, niente di veramente nuovo, ma la riproposizione in scala di quanto molti hanno spesso desiderato vedere in un prodotto chiamato Warcraft: la guerra!
Il PvP di Champions Online
Sarà per tutti. Così almeno dichiara in una recente intervista il produttore esecutivo di Cryptic Studios. L'occasione è quel di San Francisco, dove in una variegata conferenza stampa tenuta da Roper e da altri collaboratori che seguono da vicino l'erede di City Of Heroes, è stato mostrato al pubblico lo stato di avanzamento del prodotto, con una particolare enfasi sulla parte dedicata al player versus player. Come già premesso nello speciale di Maggio, al momento sono previste tre modalità di PvP:
Street Fighter
Ecco quando si dice che il nome è tutto un programma! Tra le tanto attese novità dell'Update numero 5, fra cui si annidano consistenti modifiche all'equip per renderlo in linea con tutti gli altri prodotti equip grinding friendly, vogliamo porre l'attenzione sulla nuova zona introdotta, Tarantia Common District, che dovrebbe garantire un'ulteriore iniezione di contenuti per tutti i personaggi di livello 75 o superiore. Briganti, ladri, tagliagole, prostitute e chi più ne ha più ne metta: ecco ciò che si cela nell'alcova della disperazione, ove tutti i disadattati di Tarantia si radunano per portare avanti le loro grame vite digitali. In mezzo a tutta questa ressa, i giocatori avranno l'opportunità di infiltrarsi per conto delle guardie di Tarantia in una delle due fazioni di briganti che dettano legge, tra chi l'unica legge che conosce è quella della daga: i Crows e i Wharf Rats. La scelta che effettueremo influenzerà in maniera decisiva lo storyline che ci si aprirà dinanzi, e ci porterà a conflitti di entità sempre maggiore con la fazione opposta. La nuova zona aggiunta fornisce in ogni caso anche contenuti più impegnativi. Nello specifico un istanza di livello 80 da affrontare da soli, Attilius Mansion, covo dell'ex uomo politico, ora dedito ad affari loschi e il quartier generale dei Corvi, dove il loro implacabile leader attende con impazienza gruppi di incauti avventurieri. Spiccano infine tra i luoghi di interesse del Common District il cimitero, dove i preti rinnegati dell'ordine di Mitra assecondano le anime oscure dei caduti ai loro vezzi e la colonia dei lebbrosi sita ad ovest di Tarantia, dove anche i più coraggiosi sacerdoti guaritori dovranno avere la massima cura, onde evitare un'ingloriosa fine tra strazianti agonie.