A circa due settimane dall'uscita, Activision ci ha dato un'ultima
possibilità di provare in sede d'anteprima quello che già da ora si può eleggere come titolo musicale più originale dell'anno, quel DJ Hero che tanto ha fatto parlare di sé fin dal rilascio delle prime informazioni, ponendosi ai primi posti nella lista dei più desiderati. Dopo circa un'ora di gioco l'impressione è stata assolutamente positiva, garantendo il divertimento fisico, tattile offerto dai vari Guitar Hero e Rock Band ma declinandolo in modo forse ancora più ludico, oltre che nuovo.
Complesso e appagante
Le basi sono oramai note a tutti e sono state illustrate nel nostro provato precedente, con ogni pezzo composto da due diverse tracce e la necessità di seguire gli ordini mostrati su schermo per ottenere punti. Il tutorial si presenta come uno dei migliori proposti dal genere, una lunga serie di piccole lezioni sulle note di Another One Bites the Dust e Da Funk volte a raccontare tanto l'uso dei tre tasti principali quanto quello del cross fader, utile per isolare una singola traccia, sia per un solo istante o per un periodo più lungo, addentrandosi poi nello scratching, libero o in direzioni precise, e nell'uso del manopola per la distorsione del suono e la selezione delle frasi da pronunciare per far salire ulteriormente l'adrenalina nel pubblico. Se a tutto questo si aggiunge Euphoria, una versione rivista dello Star Power di Guitar Hero, e il Rewind per suonare nuovamente un pezzo venuto particolarmente bene, si impiega poco per capire quanto gli sviluppatori siano riusciti a creare un insieme di meccaniche di assoluta varietà, piuttosto complesse una volta messe alla prova tutte assieme fosse anche solo per suonare qualche remix a livello di difficoltà medio. Se da una parte quindi è forte il legame con le altre uscite del filone musicale, dall'altra DJ Hero non ha alcuna velleità simulativa: i brani sono già mixati e le due tracce escono dalle casse senza bisogno di ascoltare in cuffia, lasciando l'utente libero di seguire le istruzioni e propiziare la buona riuscita del brano, annodandosi le dita tra cambi di ritmo ed effetti.
L'eroe del party
Scesi dalla console, la struttura creata come collante delle singole sessioni è apparsa chiaramente volta a favorire una fruizione di gruppo, che possa suggerire l'accesso al titolo in qualsiasi momento: sono state create una serie di playlist divise per generi e suggestioni oppure per artisti - da Hip Hop Rules e Party Rock fino a delle escursioni riservate a Daft Punk, DJ AM, Jay Z e così via - di crescente difficoltà e sbloccabili con le stelle ottenibili completando con successo quelle precedenti. Ciascuna di queste sessioni si protrae quindi per diversi
brani, per quanto poi i punteggi restino separati, impegnando l'utente per diverso tempo e rompendo l'abitudine a brevi sessioni autonome. Nella versione provata e aspettando di avere tra le mani il finale per la recensione, non c'era quindi una carriera vera e propria che simulasse la nascita e l'ascesa di un DJ in erba, lasciando piuttosto spazio a sequenze personalizzate di brani oltre all'immancabile possibilità di lanciarsi online. Non è stato possibile provare i pezzi accompagnati dalla chitarra ma vista la bontà dei mix non è difficile pensarli come un'aggiunta di valore. In conclusione DJ Hero è un'ottima conferma, diverte e stupisce per come è stata applicata l'idea di base, lasciando al giudizio finale il compito di verificare la qualità della confezione. Il contenuto è di quelli che lascia una voglia tangibile di continuare a giocare.
CERTEZZE
- Ottima scelta di brani
- "Effetto DJ" senza rinunciare al divertimento
- Un'innovazione assoluta nel genere musicale
DUBBI
- Insieme di modalità di verificare
- Target forse meno vasto rispetto a Guitar Hero
- L'assenza di una vera e propria modalità carriera